
un tentativo di rintracciare l`origine e l`evoluzione del concetto di negazione e le ragioni dell`"oblio del negativo" che ha caratterizzato il pensiero occidentale. da parmenide a hegel, infatti, il concetto di negazione e` stato immancabilmente ricondotto al positivo, rimovendone quindi il senso autentico di privazione, mancanza, assenza. l`autore riscopre i filosofi, gli scrittori e gli artisti che hanno saputo spingersi in prossimita` del "tremendum" rappresentato dalla negazione, mostrando come, accanto alle grandi figure di cartesio e freud, anche manritte e von hofmannsthal abbiano saputo aprire un sentiero alternativo rispetto alla strada maestra imboccata dal pensiero occidentale.


un brivido metropolitano che a noi italiani potrebbe far pensare a quei racconti che scriveva dino buzzati sugli incubi delle citta` del boom degli anni sessanta. e infatti e` di quegli anni, e alle svolte di allora sembra allegoricamente connesso, questo racconto di uno dei maggiori scrittori brasiliani del secolo. una serie di morti indecifrabili colpisce, come una epidemia metafisica, gli inquilini di un grattacielo appena costruito sul lungofiume di una grande citta` brasiliana. pero` l`atmosfera magica e inquietante, in conclusione di questa cronaca del terrore, lascia il posto a una realissima cospirazione abietta e a una vendetta micidiale e beffarda.





