in questo saggio luigi negri affronta alcune delle questioni cruciali dell`esperienza cristiana: il rapporto ragione-fede; il nesso tra cristo e la chiesa; il significato e il valore della dottrina sociale della chiesa. negri dimostra che la fede non e` una appendice inutile alla vita ma un esperienza che contribuisce a rinnovarla e a cambiarla in meglio.
oltre 280 fotografie illustrano con spiegazioni passo passo, i movimenti del corpo nel suo insieme, evidenziando inoltre le posture sbagliate e come evitarle.
"verita` dell`immagine" intende porre, seguendo due prospettive di ricerca, alcune domande essenziali sulla "verita`" del mondo e delle sue immagini. la prima si affida alla retorica, e osserva gli argomenti attraverso i quali il verosimile si trasforma in discorso. la seconda conduce invece sull`orizzonte della filosofia, perche` soltanto in esso e nelle esperienze che descrive e` possibile offrire alle argomentazioni linguistiche una fondazione di verita`. generalizzando: la filosofia ha una funzione "scientifica"? il suo approccio alla verita` delle rappresentazioni e` fondativo per il nostro sapere? come la filosofia si rapporta alla retorica e come si differenzia dalla chiacchiera?
michel foucault puo` ritenersi, a ragione, l`ultimo grande interprete del pensiero occidentale. le sue posizioni spregiudicate, la straordinaria raffinatezza di un`indagine che forza i limiti della nostra "cultura", ne fanno un punto di arrivo per chiunque aspiri a una lettura intelligente del nostro tempo. nel 1978, quando la sua filosofia andava ormai descrivendosi come una "radicale pratica dello smascheramento", foucault rilascia questa lunga intervista. in essa, il maestro si misura con i grandi temi-chiave della sua ricerca: l`archeologia del sapere, la "morte dell`uomo" negli apparati di potere, la nascita delle societa` repressive, la crisi delle ideologie.
questo libro svela i precetti dell`antica arte militare che vengono applicati oggi in cina nelle trattative commerciali e diplomatiche. tutte le divertentissime storie narrate sono realmente accadute. sono state scritte per incoraggiare quegli uomini d`affari occidentali che dall`alto di una sala riunioni di un hotel in cina guardano il traffico scorrere ininterrottamente sotto di se` e si chiedono estenuati: "ma firmeranno mai?", e per tutte le persone che vogliono capire meglio una mentalita` e una cultura con le quali gia` oggi, ma molto piu` in futuro, tutto il mondo deve fare i conti.
il mondo dell`arte e la scienza che studia la visione sembrano avere solo una lontana parentela. tuttavia, quando leonardo da vinci scrisse che fra tutti i colori i piu` gradevoli sono quelli in opposizione cromatica tra loro, stava formulando una verita` fisica sul cervello visivo. lo visione dall`interno e` il primo tentativo di collegare arte e modalita` di funzionamento del cervello visivo. attraverso una galleria di esempi, che comprendono artisti come michelangelo, rembrandt, vermeer, magritte, malevic e picasso, semir zeki guida il lettore in un viaggio nella neuroestetica. descrive con convincenti dettagli in che modo le diverse aree cerebrali reagiscono agli elementi dell`arte visiva: il colore, la forma, la linea e il movimento, e arriva alla conclusione che la nostra esperienza dell`arte e` strettamente collegata al funzionamento del cervello.
consapevole della responsabilita` che la professione dell`architetto ha nella societa`, will alsop stabilisce un contatto diretto con le comunita` interessate alle sue proposte progettuali. la sua visione architettonica non s`impone come espressione creativa individuale, ma come articolazione visiva e concreta di volonta`, aspirazioni e scelte comunitarie. artista, architetto e urbanista, alsop spesso propone visioni forti e audaci nei suoi progetti che negli ultimi anni si traducono sempre piu` spesso in realta` proprio attraverso un processo democratico di accettazione. negli ultimi dieci anni, alsop ha contribuito a riformulare la modalita` secondo cui gli edifici vengono ideati e progettati attraverso un articolato ricorso ad un lavoro multidisciplinare.
non e` dato oggi di amare se non si ritiene preliminarmente che l`amore sia ormai impossibile o almeno condannato". cosi` scriveva ele`mire zolla un quarto di secolo prima che la sua teoria della mania amorosa imperniata sulla figura della sposa celeste prendesse forma ne "l`amante invisibile". "chi - domanda zolla - fa zampillare gli alberi della vita? irraggiungibile ma onnipresente, lei, natura sempre mutevole, intelligente in modi a noi preclusi, rigorosa e dissipatrice, che ci impone di fremere di desiderio, di illuderci, e che, se proviamo a disingannarci, ci punisce, in noi non tollera la tiepidezza. in una donna mortale si puo` incarnare, offrendoci la sua pace, che include la trepidazione e il dolore".
