
parlare di moda in termini appropriati richiede di partire da una fondamentale distinzione: l`abbigliamento e` un prodotto materiale, la moda un prodotto culturale. insistere su questo scarto significa sfatare il mito dello stilista come genio creativo, mostrare l`importanza e il funzionamento dei sistema istituzionale (produttori, giornalisti, sfilate, pubblicita`) che governa il mondo della moda, svelare i meccanismi che al suo interno decretano il successo e l`insuccesso, esplicitare il valore delle moda per coloro che la consumano. la moda, ribadisce l`autrice, e` una questione di significati, non di abiti.

nella prima parte vengono illustrate alcune delle posizioni che animarono il dibattito su questo tema. da luciano cafagna a giorgio mori, a luigi de rosa, le piu` autorevoli voci che si schierarono sulle due opposte posizioni rappresentate da romeo e da gerschenkron, rispettivamente assertore e oppositore della tesi secondo cui vi e` stretta complementarieta` fra agricoltura e industria. nella seconda parte si cerca di portare un contributo alla migliore conoscenza dell`agricoltura italiana nei due-tre decenni precedenti la crisi agraria, con particolare riferimento agli studi sulle campagne toscane compiuti nei primi anni ottanta.

che cosa possono scrivere dodici grandi matematici italiani, tra cui guido castelnuovo, federigo enriques e leonida tonelli, a giovanni gentile? la pubblicazione di questo carteggio, ricavato dal patrimonio archivistico del fondo gentile, getta una nuova luce su alcuni aspetti della storia della scienza (e della cultura) italiana nel nostro secolo, nonche` sulla figura dello stesso gentile.


dopo il grand tour, il viaggio d`istruzione che aveva portato i rampolli delle famiglie inglesi in italia nel settecento, un`altra forma di viaggio prende piede nell`ottocento. i ricchi inglesi calano sempre piu` numerosi verso il sud: costa azzurra, grecia, spagna, egitto, turchia, italia. attingendo alla vasta letteratura dei o per i viaggiatori dell`epoca, pemble offre di questo fenomeno una descrizione sistematica: quali erano gli itinerari e le mete, come si svolgevano i viaggi, quali erano i moventi (cultura, salute, trasgressione) del viaggio, come i pregiudizi e le aspettative del turista influenzavano l`esperienza del paese straniero e viceversa come l`esperienza del viaggiare modificava gli atteggiamenti del turista.





"elizabeth e` scomparsa!" e` scritto sui fogli che maud si ritrova nelle tasche, appiccicati al frigo, vicino al telefono, e per di piu` scritti a mano con la sua grafia. maud sta diventando un po` smemorata e la sua presa sulla realta` a volte vacilla. continua a comprare barattoli su barattoli di pesche sciroppate quando ne ha la dispensa piena, si dimentica di bere le tazze di te` che ha appena preparato, e scrive un sacco di appunti per ricordare a se stessa le cose. non si dimentica pero` della sua amica elizabeth, scomparsa e probabilmente in pericolo. ma nessuno sembra darle retta, non sua figlia, non le infermiere che vengono a prendersi cura di lei, non i poliziotti, e nemmeno peter, l`egoista figlio di elizabeth. maud e` sospettosa, non ha la minima fiducia nelle loro rassicurazioni ed e` determinata a scoprire cosa e` successo. ancora non sa che le sue smemorate ricerche stanno per condurla indietro di cinquant`anni, nell`inghilterra dell`immediato dopoguerra, alla sua infanzia e a un mistero irrisolto che aleggia come un fantasma sulla sua famiglia: la scomparsa dell`adorata sorella maggiore sukey. e se il mistero della scomparsa di sukey contenesse la chiave per ritrovare elizabeth? emma healey intreccia il potere ambiguo dei nostri ricordi con la forza dei sentimenti, in un puzzle misterioso dove i tasselli vengono mescolati di continuo fino all`ultima pagina.




"il turno" anticipa le prove piu` mature di pirandello romanziere. e` un perfetto congegno narrativo in cui il caso, nel ruolo di protagonista, vanifica puntualmente le iniziative dei personaggi ridotti ad automi della "sciocca fantocciata che chiamiamo vita".







Cassetta
