



la vicenda di questo libro puo` apparire lieta all`inizio, con i ragazzi baudelaire in compagnia di alcuni rettili molto interessanti e di uno zio svampito, ma non lasciatevi ingannare. se avete sentito parlare degli sfortunati ragazzi baudelaire, sapete gia` che anche eventi gradevoli possono condurre sulla via della sventura. infatti, nelle pagine seguenti i ragazzi si imbattono in un incidente d`auto, un tanfo acre e pesante, un serpente letale, un lungo coltello, una grande lampada a stelo in ottone e la ricomparsa di una persona che speravano di non rivedere mai piu`.




definito dalla critica "il piu` divertente libro di cinema che sia mai stato scritto", questo lunghissimo dialogo tra i due grandi registi si svolge in un`appassionante interrogazione sull`arte cinematografica, sul suo linguaggio, la sua strategia, le leggi che presiedono al montaggio, al taglio delle inquadrature, al succedersi delle sequenze, alla tecnica narrativa. un discorso in apparenza semplice, interamente affidato alla consapevolezza artigianale del "fare", tra le cui righe si staglia la precisa coscienza, in entrambi, di possedere strumenti speciali, di potere collocare il proprio lavoro al di fuori dell`"impero del verosimile", in territori governati da altre leggi, dove intere generazioni di spettatori e cineasti li hanno seguiti imparando ad amare il cinema.


dai sensi di colpa di un vecchio magistrato in pensione, riemerge una morte sepolta negli archivi del tempo: una ragazza, ultima generazione di una eminente antica famiglia siciliana, ma figlia di madre danese, e lei stessa piu` straniera che siciliana, scomparsa quasi vent`anni prima nel mare tra palermo e napoli, precipitata dal "postale". si preferi` allora credere frettolosamente all`incidente. ma adesso le domande di un improvvisato detective del passato giocano una specie di partita con un partner invisibile (e` il caso, o una regia sapiente che lo guida?) che risponde, disseminando ogni volta indizi, messaggi, incontri casuali, fotografie. e a ogni mano della partita prende corpo la trama di una faida bisecolare tra due famiglie.



una sontuosa festa da ballo, il lusso della villa di una famiglia parigina, un uomo in compagnia di una giovane dama, e poi un bizzarro centenario che compare d`improvviso come presenza inquietante in tanto splendore, eppure circondata di premure e rispetto. non puo` che suscitare la perplessita` degli ospiti, che si interrogano sulla sua vera identita`. inizia cosi`, come un racconto del mistero, questo breve romanzo di scene della vita parigina di balzac. protagonista ne e` un giovane scultore francese di belle speranze, ernest jean sarrasine, il quale a meta` del settecento si reca a roma e qui fa la conoscenza della celebre cantante zambinella. sara` un incontro folgorante e dagli esiti drammatici, in un mondo dove la realta` non e` quella che appare, i diritti dell`arte prevalgono su quelli dell`individuo e, per chi e` ignaro delle regole del gioco e della societa`, il sesso e la passione possono condurre in terreni liminari tra i generi, e schiudere le porte del ridicolo o del terrore. la novella, che e` un piccolo gioiello per eleganza di scrittura e per la ricchezza di spunti che offre, che se ne dia una lettura in chiave psicoanalitica o come discorso sull`arte, da alcuni e` considerata uno dei capolavori della come`die humaine; ha comunque suscitato l`interesse critico di autori come georges bataille e michel serres, e ha indotto roland barthes a dedicarle un intero saggio, "s/z".

un nobile malvagio cerca di uccidere il fratello buono a cui ha usurpato il feudo. la catena della violenza e del potere sara` interrotta da un ragazzo che alla vendetta preferisce l`arte e l`amore per una donna. laura mancinelli sceglie nuovamente l`eta` medievale come ambientazione per un suo romanzo, affascinante percorso di avventure, amori e intrighi in cui si approda a una visione fantastica e affettuosamente ironica della societa` medievale.








nella primavera del 1944, in una trieste occupata dall`esercito tedesco e lacerata dall`odio tra italiani e sloveni, due pacifici sposi vengono barbaramente trucidati. trent`anni dopo uno scrittore, dopo aver ritrovato uno strano gruppo di lettere, prova a ricostruire la misteriosa vicenda.