i diari sono documenti segreti scritti per divenire pubblici. nella maggior parte dei casi sono nelle intenzioni dell`autore la sua ultima opera, quella che gli permettera` di prendere ancora una volta la parola dopo la morte e di costringere gli altri ad ascoltare [...]. credo che i diari di montanelli non facciano eccezione alla regola e siano quindi, nelle intenzioni dell`autore, destinati alla pubblicazione. per alcune ragioni. in primo luogo l`autore parla sempre e soprattutto di se stesso. attenzione. vi sono in queste pagine non meno di un centinaio di personaggi, da leo longanesi, a giovanni ansaldo, da giuseppe prezzolini a eugenio montale, da ugo la malfa a leo valiani, da giovanni agnelli a bruno visentini, da mariano rumor ad amintore fanfani, da vittorio cini a guido carli, da wally toscanini a jose`phine baker, da giovanni spadolini a silvio berlusconi, da henry kissinger a raymond aron. vi e` la lunga galleria dei colleghi: eugenio scalfari, piero ottone, giorgio bocca, gaetano afeltra, michele mottola, enzo bet-tiza, bino buzzati, alberto ronchey, giovanni russo. ma entrano in scena, dicono qualche parola, talvolta un breve monologo, e lasciano il palcoscenico. sono caratteristi e comparse che ruotano intorno al sole del protagonista. il loro scopo e` quello di porgere la battuta a montanelli o di sollecitare il suo talento di ritrattista.
anche se puo` sembrare un genere minore nella gerarchia delle scritture dell`io, come le autobiografie, le confessioni, le memorie e gli epistolari, il diario privato e personale ha in realta` accompagnato la vita di moltissime persone, autori celebri e gente comune, da almeno tre secoli, trasformandosi nel tempo ed espandendosi con fortuna negli attualissimi blog. l`autrice esplora da vicino alcuni elementi costitutivi della scrittura diaristica - il ruolo della quotidianita` e il cuore messo a nudo - che accomunano gli autori e i tempi piu` diversi, da stendhal a baudelaire, da la rochelle alla anonima donna di berlino, che scrive durante la conquista russa del 1945. eventi e pensieri della quotidianita` si intrecciano cosi` alle prove d`autore e alle riflessioni sull`esperienza creativa nei testi di kafka, woolf e pavese in cui il mestiere di vivere e il mestiere di scrivere combaciano perfettamente. e i diari scritti nei tempi bui e violenti della guerra mostrano che neanche la tragedia individuale e collettiva riesce a sopprimere del tutto la resistenza della vita quotidiana. come scrive giancarla arpinati "tutto il mondo trema e io sono felice davanti allo specchio con i miei orecchini nuovi".
un sedicenne che ha gia` ucciso piu` di dieci persone puo` ritrovare speranza? e i bambini lasciati per strada in un inferno di baracche e violenza? un viaggio drammatico e intenso alla scoperta di un`opera di accoglienza nel cuore dell`africa. quattro giorni per toccare il mare di sofferenza portato dal sottosviluppo e dalla guerra. e il mare della carita` cristiana che rida` speranza dove sembra impossibile e a chi sembra esserne escluso: i bambini. quattro giorni con padre giuseppe berton, missionario saveriano da quarant`anni in sierra leone, che ha fondato il "family home movement" (un gruppo di famiglie locali che, con l`aiuto di berton, ospitano in casa propria o assistono presso due case di prima accoglienza minori di tutte le eta`, orfani ed ex ragazzi di strada) e dal 1997 ha aperto - a lakka nella penisola di freetown - un centro di accoglienza attivo per il recupero di ex-bambini soldato.
qual e` lo stato di salute dell`industria italiana? quali quote di mercato detiene l`economia globale? come risponde alle sfide della concorrenza internazionale? dopo alcuni brevi cenni storici e dati quantitativi, il volume disegna le caratteristiche del nostro peculiare modello di sviluppo e ne discute i vincoli e le opportunita`: la prevalenza della piccola impresa e dei distretti, la specializzazione produttiva e geografica, i divari territoriali, la proprieta` e il controllo delle imprese in un capitalismo a conduzione familiare. gli ultimi due capitoli sono dedicati all`impatto della new economy sulle imprese italiane e alle politiche industriali che sono perseguibili nel nuovo quadro europeo.
