"io sono nessuno" di silvio raffo si segnala all`attenzione del lettore come un`opera singolare da piu` punti di vista. non si tratta di una biografia nel senso tradizionale del termine, l`intento dell`autore e` quello di ricomporre le fasi della formazione di una coscienza poetica "in progress". in questo libro si da` dunque maggior rilievo al fatto "interiore", partendo dalla convinzione che un`esistenza uneventful, come viene solitamente definita quella della dickinson, puo` essere piu` ricca di una vita avventurosa e piena d`imprevisti e cambiamenti. ogni capitolo parte da un testo dickinsoniano, e tale scelta ha un preciso valore: quello di ricondurre ogni evento biografico a una matrice spirituale che in un certo senso "trascende" gli eventi del cosiddetto reale. la reclusione della poetessa, cosi` spesso enfatizzata dai suoi studiosi, non ha nella nostra indagine compiuta alcunche` di claustrale o morboso, e viene lasciato spazio nuove, piu` convincenti interpretazioni.
e inizio estate a pineta e un po? tutti sono alle prese con importanti novita. la figlia di massimo, la piccola matilde, cresce e ha scoperto la parola "no". la madre di massimo invece e andata in pensione e torna ad abitare in pianta stabile a pineta: massimo se la ritrova dappertutto. e vero che nel bar e rimasta una sedia vuota, una sedia piccola, ma il vuoto di quella sedia toglie il respiro a tutti. e morto in primavera aldo, investito sulle strisce pedonali da una bicicletta. i vecchietti hanno perso un compagno, ma al barlume aldo e piu vivo che mai nei ricordi sempre allegri dei suoi compari di briscola. massimo, oltre che unico erede insieme a tiziana, e stato nominato esecutore testamentario: compito piu bizzarro, trovare un acquirente per la sterminata collezione di cd e vinili di aldo. per risollevare i vecchietti dalla nostalgia per l?amico scomparso, il vicequestore alice martelli li coinvolge, con la dovuta cautela, nella sua ultima indagine. giada meini, sessant?anni, impiegata delle poste, e stata strangolata nel parcheggio del suo condominio in centro a pisa. tutti gli inquilini del palazzo la detestavano per una serie di ripicche condominiali e perche, voci corrono per l?androne, pare che la megera fosse incline al ricatto. tra dicerie, reticenze, false piste, rancori sepolti, la cacia all?assassino si rivela un?impresa davvero ardua. soprattutto se i vecchietti iniziano con le loro illazioni e pure aldo, dall?altra vita, ci mette lo zampino. tra i condomini sospettati c?e anche viola stefanelli, collezionista di cd e vinili che massimo ha incontrato per la vendita della collezione ereditata. marco malvaldi ci consegna un giallo spiazzante e spassoso che trascina il lettore tra i tavoli del barlume a condividere con i vecchietti la suspense del delitto e la malinconia del ricordo.