
"ammesso che si possa riconoscere l`anima di un altro essere umano, non e` mai dato riconoscere la propria". nel racconto di un alienato a un altro se stesso, la lotta dilaniante e mortale per strapparsi a luoghi che da sempre generano terrore allo stato piu` puro: i propri sogni.







il libro vuole rappresentare la scoperta di un mondo ignoto, un`avventura nei piu` segreti e misteriosi recessi dell`esperienza mistica e, insieme, la ricostruzione di un aspetto della storia religiosa ebraica: oltre un millennio di personaggi, opere e vicende a lungo ignorati dalla indagine scientifica e dalla stessa scienza del religioso. tra i temi: i caratteri originali della mistica ebraica; il chassidismo nel medioevo; avraha`m abulafia e la qabbala` profetica; lo eo`har; la dottrina teosofica dello zo`har; yitzcha`q luria e la sua scuola; il sabbatianesimo e l`eresia mistica; il chassidismo in polonia, ultima fase della mistica ebraica (1700-1800).

"un anno parlato dalla notte" rappresenta un processo creatore quasi prima del suo divenire. dai sogni viene la materia prima: i fili del futuro tessuto che non sono solo sequenze di immagini ma "sprachbilder", "immagini del linguaggio", come li chiama handke stesso. in questo libro innovatore il critico letterario, ma anche l`appassionato, potra` trovare collegamenti tra le singole frasi all`interno della stessa pagina o tra quelle contenute in pagine diverse e anche in altre opere di handke. quelli che potrebbero sembrare pezzi di una cartina geografica rinvenuti casualmente, messi assieme creano l`immagine di alcuni personaggi e la continuita` di temi quali l`amore, i rapporti conflittuali, la natura e il dolore. quest`opera puo` pero` anche venire apprezzata da chi non conosce handke, poiche` conduce il lettore, frase per frase, a una percezione piu` acuta di sensazioni, sperimentabile anche nel mondo onirico: "un anno parlato dalla notte" non comunica solo con la nostra coscienza diurna, ma con questo mondo fantastico retrostante che sta in ognuno di noi." dalla prefazione di eva pattis. postfazione di flavio ermini.

a roma, in una societa` agitata da una lotta continua e spesso subdola che non faceva alcun conto dei sentimenti "l` amicitia" era anche un`arma politica, non solo un sentimento basato sulla simpatia reciproca. nato insieme alle altre grandi opere filosofiche durante il periodo di forzato ritiro dalla vita politica, il "de amicitia" e` il tentativo di cicerone di superare questo concetto utilitaristico per riscoprire un`amicizia fine a se stessa, fondata sulla "virtus" e quindi ancorata a valori etici e personali. emanuele narducci esplora nel saggio introduttivo il concetto di "amicitia" a roma e il significato profondo di quest`opera nell`insieme della produzione ciceroniana.


Eccellente concerto, registrato nel 1994 alla University of Texas. Johnny Cash & Band, eseguno 25 canzoni, più di 77 minuti di musica. Ci sono i classici ma anche canzoni meno note come Oh Bury Me Not, Remember the Alamo, Death and Hell, Bird on The Wire ( Leonard Cohen ), The Beast in Me, Down There By Train. Tra le cose migliori della serata: The Ballad of Ira Hayes e Long Black Veil. Incisione ottima.

giovanni e` un bambino di palermo. per il suo decimo compleanno, il papa` gli regala una giornata speciale, da trascorrere insieme, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui e` stato scelto proprio giovanni. tappa dopo tappa, mentre prende vita il racconto, padre e figlio esplorano palermo, e la storia di giovanni falcone, rievocata nei suoi momenti chiave, s`intreccia al presente di una citta` che lotta per cambiare. giovanni scopre che il papa` non parla di cose astratte: la mafia c`e` anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe, ed e` una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. anche se ti chiede di fare delle scelte e subirne le conseguenze. eta` di lettura: da 8 anni.

I Foghat continuano la propria strada, per accontentare i fans di ogni età. Sono perpetuamente in tournèe e suonano con grande energia. Su Sonic Mojo, il loro nuovo album, pubblicato dopo un lungo periosdo di silenzio, il membro fondatore Roger Earl, batteria, viene raggiunto dal chitarrista, ingegnere del suono e co produttore Bryan Bassett (Wild Cherry, Molly Hatchet), dal bassista Rodney O' Quinn (Pat Travers Band), e da Scott Holt (Buddy Guy), chitarra solista e voce. Tre canzoni di Sonic Mojo hanno speciale importanza per Roger Earl, infatti sono state scritte assieme a Kim Simmonds,, luomo che lo aveva aiutato nel 1967 e diventare membrio dei Savoy Brown. Putroppo, dopo avere scritto queste tre canzoni, Kim Simmonds ci ha lasciato.


LP. Four Leaf Records, 1977, SW. Disco del cornettista, conduttore e arrangiatore americano insieme alla cantante Aura Rully e al batterista Mel Lewis che dirigono l'orchestra jazz della radio svedese. Registrato il 28 e 29 gennaio 1977 nello studio 7 della radio svedese.

LP. Spotlite, 1973, UK. Secondo album solista registrato nel 1973 del pianista jazz in quartetto con Cecil Payne al piano, David Williams al basso e Al foster alla batteria e in trio con Lloyd Buchanon al basso e Brian Brake alla batteria.