
rolando, studente universitario, bello e fervido, affascinato da un maestro senza eguali; un professore omosessuale nella berlino degli anni trenta che ha conosciuto tormenti che nessuno mai gli attribuirebbe; una donna non piu` giovane sconvolta da ambigue passioni. tre racconti dalla forte tensione narrativa, collegati dalla figura del protagonista e uniti dal filo di una sottile indagine psicologica, tre momenti esemplari di quel "sovvertimento dei sensi" che svelandoci l`altro essere che vive, ignorato, in noi, spesso decide le svolte radicali del nostro destino.

pitture parlanti, racconti per immagini, metafumetti sono alcune delle definizioni che si possono applicare a queste vite disegnate di campana, majakovskij, pound, in cui echaurren realizza un nuovo genere della divulgazione verbo-visiva che va ben al di la` delle tradizionali strips, di cui tuttavia mantiene l`aspetto strutturale, ovvero il fatto di organizzare l`immagine in sequenza.

napoli, estate dei `43, il cielo non appartiene piu` alla citta`, ma ai bombardieri alleati. a luglio il fascismo collassa; in agosto le truppe alleate si avvicinano e a napoli s`inasprisce l`occupazione tedesca; a settembre la resa dell`esercito italiano, rastrellamenti e deportazioni di uomini: la citta` sta nella tenaglia di due eserciti, uno dentro e uno fuori. qui si svolge la vita di nove persone in quell`estate. eta`, mestieri e storie differenti, compresse in un assedio, rompono le distanze tra loro e vanno insieme, prima al passo, poi fino al galoppo. la macchina della storia maggiore si chiude a sacco sulle vite individuali, ma ci sono sussulti in cui le singole esistenze spezzano la camicia di forza e inventano la liberta`.


l`opera fu divulgata nel 1452 e stampata nel 1485 con lettera del poliziano e dedica a lorenzo il magnifico. e` suddivisa in dieci libri: i primi tre trattano della scelta del terreno, dei materiali e delle fondazioni; il quarto e il quinto, dei vari tipi di edifici in rapporto alla loro destinazione pratica; il sesto, della bellezza architettonica; il settimo, l`ottavo e il nono, rispettivamente dei templi, degli edifici pubblici e privati; il decimo dell`idraulica. l`opera non si rivolge tanto ai tecnici, quanto al pubblico di educazione umanistica, ed e` significativo l`uso della lingua dotta, il latino. l`alberti si orienta verso un concetto aristocratico dell`architetto, inteso specialmente come progettista.