

sintesi fra arte marziale, metodo terapeutico e via alla trascendenza, il tai-chi chuan contiene in se` tutti gli ingredienti per conquistare coloro che ricercano l`espressione di una vera forza abbinata ad un`elevazione spirituale. sorto in seno al taoismo, e mantenuto segreto per molti secoli, ne conserva tutta la visione della vita oltre che i metodi operativi, basati sulla ricerca dell`armonia degli opposti, sull`equilibrio fra yin e yang sul contatto con l`energia universale: il chi. contemporaneamente, il tai-chi chuan costituisce il rappresentante esoterico delle arti marziali, in grado di sconfiggere praticamente qualsiasi altra applicazione di forza impiegata nelle altre arti marziali. l`autore, uno degli eminenti maestri di questa disciplina, si sforza di spiegare e rendere accessibile a tutti, in un linguaggio chiaro e semplice, tutta la sottigliezza della filosofia e della pratica del tai-chi chuan, dai metodi di ringiovanimento alle abilita` nelle tecniche di combattimento, ricorrendo anche a commenti dei testi originali cinesi per mezzo di analogie adatte alla nostra mentalita` occidentale. possiamo senza dubbio considerare questo libro come un testo di studio, correlato da numerosi esercizi, essenziale sia a coloro che gia` da tempo si dedicano alla pratica di questa disciplina sia a studiosi e ricercatori.



nei primi anni settanta, quando le sue vedute teoriche stavano entrando in una decisiva fase di definizione, kohut tenne un ciclo di seminari teorico-clinici a beneficio degli operatori della clinica di salute mentale per studenti, associata all`universita` di chicago. il valore dell`esperienza e l`interesse dei testi che ne danno testimonianza sono fuori discussione e lasciano prevedere la possibilita` di un nuovo e piu` serrato confronto con la `sfida` lanciata da kohut alla clinica psicoanalitica attraverso la nuova concezione del narcisismo, della personalita` narcisistica e della particolare situazione terapeutica cui questa da` luogo. motivi di interesse non mancano, in queste pagine, neppure sul versante specificamente teorico. la possibilita` di accostarsi alla visione teorica di kohut nel momento del suo primo consolidarsi getta nuova luce sulla sua genealogia e sul significato dei suoi concetti. particolarmente marcata appare l`istanza critica nei confronti della `scuola americana` di psicoanalisi, con i suoi rigidi (e ideologici) concetti di cura, normalita`, identita`, ecc. altrettanto riconoscibile e` la rivendicazione di continuita` con la tradizione `classica` della psicoanalisi e, perche` no, con la sua vocazione utopica e rivoluzionaria.