"radio varese 100,700, l`unica radio libera dell`occidente occupato" non e` un libro tradizionale, e forse non e` neanche un libro, e la radio di cui narra non era solo una radio libera di una ricca e borghese citta` di provincia. i racconti (settantotto, ma sono proprio racconti?) di trent`anni fa sono alternati ai messaggi di posta elettronica come in una sorta di work in progress della memoria. a scandire quel tempo gli avvenimenti, drammatici e non, i film piu` visti, le scoperte tecnologiche, l`hit parade, i vincitori di sanremo. questa e` una testimonianza collettiva di vite, passioni, tragedie, reperti musicali, foto in bianco e nero, ricordi sbiaditi, eppure vicini, di un mondo vissuto e condiviso, oggi come allora, nonostante i contrasti e le contrapposizioni, di sempre. e la storia di una radio nata come liberta` di espressione, per tutti. e oggi, che ciascuno e` andato per la propria strada, e` bastato che a qualcuno venisse l`idea dell`amarcord per ritrovarsi tutti quanti, e dar vita a un racconto corale che ben rappresenta la forza dirompente che ebbero le radio libere negli anni `70. antonio dipollina, giornalista di repubblica, ha scritto la prefazione, maria bianucci, che di quella radio fu per alcuni anni il direttore, ha curato l`edizione del libro. radio varese 100,700, l`unica radio libera dell`occidente occupato, e` pubblicato da nem fuori catalogo. perche` fuori catalogo? leggetelo e poi capirete...
chi siamo e perche` siamo diventati quelli che siamo? come interagiscono le nostre funzioni cognitive, emotive e motivazionali? oggi sono le neuroscienze, e in particolare la neurobiologia, a offrirci le risposte piu` convincenti. raccogliendo i risultati di oltre vent`anni di ricerca, joseph ledoux ci guida in un viaggio alla scoperta del se`. non solo le nostre attivita` mentali sono il frutto di processi fisici che avvengono nel cervello, ma questi plasmano l`intera nostra esperienza, e viceversa. e infatti l`estrema plasticita` delle connessioni sinaptiche che per ledoux costituisce la base dell`apprendimento e della memoria, e permette di chiarire l`emergere di quel senso di continuita` necessario alla costituzione del se` e della personalita`.
"tra le maggiori dell`epoca contemporanea", come l`ha definita paul virilio, l`opera di giovannelli ha destato in francia grande attenzione tra critici e filosofi per la capacita` di coniugare le differenti istanze che si muovono nel panorama dell`arte contemporanea (land art, virtual art, installazioni, ecc.) ed elementi di riflessione filosofica e psicoanalitica (da baudrillard a lacan). e a questa singolare iunctura di arte e filosofia che thenot dedica il suo saggio focalizzando la sua attenzione sul tema dell`essere quale nota fondamentale della partitura artistica di giovannelli: un essere inteso non come concetto astratto e generalissimo ma come materialita`, e piu` precisamente come gli elementi naturali che formano il cosmo: acqua, aria, fuoco, terra.
leon pinsker (1821-1891) e` stato il fondatore del sionismo politico. la sua opera edita nel 1882, molti anni prima de "lo stato ebraico" di theodor herzl (1896), ha contribuito a porre fra gli ebrei dell`europa orientale, vittime designate di un`ondata di pogrom zaristi, il problema della loro identita` culturale e politica. la sua proposta, come risulta dal titolo stesso del pamphlet, intende contrapporre al processo di assimilazione individuale che si veniva compiendo nelle societa` dell`occidente, un processo di emancipazione collettiva, di cui dovevano essere protagoniste le comunita` che vivevano nei ghetti e negli shtetl dell`impero russo, avente come fine la creazione di uno stato indipendente di ebrei, per gli ebrei e governato dagli ebrei.