ogni essere umano ha un`esperienza diretta dei confini. un`esperienza talvolta drammatica, ma sempre incerta ed emozionante, che spiega il vastissimo uso metaforico della parola. e il terreno su cui si muove questo libro, dedicato ai confini reali, ma proprio per questo attento a scoprirne i risvolti metaforici. un`impresa che si avvale di molteplici "racconti": il passaggio del rubicone, la linea tracciata nell`oceano da papa borgia per dividere le indie fra le corone di castiglia e del portogallo, il muro di berlino, la nuova "cortina" fra messico e stati uniti. dai confini dipendono la creazione degli stati, l`affermazione delle nazioni, le identita` delle comunita`.
la limpidezza di questo libro e` assicurata dal costante rinvio alla dimensione della vita quotidiana, spesso della sfera domestica: uno scenario che - se esplorato con spregiudicatezza - dispensa, nella sua consuetudine, inesauribili novita`. in esso vengono calati temi di portata generale quali la famiglia, il lavoro, il genere, il capitalismo, la globalizzazione, per osservare come l`espressivita` emotiva, l`attenzione per l`altro e gli atteggiamenti di cura reagiscono e collidono con una cultura sempre piu` improntata alla promozione "commerciale" di se stessi e alla quantificazione strumentale di ogni sentimento umano.
l`italia ha alle spalle un secolo di grandi mutamenti, che si rispecchiano anche nel succedersi delle generazioni, nei modi in cui i figli hanno o non hanno raccolto il testimone dei padri, si sono inseriti o meno in una continuita` di valori e di attivita`; e cio` e` tanto piu` visibile nelle classi dirigenti. l`autore di questo libro ha cosi` scelto dodici figli di padri affermati - industriali, docenti universitari, diplomatici, giornalisti, finanzieri, politici - e ne ha ricostruito la storia in rapporto col genitore. dodici destini che hanno dovuto liberarsi in tutto o in parte dai condizionamenti paterni per poter trovare una strada propria. nelle storie personali, che il racconto restituisce con garbo e finezza mettendo in luce anche la rete di rimandi che le uniscono, si compone una sorta di storia collettiva, un`immagine dell`italia e delle sue trasformazioni.
la conversione di costantino al cristianesimo e` uno degli avvenimenti decisivi della storia mondiale. nel 309 e nel 311 due feroci persecuzioni avevano provocato migliaia di vittime tra i seguaci del nuovo culto e solo una piccola percentuale degli abitanti dell`immenso impero era di religione cristiana. ottant`anni dopo il paganesimo sarebbe stato vietato, scomparendo per sempre dalla storia. paul veyne individua le ragioni di quella svolta epocale: le cause storiche, che affondano le radici nella situazione politica dell`impero romano; ma anche le motivazioni personali, radicate nella psicologia di un sovrano che si riteneva il salvatore dell`umanita` e che fu dunque in grado di compiere un gesto di straordinaria audacia. questo studio ricostruisce la cornice di quella rivoluzione politica, culturale e religiosa, e ne analizza le conseguenze. la cristianizzazione dell`impero segui` un cammino tortuoso, che porto` alla sintesi tra due sistemi di valori, cambiando profondamente sia la romanita` sia la chiesa, che converti` milioni di persone senza fare martiri. ma quel processo lascio` anche cicatrici profonde: l`antisemitismo cristiano inizio` proprio allora a sedimentare i suoi veleni. senza dimenticare che quegli eventi cosi` lontani nel tempo riverberano ancora nel dibattito politico, come conferma la discussione sulle radici cristiane dell`europa. una visione documentata e a tratti provocatoria di sul rapporto tra ideologia e religione, monoteismo e psicologia, tra storia e politica.
il volume, cartonato e ricco di illustrazioni, immagini fotografiche e mappe, presenta il buddismo nei suoi caratteri fondamentali ed e` costituito da dieci capitoli che mirano a darne un`esatta collocazione sotto il profilo storico, della geografia umana, nonche` a evidenziare le condizioni di vita e le abitudini dei credenti nelle diverse parti del mondo, in condizioni di maggioranza e di minoranza.
in questo libro il direttore del centre for the study of world religions presso la harvard university di cambridge, massachusetts e professore di storia delle religioni nella stessa universita`, spiega ai ragazzi le coordiante fondamentali per conoscere il protestantesimo e il suo apporto alla storia religiosa dell`umanita`.
