
5 CD. 89 canzoni per rappresentare il periodo folk dei primi sessanta: con Bob Dylan ai suoi esordi ma anche Peter La Farge, Tom Paxton, Phil Ochs, The Fugs, Nina Simone, Pete Seeger, Janis Ian, The Freedom Singers, Sammy Walker. Il movimento folk del Village catturato ai suoi esordi. Corredato da un lussuoso libro illustrato







nella cina degli anni `70 il piccolo jin xing, figlio di un funzionario del ministero della guerra, assiste a un balletto nel villaggio della manciuria in cui vive e ne rimane affascinato. ma il suo futuro e` gia` deciso: deve arruolarsi nell`esercito. in divisa, jin fa una brillante carriera raggiungendo il grado di colonnello, ma non riesce a soffocare la passione per la danza. si presenta percio` a un concorso nazionale di balletto, vince, approfitta di un corso di formazione a new york e da` inizio a un cammino professionale che lo portera` a esibirsi nei piu` famosi teatri del mondo occidentale. dopo un rischioso intervento per cambiare sesso, oggi ha anche realizzato un altro grande sogno: e` mamma di tre bambini adottati.





fra il 1932 e il 1935 alberto savinio venne invitato da una rivista di diritto, "i rostri" a raccontare e a illustrare dieci processi che oggi per la prima volta vengono presentati in volume. la scelta di savinio cadde su socrate, giovanna d`arco, tomaso campanella, gesu` cristo, frine, il giudizio di paride, galileo galilei, anassagora, luigi xvi, landru. si tratta, nella quasi totalita` dei casi di errori giudiziari, ma se e` vero che costoro sono stati condannati ingiustamente e` poi cosi` accertata l`iniquita` di queste condanne? ognuno dei grandi accusati, prima di diventare vittima della giustizia umana e` stato vittima di una sua particolare forma di misticismo. e la giustizia, si chiede savinio, non e` essa stessa una forma di misticismo?

come ebbe a scrivere lo stesso wagner, furono proprio le sinfonie di beethoven a determinare in lui la vocazione per la musica. e infatti wagner resto` sempre fedele al grande compositore, al quale dedico` - oltre a diversi scritti di approfondimento teorico - il suo giovanile racconto "una visita a beethoven". protagonista e` il grande compositore, assediato da frotte di curiosi desiderosi di incontrarlo. wagner immagina il pellegrinaggio verso la dimora del maestro di un giovane musicista, tormentato dall`incontro ripetuto con uno di questi "curiosi", un aristocratico inglese appassionato di musica, che pare incarnare la sciocca superficialita` di un pubblico che, dopo non aver saputo riconoscere il genio di beethoven, continuava ora a travisarlo.


il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della repubblica sociale italiana. l`uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute e occultate della realta` di quella drammatica fase della storia nazionale. il `corpus` fotografica dell`opera, corredato da brevi introduzioni e didascalie, e` organizzato in cinque parti a partire dalle condizioni di identificazione delle immagini, ovvero dal punto di vista che esprimono. si passa dall`immagine ufficiale che volle dare di se` la repubblica sociale alla documentazione tedesca per finire con le tracce della rsi che rimasero dopo la sconfitta.

questa e` un`epopea al femminile che, con stile maestoso, scolpisce nella memoria dei lettori la figura di tsao sixte, protagonista di un rovesciamento morale ed esistenziale clamoroso: dalla vita sventurata alla crudelta` perpetrata per astiosa vendetta, sixte attraversa un periodo centrale della storia cinese (il racconto si svolge nel 1911, dopo la caduta dell`impero, che resta sullo sfondo). giovanissima, sixte e` costretta dal padre, umile mercante, a sposarsi come concubina a uno dei fratelli di una ricca famiglia di shangai, nella cui magione viene reclusa sotto la tirannide tradizionale imposta dalla suocera. il marito di sixte e` un infermo e il resto della famiglia e` impietoso verso di lei. umiliata, nonostante la nascita di due figli, la protagonista si consola al pensiero dell`eredita` che un giorno otterra`, e inizia a esternare sentimenti d`amore, ricambiati, per il fratello minore del consorte, jaspe. rotti i legami con la famiglia d`origine, alla morte del marito e della suocera, dopo dieci anni di dolorosa convivenza nella "gabbia d`oro", scopre che l`eredita` tanto agognata e` poca cosa e serve a coprire i debiti di jaspe. inizia per sixte una discesa agli inferi in cui trascinera` tutta la sua famiglia: ormai dipendente dall`oppio, prima ripudia jaspe e poi si dedica a devastare crudelmente la vita dei due figli, in un`impressionante escalation di perfidia.