una ragazza bonaerense bellissima, destinata a diventare l`emmanuelle argentina, fugge in spagna inseguita dai militari. anni dopo, il cadavere di una barbona assassinata viene ritrovato a barcellona. carvalho, insieme al fidato biscuter, dovra` chiarire inquietanti misteri che coinvolgono il giudice garzon, l`ispettore-semiologo lifante, tutta una serie di emarginati e un nucleo di alleanze segrete tra diversi stati. la barcellona crepuscolare del barrio chino sta ormai diventando la citta` del design mentre, un po` dappertutto, nuovi cadaveri spuntano come funghi velenosi. e, sempre presente, il tango. a dieci anni dalla sua scomparsa, torna manuel vazquez montalban con un romanzo inedito della serie carvalho, quasi un prologo al "quintetto di buenos aires", ritroviamo qui personaggi, stile e temi ricorrenti nell`opera di manuel vazquez montalban, come la buona cucina, la figura di pepe antieroe sexy, o il biscuter consigliere-intellettuale-modernizzatore.

impiegato in un`impresa per la produzione di ghiaccio, operaio in una fabbrica di pesce in scatola, tuttofare per uno studio professionale, sguattero in bar e ristoranti. la tormentata carriera dello scrittore john fante inizia cosi`, nei primi anni trenta, con l`arrivo in california, poco piu` che ventenne, e il sogno di diventare scrittore. le lettere che fante scrive ai genitori, alla moglie e, piu` avanti, agli amici scrittori e ai suoi editori, ripercorrono la sua intera esistenza e danno conto dell`enorme lavorio che sta dietro a pagine solo apparentemente fresche e spontanee. introduzione di francesco durante.

Il classico degli Eagles. Nuova versione rimasterizzata, vinile 180 grammi, copertina apribile. stampa Eu

ulisse e` un giovane scrittore in crisi creativa (un tempo ha scritto un libro ma si e` fermato li`), lavora in una casa editrice sull`orlo del collasso ed e` innamorato di pilar-penelope, una bellissima immigrata senza permesso di soggiorno (ma non rinuncia alla sua inveterata poligamia). un giorno riceve la lettera di uno sconosciuto che lo invita a un misterioso appuntamento. ulisse, incuriosito, risponde e conosce achille, un ragazzo gravemente malato che gli apre un mondo inatteso di assurdita`, vitalita` e dolore.


si intitola "vinic-io" il libro di valerio spada, a tiratura limitata, dedicato a vinicio capossela. un libro che oltre alle nozze d`argento di vinicio capossela con la musica, festeggia anche una collaborazione, quella tra l`artista e il fotografo valerio spada, nata nel 1998, l`anno de "il ballo di san vito" e quello in cui vinicio iniziava la prima stesura de "il paese dei coppoloni". da allora valerio spada ha seguito con il suo obiettivo molte delle imprese caposseliane, spesso documentandole ad uso del pubblico e della stampa; dai concerti di "canzoni a manovella" alla foto session di "ovunque proteggi", dai concerti di sante nicola agli scatti per la copertina nelle trasferte americane e a calitri realizzate piu` di recente per ultimare le registrazioni del nuovo album di studio "canzoni della cupa", spada e` stato un testimone fondamentale di viaggi, incontri, concerti, canzoni. diciannove anni di fotografie trovano ora una forma in vinic-io, un libro che contiene altri libri e che raccoglie un racconto inedito di vinicio capossela e una selezione di immagini, dal formato panoramico, passando per due minilibri che sono piccoli film in super 8 sino alle fotografie piu` note realizzate da valerio spada dalla fine degli anni novanta ad oggi. una scatola che ne contiene altre, un libro con dentro altri libri, un film per immagini lungo vent`anni.











nascosta dalla polvere cosmica, proprio la` dove il magnifico arco della via lattea sta per toccare l`orizzonte, in un "cluster" di stelle situato al centro della costellazione del sagittario, le tecnologie piu` recenti hanno consentito, sollevando il velo che aveva oscurato per secoli gli occhi degli astronomi, di scoprire una piccola macchia nera, la cui esistenza rivoluzionera` negli anni a venire la nostra percezione dell`universo in cui viviamo. fulvio melia e` professore di fisica e di astronomia all`universita` dell`arizona e editor dell`



paolo crepet analizza senza pregiudizi la condizione dell`individuo e dei rapporti interpersonali nel mondo digitale e interconnesso, soprattutto guardando alle giovani generazioni. come sara`, da adulto, un bambino che ha comunicato sempre e soltanto attraverso un device? quali cambiamenti interverranno nel suo modo di vivere i sentimenti e le relazioni sociali, nella sua capacita` empatica?


Buone condizioni