
la scuola odierna, riflettendo le tendenze di buona parte della societa` umana, e` centrata sul mito della velocita` e della competizione, come criterio di selezione al quale i bambini vengono educati fin dai primi anni di vita. dal contatto quotidiano e continuato con la realta` scolastica nasce la riflessione de la pedagogia della lumaca. siamo nell`epoca del tempo senza attesa. questo ha delle ripercussioni nel nostro "modo di vivere". non abbiamo cioe` piu` il tempo di "attendere", vogliamo "tutto e subito" in tempo reale. le teorie psicologiche sono concordi nel pensare che una delle differenze fra i bambini e gli adulti stia nel fatto che i bambini vivono secondo il principio di piacere (tutto e subito), mentre gli adulti vivono secondo il principio di realta` (saper fare sacrifici oggi per godere poi domani). oggi gli adulti, grazie anche alla societa` del consumismo esasperato, vivono come i bambini secondo le modalita` del "voglio tutto e subito". e necessario intraprendere un nuovo itinerario educativo. genitori, insegnanti e tutti coloro che ruotano attorno al mondo della scuola, sono stimolati dalle suggestioni offerte dalla pedagogia della lumaca e possono ricominciare a riflettere sul senso del tempo educativo e sulla necessita` di adottare strategie didattiche di rallentamento, per una scuola lenta e nonviolenta.


Interessante esordio per un cantautore che arriva dall'area urbana di San Francisco. Foster, bella voce e scrittura solida, si ispira a John Hiatt, John Prine e Robert Earl Keen. Ballate rock, influenze roots, canzoni piacevoli: c'è tutto perchè il disco d'esordio di Foster risulti un prodotto più che appetibile. Inoltre Foster, che ha un timbro personale, riprende due canzoni dello sconosciuto Sam Bragdon, altro misconosciuto cantautore, che ci ha lasciato prima ancora che qualcuno ne sentisse realmente parlare. Per lui era un mito assoluto.


una nuova torre di babele. la costruzione della sympathy tower di tokyo finira per confondere le lingue allontanando le persone... comincia cosi il libro vincitore del premio akutagawa 2024, il piu prestigioso riconoscimento letterario giapponese. in un futuro prossimo alternativo, la giovane architetta makina sara si e aggiudicata il progetto per una torre-prigione che dovra sorgere dinnanzi allo stadio olimpico di zaha hadid. i detenuti vi verranno accolti con ogni premura, affinche il loro status di homo miserabilis, cui sono giunti in quanto vittime di un ambiente ostile, sia riscattato da una diffusa empatia sociale. un rovesciamento che si affianca a quello imposto dal linguaggio contemporaneo, tendente all?eufemismo e allo svuotamento di senso. l?incontro con l?amato tojo takuto, di 15 anni piu giovane, aiutera sara a mettere a fuoco il suo lavoro e a orientarsi nella tokyo del futuro. un romanzo breve tra utopia e distopia, che affascina e interroga il lettore sul potere della lingua, sul ruolo della bellezza e sui confini del vivere comune.