
Con Stan Getz, J.J.Johnson, Coleman Hawkins, Illinois Jacquet,Tadd Dameron etc.Classiche registrazioni anni cinquanta.

in questo romanzo si dipana un groviglio di trame da un pretesto gia` poco resistibile in se`, le riunioni periodiche di un inaudito circolo spiritistico gestito dal luciferino patrick seton, in cui si danno convegno personaggi molto diversi fra loro ma uniti dal medesimo stato civile, e piu` ancora da un`avversione a cambiarlo talmente tenace da poter condurre, se le circostanze lo richiedono, anche al delitto. questa situazione di partenza viene immersa in una londra trasformata con pochi tocchi in una geografia metafisica.

"tululu`", ossia sciocchina: cosi` viene chiamata matilde dalla piccola assunta, nata dalla sua breve unione con bruno, un manovratore di treni arido e sbrigativo che l`ha abbandonata per fuggire con un`altra. siamo alla periferia di trieste, in un pertugio di novecento grigio e imprecisato, dove tutti i personaggi sono destinati a una differente solitudine: bruno che, scaricato dall`amante, vorrebbe rientrare nel nucleo familiare ma viene respinto dalla figlia; assunta stessa la quale, legatasi a un antiquario anch`egli ambizioso e anaffettivo, scivola in un opaco me`nage borghese; e matilde, il cui destino e` concentrato nell`ultima disperata discesa in citta`, quando indossa i "vestiti buoni" di vent`anni prima per andare dalla figlia.

i protagonisti di questo libro sono una frase e 72 ore. la frase, ipnotica quanto spietata, e` quella che annuncia a chris burton, giornalista inglese da anni trapiantato in italia, il suicidio del figlio schizofrenico. le 72 ore sono quelle immediatamente successive, spese da burton nel tentativo di ricomporre le schegge di una mente sconvolta dal lutto e i brandelli di un`italia non meno frantumata. dopo aver passato anni a riflettere sulla prevedibilita`, burton si trova urtato da qualcosa di imprevisto e orribile. e di conseguenza dalla rocciosa parola - destino - che d`ora innanzi racchiudera` la sua vicenda.


qual e` il maggior contributo che la francia abbia dato alla civilta`? muo, cinese che studia da psicoanalista a parigi, non ha dubbi: l`ideale cavalleresco. come in un`eroica chanson de geste torna in cina per salvare la dama dei suoi sogni dal pericolo che la minaccia. vulcano della vecchia luna, la compagna di scuola che di lui, miope e bruttino, non ha mai voluto saperne, e` stata arrestata per aver venduto foto proibite a un giornale straniero. ma muo non e` orlando: e` un irresistibile iellato e l`unica sua arma e` una scienza alla quale i suoi connazionali non riconoscono alcun valore. sullo sfondo della cina odierna, muo e` trascinato in una ridda di avventure comiche dalle quali si rialza provato, ma sempre deciso a portare a termine la sua missione.

I luoghi della vita e dell'anima: il solaio, il mulino dell'infanzia, la cappella, l'eremo. Gli animali: gli adorati gatti, i cavalli, il lupo e la tigre. Gli incontri: la sarta, il portalettere, il fratello. E poi le fresie, i tulipani, la luna, la neve. Ancora una volta la voce inconfondibile di Adriana Zarri, sottile eppure salda, canta dalla pagina il proprio amore per il mondo.

Il lato oscuro del cuore è quello che non possiamo governare. È il luogo in cui si annidano i sentimenti rimossi, pronti a risvegliarsi e scompigliare i destini. L'incontro fra due donne che non si assomigliano dà vita a un noir filosofico e inconsueto, un viaggio nelle profondità dell'inconscio e nella storia della sottomissione femminile.
Tra solitudine e connivenze, dolcezza e violenza, brutalità e passione.

l`autentico almanacco meneghino: curiosita` storiche, proverbi e modi di dire, ricette tipiche, curiosita` legate ad alcune espressioni idiomatiche milanesi accompagnano il ?cultore della milano che fu, giorno dopo giorno. in abbinamento a el milanes 2019, un appassionante ? volume, riccamente illustrato, dedicato alla storia, alla ?cultura e alle ?tradizioni del capoluogo lombardo, ma non solo...