c. schmitt, "la costituzione della liberta`" (1935)
"nietzsche ci invita, anzi ci impone o meglio pone come condizione del seguirlo il seguire noi stessi; nessuno che, seguendo altri, si trattasse pure di nietzsche, non segua se stesso, puo` sostenere di seguire nietzsche, chi segue "fedelmente" se stesso incontra nietzsche sul proprio cammino." (dall`introduzione dell`autore)
il volume raccoglie i contributi di georgescu roegen nicholas nell`ambito della bioeconomia, ma soprattutto, cerca di offrire alla teoria bioeconomica un carattere di maggior sistematicita`, integrandola con gli sviluppi piu` significativi che si sono avuti in tempi recenti in particolare nella biologia e nella teoria dei sistemi complessi. il volume vuole inoltre recuperare lo spirito originale che animava la teoria bioeconomica.
guidando il lettore in un viaggio che a partire dall`arte preistorica ripercorre le grandi civilta` egizia, fenicia, greca, indiana e araba, bruno g. bara ricostruisce e documenta l`invenzione della scrittura attraverso un`ampia scelta iconografica. l`idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all`autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioe` trasmissibile con l`ausilio di elementi esterni offerti dall`ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.
conosciamo i nomi degli de`i di roma, visitiamo le rovine dei templi, ci appassioniamo sempre piu` alla mitologia pagana. eppure facciamo fatica a definire cosa fosse la religione dei romani. e vero che la parola latina religio e` solitamente tradotta in italiano con `religione`: ma si puo` davvero parlare di `religione` nell`antica roma? che origine avevano gli de`i? per quali ragioni, con quali intenti e in che modi ci si rivolgeva loro? ha senso parlare di `fede` nel contesto di una religione politeistica? ancora: che impatto ebbe la conquista romana del mediterraneo sui culti delle comunita` sconfitte? perche` roma non tento` di imporre sistematicamente i propri riti attraverso il suo enorme impero? e davvero l`avanzata del cristianesimo si deve spiegare con l`eclissi di una moribonda religione `pagana`? una esplorazione che ci condurra` da roma fino agli angoli piu` remoti dell`impero, dall`eufrate al vallo di adriano, dalle splendide citta` del nord africa ai grandi santuari della gallia transalpina, in un percorso alla scoperta di uno degli aspetti meno conosciuti del mondo romano, capace di dischiuderci un universo ignoto.
le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l`umano arrancare. con vivacita` e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. negli ultimi decenni, pero`, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non e` piu` "una cosa da uomini" ne` una risorsa espressiva di uso marginale, ma e` sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. ecco perche` la nostra e` stata definita .
quando la sorprendente indeterminazione della meccanica quantistica travolse il mondo ordinato della fisica newtoniana, albert einstein e erwin schrodinger erano in prima linea nella rivoluzione. entrambi pero` rimasero sempre insoddisfatti dell`interpretazione "ortodossa" della meccanica quantistica e si ribellarono a cio` che consideravano la sua caratteristica piu` irragionevole: la casualita`. einstein protesto` con una battuta che "dio non gioca a dadi con l`universo", mentre schrodinger costrui` il celebre paradosso di un gatto che era vivo e morto contemporaneamente. ma questi due giganti non si limitarono a opporsi, cercarono di formulare una teoria onnicomprensiva che rendesse nuovamente sensato l`universo. il fisico paul halpern racconta la vicenda di come einstein e schrodinger abbiano cercato di trascendere gli aspetti bizzarri dei quanti, dando ai lettori spunti originali circa la storia della fisica e raccontando l`impresa di due scienziati le cui ossessioni ne hanno guidato il progresso.
dalle prime statue greche alle invenzioni di michelangelo, cellini, vasari, bernini, canova, fino alle forme e alle figure del ventesimo secolo di moore, arp e molti altri. presentata nella forma del racconto (il volume raccoglie in edizione economica tutto il ciclo delle lezioni di wittkower nel 1970-71), questa storia propone un`interpretazione della scultura radicalmente diversa rispetto a quella canonica. l`autore ci fa entrare nei laboratori dei piu` importanti artisti di tutte le epoche e ci fa vedere come nasce l`idea di una scultura e come, con quali strumenti, si puo` realizzarla, evitando di cadere negli specialismi e nelle trappole retoriche degli storici dell`arte . : il suo augurio e` che, al termine della lettura, lo sia in grado di . completa il volume la bibliografia