
Buddy Collette,Tommy Tedesco,Larry Bunker etc.

un tempo simboli di forza e grandezza, temuti e venerati come divinita`, leoni e tigri, orsi e coccodrilli (i "predatori alfa") sono ormai specie "terminali". nel giro di centocinquant`anni si prevede che debbano definitivamente uscire di scena. e un altro capitolo della storia evolutiva si sara` chiuso. ma al di la` delle implicazioni strettamente ecologiche vi e` una ragione piu` profonda per osservare con inquietudine il grande invalido, spogliato della sua regalita` e ridotto all`impotenza. da loro, per centinaia di migliaia di anni, gli uomini furono divorati, finche` non si trasformarono essi stessi in animali divoranti. quammen, autore di reportages per national geographic, conduce la sua analisi tra scienza, letteratura e mito.



giacomo dacquino affronta in queste pagine, attraverso l`analisi di numerosi e significativi casi clinici, l`universo delle relazioni difficili, ossia quando avere a che fare con gli altri rappresenta un problema che induce a comportamenti nevrotici, e a volte addirittura psicotici. rivolge la sua attenzione alle relazioni amorose, banalizzate e mistificate dai media; a quelle sessuali, tradite dal consumismo e dalla mancanza di regole sociali; a quelle familiari, sempre piu` conflittuali, e a quelle lavorative, fondamentali in una societa` come la nostra, in cui l`individuo e` definito dal proprio lavoro.




nella raccolta il cammino verso un`impossibile consapevolezza pare voler scendere ancora piu` in profondita` e insieme ampliare il proprio orizzonte seguendo diverse linee guida. in primo luogo riducendo l`apparenza ironica a favore di dubbi piu` radicali, per accettare il confronto aperto con la dimensione esistenziale, alla ricerca di un senso che la vita confonde e trascina verso mete non volute. ancora, componendo i versi per scoprire nuove possibilita` formali nella gabbia giocosa dell`acrostico e in composizioni apparentemente "d`occasione". nella poesia di erba puo` esplodere anche una violenza reattiva, condensata a volte fino all`epigramma; ad essa fa da contrappeso un fiducioso abbandono alla natura, sotto il segno della visitazione angelica o del nulla.

un mercoledi` di meta` giugno del 1923 clarissa dalloway, moglie di un deputato conservatore alla camera dei lords, esce per comprare dei fiori per la festa che la sera riunira` nella sua casa una variopinta galleria di personaggi. tra gli altri: peter walsh, l`amante respinto, appena tornato dall`india, e l`amica tanto amata, piu` di ogni uomo, sally seton. per le strade di londra passeggia anche septimus warren smith, il deuteragonista del romanzo. nulla sembra legare i due, se non la citta` di londra. clarissa ha cinquant`anni, e` ricca. septimus ne ha appena trenta, e` povero e traumatizzato dall`esperienza feroce e violenta della guerra, in cui ha perduto non solo l`amico evans, ma ogni pace. eppure i due, senza mai incontrarsi, semplicemente sfiorando gli stessi luoghi, comunicano. con sapienza straordinaria virginia woolf, giunta con questo al suo quarto romanzo, tesse il filo sottile di corrispondenze, echi, emozioni che creano un`opera di grande intensita`. dove un uomo e una donna sconosciuti l`uno all`altra sono accomunati dallo stesso amore e terrore della vita, che li portera`, nell`accettazione (femminile) o nel rifiuto (maschile), ad affermarne comunque l`inestimabile valore.