Due LP in un CD.
questo libro offre strumenti per delineare la mappa dei percorsi in cui la filosofia del novecento incrocia gli altri saperi. cogliendo le idee in movimento, risultano cosi` maggiormente visibili, nella loro specificita`, gli snodi che articolano il discorso filosofico. vengono consapevolmente abbandonati i due modelli espositivi piu` diffusi: quello della storia lineare e quello della descrizione di sistemi miniaturizzati e isolati. a questi si preferisce la rappresentazione di scene teoriche compatte, scandite per quadri concettuali, in cui i protagonisti intrecciano i loro argomenti nello sforzo di chiarire problemi che sono anche nostri.
riassunto di letteratura italiana che spiega le origini della lingua e della letteratura italiana, a partire da un`analisi sul duecento con la poesia religiosa, la letteratura didattico-morale, la scuola siciliana e il dolce stil novo. questo manuale della letteratura italiana tratta anche dante, petrarca e boccaccio; gli scrittori minori del trecento; l`umanesimo e i piu` importanti scrittori italiani del quattrocento (leon battista alberti, lorenzo de` medici, poliziano, pulci, boiardo, savonarola, leonardo da vinci e sannazaro).
milioni di italiani vivono il ruolo di "utenti della citta`", disinformati e assenti, firmando una delega in bianco a architetti, ingegneri, geometri, amministratori comunali. questo libro vuole avvicinare all`architettura e all`urbanistica gli "utenti" che considerano tali argomenti materie da iniziati, documentando attraverso vaste indagini un dato di fatto innegabile: negli ultimi decenni, l`architettura e` riuscita raramente a comunicare sensazioni di gioia e di appartenenza. la scissione tra architettura di massa e architettura d`autore ha accentuato il distacco dalle esigenze umane e dal contesto storico e naturale.
Corpulento, teatrale, sfrontato, gli occhi che sembrano trapassare l’interlocutore, Oliver Haddo ha l’aria di «un prete sensuale, malvagio». Conosce come pochi la letteratura alchemica e la magia nera, si definisce Fratello dell’Ombra ed è ossessionato dal desiderio di vedere «una sostanza inerte prendere vita» grazie ai suoi incantesimi – dal desiderio «di essere come Dio». Arthur Burdon, il brillante chirurgo che lo incontra a Parigi, non ha dubbi: è uno spregevole ciarlatano, un impostore, forse un pazzo. Ma quando Margaret, la giovane dalla bellezza perfetta che sta per sposare, e che per il mago provava all’inizio un violento disgusto, comincia a esserne morbosamente attratta – come se «nel suo cuore fosse stata seminata una pianta infestante, che insinuava i lunghi tentacoli velenosi in ogni arteria» – e fugge con lui in Inghilterra, comprende che dovrà misurarsi con forze immani, di cui sinora ha voluto ignorare l’esistenza. Dalla sua parte si schiereranno il dottor Porhoe?t, appassionato di alchimia, e la fedele amica e protettrice di Margaret, Susie, ma lo scontro – che Maugham trasforma in una spirale di irresistibile tensione – sarà aspro, tenebroso, lacerante: perché il male che il pragmatico dottor Burdon dovrà combattere è in fondo un’oscura «fame dell’anima», fame di una vita infinitamente viva, di rischiose avventure, di conoscenza soprannaturale e di ignota bellezza.