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questo racconto lungo che inizia in argentina senza veramente mai lasciare l`italia e` una vera e propria inchiesta sul senso dell`essere oggi sospesi in una modernita` in cui le identita` si confondono e i luoghi perdono importanza; in cui dunque perfino l`estremo tentativo dello spaesamento (volare a buenos aires per preparare un viaggio che rischia di esaurirsi nella sua preparazione) non puo` non portare alla frustrazione. in uno stato di sonnambulismo in cui si riconosce il vecchio vizio dell`accidia, il protagonista, "dandy pagato dallo stato" per le sue ricerche universitarie, ripercorre i luoghi di una leggende letteraria che in fondo lo interessano meno delle minime varianti di una contemporaneita` banale e grottesca.

i luoghi di transito, come gli aeroporti, o di spensierato relax, come hotel e villaggi di vacanze, stanno diventando facile obiettivo di una violenza che spaventa, ma che ci si ostina a non capire. sempre piu` spesso ne sono vittima innocenti turisti, in quanto "ambasciatori" di un`antipatica societa` opulenta. dopo i cannibali e i briganti, i terroristi: la paura del rischio ha prodotto e sta generando un turismo sorvegliato e militarizzato. inseguendo e smascherando la logica del controllo della mobilita`, questo ragionamento antropologico sul "corpo andante" spazia dall`antica persecuzione dei vagabondi agli scenari immaginati dalla fantascienza, avanzando al tempo stesso una critica delle vacanze blindate e dell`ossessione per la sicurezza.

dopo cinque romanzi, ian fleming confesso` al suo amico eric ambler di avere finalmente capito quali fossero gli ingredienti base per una delle sue (delle loro) storie: , meglio se ospitate sulla stessa isola. di isole adatte al sesto episodio di 007 fleming ne aveva visitate parecchie, e la piu` attraente era senz`altro great inagua, nelle bahamas: colonie di uccelli rari protetti dalla audubon society, grandi paludi, mangrovie, granchi giganti assai temibili - e guano ovunque. anche la trama era gia` pronta, bastava prendere un trattamento per la televisione americana di qualche anno prima, mai realizzato, in cui fleming aveva ipotizzato che una misteriosa, potentissima organizzazione criminale possedesse apparecchiature in grado di deviare i missili intercontinentali americani. bisognava solo trovarle un capo, magari prestandogli qualche tratto di un cattivo per antonomasia, il dottor fu manchu, e il gioco era quasi fatto. cosa mancava? ah gia`, le ragazze nude, almeno una. be`, qui fleming giocava sul sicuro, tanto da potersi permettere di non aspettare gli arzigogolati rituali di accoppiamento del suo 007, presentandoci honeychile, appena uscita dall`acqua, nella stessa veste in cui, da allora, e` impossibile non continuare a immaginarla.

c`e` un momento preciso nella vita di ciascuno di noi, in cui le cose cambiano: non e` una scala in cui si sale il primo gradino e poi si aspetta. e proprio quel giorno in cui abbiamo preso una decisione, o abbiamo ascoltato qualcosa, quando siamo rimasti folgorati, quando abbiamo scelto consapevolmente o meno se andare a destra o a sinistra, quel momento in cui ci siamo ritrovati vestiti in un altro modo e incamminati in un percorso che ha cambiato la nostra esistenza. un taglio sulla tela, una pennellata netta, importante, definitiva. forse la data del primo regalo, o quella del primo amore, la prima poesia, il primo viaggio, la prima disperazione, quando abbiamo detto qualcosa di importante a qualcuno... passo da cui non si puo` o non si vuole tornare indietro. ecco, questo libro in dodici racconti, parla proprio di quella data fondamentale per ciascuno dei protagonisti e di quelli intorno a loro.

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