sciogliere i nodi che bloccano la volonta`, cicatrizzare i dissidi, togliere il peso del passato permettendo a ciascuno di riformulare e ricominciare da capo la propria vita: e` questo il compito dell`amore, sinonimo di rinnovamento e di soluzione dei conflitti. riflettendo con vigile rigore critico su agostino e sulla tradizione filosofica che, partendo dal suo pensiero, giunge in eta` contemporanea sino a heidegger, jaspers, wittgenstein, arendt e jonas, remo bodei ferma lo sguardo su alcuni dei grandi temi che hanno segnato il pensiero e la prassi dell`occidente: la volonta` divisa, la dolcezza e l`intolleranza dell`amore, il desiderio categorico di felicita`, il bisogno di essere immortali, il rapporto tra religione e politica.

in "dottrina dell`estremo principiante" mario luzi riesce a conciliare gli opposti. la liberta` formale si associa al rigore del pensiero. una lingua preziosamente distillata, molata con cura paziente, sgorga limpida, con felice naturalezza. la lezione dei grandi maestri della tradizione, a cominciare da dante e petrarca, si innerva di inquietudini affatto moderne. il sentimento della materia, la rivelazione della bellezza delle creature, assecondando il respiro delle stagioni, si fanno meditazione sulla realta` profonda delle cose e sulla santita` del creato. una saggezza che e` frutto dell`esperienza erompe con freschezza tutta giovanile.

e` la storia, narrata in prima persona e ambientata tra brescia, mantova e verona, di un ragazzo, figlio di un partigiano, che, insieme alla sua banda di amici, partecipa nonostante la sua giovane eta`, alla guerra civile successiva all`8 settembre 1943. il freddo nelle ossa e` la paura, che viene comunicata senza retorica, con ironia e con freschezza.

lo spontaneo e naturale sviluppo delle pratiche zen e` la dimensione sociale, necessaria conseguenza del momento in cui l`individuo, ottenendo la propria massima realizzazione sperimenta e percepisce essere una parte del tutto. lo dimostra con questo libro, e con l`intera sua vita, bernie glassman, uno tra i piu` famosi maestri zen occidentali, che con il suo commento a tre fondamentali insegnamenti buddhisti fornisce un punto di vista inedito e particolarmente vicino alla sensibilita` culturale occidentale, per conoscere, comprendere e attuare la via dello zen.

dalle dinastie dell`epoca musulmana alla colonizzazione britannica, fino alla sofferta indipendenza e alle imponenti trasformazioni nella seconda meta` del novecento, il saggio offre una ricognizione storica completa del subcontinente indiano. al di la` delle scansioni cronologiche e delle interpretazioni ideologiche che si sono susseguite nella storiografia, gli autori identificano e analizzano categorie sociopolitiche costanti e giungono a ridiscutere concetti ormai consolidati quali quelli di "casta", "indu`", "musulmano" e quello stesso di "india". giungendo fino alle soglie del xxi secolo, illustrano gli eventi degli anni novanta, i recenti cambiamenti economici, il nazionalismo religioso e l`emergere dell`india come potenza nucleare.

prendendo l`avvio dal primo versetto della genesi, la trattazione si amplia sino ad abbracciare tutta l`opera, in una esegesi appassionata e appassionante che introduce al mistero della creazione.










di federico chabod (1901-1960), uno dei massimi storici del nostro secolo, tutti ricordano le opere dedicate all`italia rinascimentale e moderna ed alla storia delle idee, da "l`idea di nazione" alla "idea di europa." non tutti sanno invece che il grande storico valdostano rivolse un profondo interesse alla rivoluzione francese, tanto da dedicarle un intero corso di lezioni all`universita` di roma nell`anno accademico 1951-52. in quell`occasione, chabod affronto` in particolare il problema delle origini della rivoluzione, mettendo in evidenza il processo di decadenza dell`aristocrazia francese nel corso del settecento ed il parallelo consolidarsi dello spirito borghese, che doveva poi maturare in una vera e propria coscienza rivoluzionaria. l`unica testimonianza di quelle davvero memorabili trentasette lezioni sono gli appunti che fausto borrelli, allora uno degli studenti di chabod, riuni` scrupolosamente e che qui vengono per la prima volta pubblicati. si tratta, in qualche modo, di un`opera in fieri, e sarebbe vano ricercarvi l`organicita` e la compiutezza stilistica delle altre opere di chabod; tuttavia, come scrive borrelli - e cio` puo` essere non meno importante - questi appunti, mostrando chabod "nel momento in cui metteva a fuoco le sue eccezionali doti di intelligenza storica, finezza psicologica e vastissima cultura", permettono di penetrare nel pieno laboratorio della sua ricerca.










