
bernard mandeville, medico, filosofo e giornalista, deve la sua fama a "la favola delle api, ovvero vizi privati e pubblici benefici". nella tradizione filosofica, il suo nome e` legato al tema delle passioni come debolezze da cui ricavare benefici e a quello dell`utilita` sociale dello sfruttamento dei vizi. la sua figura e` servita a rappresentare il libertino cinico per antonomasia e la scarsita` di informazioni biografiche ha favorito manipolazioni strumentali della sua opera. le ricerche degli ultimi anni hanno restituito dignita` al suo pensiero: per mandeville l`uomo e` un animale egoista dominato dalle passioni, ma e` ad esse che si deve lo sviluppo della societa`, dato che la ricerca dell`approvazione lo spinge verso comportamenti socialmente accettabili.


prima commedia goldoniana senza maschere e senza dialetto, "pamela fanciulla" rivela, nella stagione 1750-51, la volonta` del commediografo di misurarsi col grande romanzo europeo, in questo caso con l`esempio celeberrimo e omonimo di samuel richardson. proiettando la scena veneziana nel contesto del grande quadro narrativo continentale, goldoni presenta la vicenda di una classica "servetta" che, conscia della propria dignita` popolare, resiste alle impetuose proposte del nobile bonfil, e giunge a ottenere il matrimonio (dopo l`inevitabile riconoscimento dei suoi illustri natali). anche da "maritata" la condotta di pamela restera` esemplare per onesta` di costumi e fedelta` coniugale, delineando un modello femminile moderatamente saggio.



Decca 1990. No mint.