
questo libro e` una lettura del muro impermeabile che l`anoressica, immersa in un godimento pieno e irrelato, e nel rifiuto del legame sociale e della cura, pone tra se` e l`altro. alla base dell`anoressia, intesa qui come sintomo e non come disturbo, non c`e` infatti soltanto un rifiuto del cibo, del proprio corpo come sessuato, della propria immagine allo specchio, ma un fondamentale rifiuto dell`altro che si esplica nell`azzeramento della portata evocativa della parola e nell`assenza di domanda e di transfert. l`anoressia sfida quindi radicalmente proprio le pratiche di cura sorte dal ceppo freudiano, le cure di parola, e innanzi tutto la psicoanalisi, che secondo l`autore puo` operare sul godimento reale alla base del sintomo solo a partire da un uso della parola non semantico, ma piuttosto legato alla sua dimensione di atto. il clinico non ha il compito di normalizzare il negativismo anoressico, perche` questa direzione spesso collude con l`altro versante del sintomo, in cui il soggetto risponde con adesivita` compiacente alla domanda dell`altro, sia esso il genitore o il curante. cerchera` piuttosto di illuminare l`enigma del rifiuto anoressico a partire dalle quattro funzioni fondamentali che, a seconda della particolare posizione assunta dalla paziente, esso riveste: domanda inconscia d`amore, difesa dalla pulsione, tentativo di separazione e modalita` di godimento.

quasi tutti noi sogniamo almeno quattro o cinque volte a notte e i sogni straordinari non sono fuori dalla norma. alcuni di essi riflettono problemi fondamentali della nostra vita quotidiana con cui lottiamo da anni, e quindi hanno per noi un significato profondo: e` per questo che lavorare sui sogni puo` chiarire, e spesso anche risolvere, i nostri conflitti interiori. dagli antichi sciamani, passando per freud e jung, fino alle recenti scoperte sul sogno lucido, krippner e colleghi, professionisti della ricerca sperimentale sul processo onirico, ci introducono allo studio di un`ampia gamma di sogni: fuori dal corpo, di guarigione, telepatici, di chiaroveggenza e precognizione; con particolare attenzione ai sogni che mettono in luce i miti personali. alla fine di ogni capitolo sono inseriti alcuni esercizi utili a elaborare i fenomeni presi in esame.

la riflessione di kassir sulla condizione araba muove dalla necessita` che siano gli stessi arabi ad assumere consapevolezza del proprio declino: un declino prima di tutto civile e culturale, risultato di una reazione sbagliata all`irruzione della modernita` in quel mondo. occorre reagire all`immobilismo dello spirito civile, guardando senza nostalgia ai momenti piu` vitali della storia araba e assumendo pienamente la sfida della modernizzazione e della democrazia. kassir e` stato assassinato il 2 giugno 2005 da un commando terrorista a beirut, dove viveva e lavorava come giornalista del quotidiano .