puo` essere spiacevole per chi la vive, ma assolve una funzione fondamentale nell`evoluzione della specie. i timidi sono attenti e sensibili, a volte possono esagerare con la cautela, ma raramente si sbagliano a percepire il pericolo. per questo non si sono mai "estinti". la loro prudente ritrosia compensa la sventata audacia dei coraggiosi e l`arroganza dei sicuri di se`. del resto non tutte le culture penalizzano la timidezza, e in alcuni periodi storici essa e` stata considerata una virtu`. su questo tema, cui di recente la psicologia ha dedicato molti studi, fa il punto questo libro.

la vetusta signorina maria e` morta. una piccola folla di una ventina di persone si accalca davanti alla porta della villetta. si sgomita per presenziare all`esposizione della bara. si potrebbe pensare che i suoi paesani le volessero bene... nient`affatto. era una donna odiosa, che non se la faceva ne` con un amico ne` con un parente, tanto ricca quanto tirchia. ma di lei si dice che avesse nascosto un patrimonio negli anfratti della casa; e forse un testamento segreto, per la fortuna di qualcuno e la delusione di tanti. fuori comincia a venire giu` un nubifragio che, come spesso capita alla nostra penisola, sommerge tutto in fiumi di fango. quando finalmente i finti dolenti sono entrati, esplode la guerra per il tesoretto: risse collettive, duelli solitari, avidita` nutrite da privazioni generazionali, panni sporchi lavati in piazza di esistenze piene di vizi privati, matrimoni che naufragano ma anche tristi amori che sbocciano, piccolissimi peccati da confessionale e magagne da parrocchia. l`occhio dell`autore squadra di volta in volta scene di massa e primi piani. e misteriosamente cominciano a fioccare i morti. e sembra che non ci sia scampo per nessuno perche` la villetta e` restata isolata dal resto del mondo civile.
le ventiquattro prose che compongono le "operette morali" nascono durante il lungo periodo di "silenzio poetico" di leopardi e costituiscono un unicum nella storia della letteratura italiana. composte in massima parte in forma di dialogo sull`esempio illustre della trattatistica antica, le "operette" danno sistemazione letteraria e intimamente lirica al sistema filosofico leopardiano. abbandonando gli elementi personali e polemici per assumere un respiro universale e intensamente umano, leopardi oppone ai dei contemporanei il suo poetico empirismo, consegnandoci testi vibranti di ironia, potenza allegorica, profondita` speculativa e vivacita` emotiva.

teresa batista e` una donna forte e bellissima, con la pelle di rame e il cuore di miele. rimasta orfana di entrambi i genitori, quando non ha ancora compiuto tredici anni viene venduta come schiava al capitano justiniano duarte da rosa. da questo momento la sua esistenza scorre come un torrente, moltiplicandosi nei rivoli di mille avventure: prostituta e poi amante di emiliano guedes, prodigiosa danzatrice di samba, eroina in grado di debellare il vaiolo, anima affamata di liberta` e di vita, teresa batista fa tesoro di ogni esperienza, anche delle violenze, dei soprusi e dei lutti, costruendo sulle ferite la propria leggenda. pubblicato per la prima volta nel 1972 e ambientato nel nordeste, "teresa batista stanca di guerra" unisce tragedia, critica sociale e poesia in un romanzo struggente, tra i piu` amati di jorge amado.

la storia di enrichetto dal ciuffo liberamente tratta dalla famosa fiaba di perrault viene proposta nell`inedita veste editoriale di un libro-gioco, adatto anche ai piccolissimi, nella collana ``carte in tavola``. la storia e` raccontata e illustrata in 20 tavole di cartoncino, che si combinano in un`unica grande figura di cm 68x81, come un fantastico puzzle che si svela seguendo l`ordine del racconto. le illustrazioni, ricche di colori e di particolari, sono integrate da un testo semplice e chiaro, riportato sia all`interno dell`astuccio che sul retro di ogni scheda, in caratteri maiuscoli.

Columbia Odyssey 1979. Sigillato.