Nel 1985 Miles Davis aveva creato sensazione, quando aveva lasciato la Columbia Records, dopo 30 anni, per firmare con la Warner Bros. Nell'Ottobre di quello stesso anno, Miles Davis ha cominciato a registrare Rubberband a Los Angeles, negli Ameraycan Studios, con i produttori Randy Hall e Zane Giles. La direzione musicale che aveva intrapreso nel corso di quelle sessions era un radicale cambiamente rispetto al suono dell'epoca. Infatti Rubberband era un disco di soul e funk in cui avrebbero dovuto esibirsi, alle voci, Al Jarreau e Chaka Khan. Ma poi il disco è stato accantonato e Davis ha registrato Tutu, lasciando il materiale di Rubberband negli archivi, per oltre 30 anni. L'album è stato ripreso in mano dai produttori orginali, Hall e Giles, assieme al nipote di Davis Vince Wilburn Jr., che aveva suonato la batteria nel corso delle session originali, avvenute nel 1985-86.

la fiera di francoforte viene spesso raccontata - o meglio, immaginata - come una specie di festa mobile vagamente esoterica, dove, in un tintinnio di calici, e a volte in un fruscio di lenzuola, signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovra` comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi. non e` una rappresentazione completamente fittizia, ma per arrivare a un`immagine piu` convincente di questo strano mestiere, e del suo rito piu` fastoso, ci vogliono quelli che i militari americani chiamerebbero `boots on the ground`. che qui il narratore indubbiamente indossa gia` partendo da milano, o non sopravviverebbe alla telefonata hot con cui il suo compagno di viaggio, un fotografo con la singolare perversione di ritrarre solo scrittori, occupa per intero le sette ore di strada. e che non si toglie nemmeno durante una buchmesse, se possibile, piu` convulsa di tante, dove la caccia a un improbabile bestseller si incrocia con l`inquietante apparizione di un agente che non avrebbe piu` dovuto essere in questo mondo - a meno che non sia tutta la rumorosa baracca a essersi inavvertitamente trasferita nell`altro. non c`e` molto da aggiungere, per un libro che e` solo una commedia. se non un`avvertenza: ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non e` per niente, ma proprio per niente, casuale.

