il primo e piu` celebre tentativo di chiarire i motivi profondi che sono alla base di un fenomeno che sembra superare le capacita` di comprensione umana: i campi di concentramento nazisti.

georg friedrich haendel, vissuto nell`apogeo dell`eta` barocca, e` stato forse il piu` versatile tra i giganti della musica. romain rolland ne ripercorre la vita per spiegarne l`opera, dalla formazione nella natia germania al successo in italia, fino alla scelta di trasferirsi in inghilterra. attraverso il confronto con il contemporaneo bach, isolato nella perfezione del suo talento, lo scrittore francese e` tra i primi a mostrare l`originalita` della figura di haendel, musicista che, a cominciare dalla sua predilezione per il teatro, non si sottrasse mai dal confronto con la societa`. prende cosi` forma un`immagine empatica del compositore, con cui il biografo condivide la capacita` di far incontrare e di fondere le diverse culture. e su questa base ideale che si esercita poi la competenza musicale di rolland, che in pagine concise ed esemplari mostra le ragioni che hanno reso haendel un riferimento imprescindibile per i grandi maestri delle generazioni successive, da haydn a mozart, da beethoven ai romantici.
stravagante e sofferente, tenebroso e seduttore, affascinante e tragico, appassionato e ossessionato dalla necessita` di una liberta` morale senza limiti: questo e` stato byron, come uomo e come scrittore. charles du bos, rivolgendo la sua indagine ai legami tra letteratura e percorso individuale, riconosce nel grande poeta inglese l`emblema del processo creativo, in cui confluiscono nella loro interezza i valori morali, i luoghi oscuri del vivere, le molteplici e a tratti contraddittorie emozioni dell`esperienza estetica e spirituale. l`analisi critica si accompagna cosi` alla ricostruzione minuziosa di un`esistenza vissuta all`insegna dell`eccesso, nella segreta consapevolezza che ogni singolo atto sia, in fondo, l`espressione di un destino che coincide con la nostra piu` intima natura.