una famiglia che pullula di svitati, un codazzo di parenti e amici e servitori, una villa monumentale in mezzo a un parco. sono gli ingredienti di questo romanzo di shirley jackson, che si apre con i protagonisti - di tutte le eta` e affetti da ogni forma di mania - di ritorno dal funerale del figlio di mrs. halloran, che, dice serafica la piccola fancy, la nonna ha buttato giu` dalle scale: per tenersi stretta la villa. come se non bastasse, poco dopo zia fanny riferisce di aver avuto un incontro in giardino con il padre, defunto da tempo, il quale le ha annunciato che la fine del mondo e` imminente e che loro saranno gli unici a salvarsi. e non e` finita: qualcuno va a riferire la notizia in citta`, ed ecco presentarsi la delegazione locale dei veri credenti, i quali non possono che condividere la logica apocalittica, ma, siccome sono convinti che a salvarli ci penseranno gli alieni, sono venuti a chiedere di farli atterrare nel parco. e noi lettori, ormai completamente in bali`a di una jackson in stato di grazia, che dispensa a piene mani uno humour che si potrebbe definire vitreo, ci lasceremo trascinare da un crescendo di follie e sorprese - sino, letteralmente, alla fine (del mondo?).
oggi la vita e` un susseguirsi virulento di stress, ansie, tensioni, affaticamento mentale e fisico. per questo e` fondamentale trovare le parole giuste che aiutino a concedersi il giusto relax. le tisane filosofiche narratherapy sono un rimedio olistico composto da parole terapeutiche e infusi officinali biologici, fruibili attraverso il format narrate`?: la lettura che dura il tempo d`infusione. racconti e tisane che insieme si potenziano vicendevolmente con l`intento di integrare le carenze all`origine dei piu` diffusi disagi contemporanei, per questo le definiamo "integratori letterari". la confezione a scatolina si ispira a quella dei medicinali e il "sincerino" contenuto, ovvero un "bugiardino" che dice la verita`, ospita sia le parole che il filtro della tisana.
per chi sta vivendo una fase di instabilita` emotiva. una condizione di sbilanciamento, nervosismo e dalle reazioni spropositate, ecco in soccorso l`integratore letterario di equilibrio. le tisane filosofiche narratherapy sono un rimedio olistico composto da parole terapeutiche e infusi officinali biologici, fruibili attraverso il format narrate`?: la lettura che dura il tempo d`infusione. racconti e tisane che insieme si potenziano vicendevolmente con l`intento di integrare le carenze all`origine dei piu` diffusi disagi contemporanei, per questo le definiamo "integratori letterari". la confezione a scatolina si ispira a quella dei medicinali e il "sincerino" contenuto, ovvero un "bugiardino" che dice la verita`, ospita sia le parole che il filtro della tisana.
la societa` istiga all`impazienza, al ritmo frenetico, al tutto e subito. la pazienza invece e` una qualita` necessaria a vivere pienamente nel "qui ed ora", godendo del momento presente. consente di assaporare appieno la vita, nonostante tutto.
casomai ritenessi l`incostanza l`unica perseveranza possibile, leggi qui. e breve. chi piu` chi meno, tutti dobbiamo fare i conti con la perseveranza. fosse solo per arrivare a un titolo di studio, imparare un mestiere o una disciplina ma anche lavorare e perche` no, trovare e mantenersi una relazione. insomma molto della vita passa per questa virtu`, tanto vale saperne di piu`. per questo abbiamo scelto di produrre la tisana filosofica sulla perseveranza. la tisana perseveranza un inno alla forza, resistenza e determinazione necessarie alla perseveranza. nel linguaggio dei fiori la camomilla rappresenta la forza e la resistenza mentre la genziana e` simbolo di determinazione. la menta e` una pianta che ricresce e fiorisce anche nelle condizioni piu` avverse. il tiglio poi e` assai longevo, puo` arrivare fino a mille anni d`eta`. ecco il lieto fine della perseveranza: successo e benessere, anticamente associati alla liquirizia.

messico, cambogia, marocco, bangkok: i veri protagonisti di osborne sono i luoghi dei suoi romanzi. i personaggi sanno sempre dove sono; meno chiaro, ai loro stessi occhi, e` chi sono: questa la scintilla che innesca il racconto. java road ci porta a hong kong, nel torbido clima di una societa` in crisi, di un regime in bilico: le proteste studentesche infiammano le strade, i ricchi si accingono a riparare all`estero e gli stranieri non sono piu` visti di buon occhio. adrian gyle e` un oscuro giornalista inglese di mezza eta` che vive li` da oltre vent`anni, ma che per la gente del posto continua a essere un gwai lo, un . tra le sue scarse frequentazioni, l`ex compagno di universita` jimmy tang, un cinico miliardario che sguazza nell`alta societa` di hong kong come un pesce nell`acqua e che un giorno gli presenta la sua ultima fiamma, una studentessa di buona famiglia coinvolta nei tumulti. se ingolosisce i paparazzi, la loro relazione preoccupa il clan tang, tanto per i suoi risvolti politici quanto per il rischio di scandali: e quando la ragazza scomparira` nel nulla, sara` adrian a condurre un`indagine in proprio - un`indagine che, forse, non e` mossa solo dal desiderio di scoprire la verita`. sebbene le sue storie ci facciano girare il mondo, osborne finisce per guidarci sempre nel posto che gli e` piu` congeniale: la zona grigia al confine tra realta` e illusione, quella dove .