"linguaggio e silenzio" offre una riflessione sul ruolo della cultura nella societa` contemporanea, sullo stato della letteratura e sulle responsabilita` degli scrittori e degli artisti in genere. nel corso del novecento nazismo e stalinismo, con le loro atroci falsificazioni, hanno tentato di distruggere l`umanesimo centroeuropeo. le tecniche di persuasione dei mass media e della pubblicita` favoriscono da decenni la diffusione della volgarita`, dell`approssimazione, della cupidigia. d`altro canto scienze come la matematica e la fisica pretendono dal linguaggio una esattezza assoluta. steiner offre una impietosa diagnosi delle malattie che stanno privando la parola di forza e legittimita`.
le radici e il destino dell`europa sono al centro della discussione storica, politica e filosofica. definire i fondamenti della civilta` europea (che e` diversa anche da quella americana) e` un presupposto fondamentale per capire il ruolo e le possibilita` d`azione del vecchio continente all`interno del "nuovo disordine mondiale". steiner affronta la questione evidenziando cinque elementi che caratterizzano la cultura del vecchio continente. primo, i caffe`. secondo, un paesaggio a misura d`uomo. terzo, luoghi carichi dei segni e delle memorie del passato. quarto, citta` figlie della cultura greca e di quella ebraica; infine, una coscienza di se`, individuale, e sociale. prefazione di mario vargas llosa.
nel i960, il fotografo cubano alberto korda scatto` a ernesto che guevara una foto destinata a diventare la fotografia piu` riprodotta della storia. "la secondo vita del che" e` il racconto della incredibile metamorfosi di questa immagine che da scatto fortuito e` diventata uno dei simboli di ribellione per eccellenza e si e` poi trasformata in un brand stampato sugli oggetti piu` impensabili, dalle t-shirt ai preservativi. casey ne ripercorre la storia, dall`uso consapevole che ne fece fidel castro per promuovere la rivoluzione cubana, al suo imporsi come icona dopo la morte del che, anche grazie a personalita` come jean-paul sartre, giangiacomo feltrinelli e andy warhol che la portarono nel mondo. casey ne segue le tracce in europa, nelle americhe, in asia, tra dissidenti e governi rivoluzionari, idealisti e mercanti, nell`industria del turismo e nella nuova economia dell`informazione, nell`arte e sulle etichette delle bottiglie, mostrando come il processo di costruzione del mito e quello della sua mercificazione si sono intrecciati, fino a creare un simbolo immortale, una bandiera capace di rappresentare un`infinita` di significati, idee, desideri.
in questo saggio nicholas shrady ripercorre la vicenda del piu` famoso e spettacolare "errore" nella storia dell`architettura: la torre di pisa. partendo dalla costruzione del campo dei miracoli nel dodicesimo secolo; fino ai piu` recenti interventi di restauro, l`autore racconta le mille vicende di cui il campanile piu` celebre del mondo e` stato protagonista o testimone: i primi tentativi di raddrizzarlo, ancora in corso di costruzione; gli esperimenti di galileo galilei sulla caduta dei gravi; il fascino esercitato su byron, shelley e tutta la generazione del romanticismo; l`allarme costante del collasso imminente. un "tilt" che, con i suoi cinque gradi di pendenza, e` una sfida continua alle leggi della logica e della gravita`. un saggio su un celebre e amatissimo monumento, uno dei simboli dell`italia nel mondo.
una silloge di testi non narrativi di italo calvino: articoli apparsi su riviste e quotidiani, interventi a congressi, interviste, introduzioni, cataloghi, lettere... testi eterogenei per forma ma compatti per i temi trattati: dalla riflessione sul rapporto con il lettore al problema del tradurre, al legame con la tradizione e l`avanguardia.
michele proclamato ha scritto di giordano bruno. e lo ha fatto come solo lui ci ha abituato a fare, fondendo cuore e intuito. il risultato? per la prima volta, dopo secoli, i sigilli ermetici del nolano hanno trovato una spiegazione, valida, potente, unica. l`autore attraverso un percorso conoscitivo originalissimo, carico di emozione, e` riuscito a regalare a noi tutti un bruno finalmente capace di rivelare cosa veramente nascondesse dietro la sua ars memorandi. ecco, di conseguenza, apparire un universo animicamente vivo in tutte le sue parti, capace di dialogare, attraverso il simbolismo dei sigilli, con un uomo finalmente conscio dei suoi poteri, per ospitare un percorso conoscitivo rivolto verso la luce divina. percorso nel quale verranno coinvolti platone, leonardo, galileo, newton, nativi americani, cerchi nel grano. dialoghi spesso incalzanti, con un suo grande suggeritore. fino a quando l`autore, per primo, si rendera` conto di come bruno fosse in grado secoli fa, di regalare all`uomo la descrizione simbolica della nascita della luce, madre della materia, attraverso la fusione di ogni sorta di emozione divina. un unico progetto sentimentale, definito "amore". dio sara` quindi, luce, per amore, e attraverso di essa, diventera` materia... senziente.
quasi tremila morti, migliaia di dispersi e deportati: fu questo il risorgimento per i vinti nel mezzogiorno d`italia. dallo sbarco di garibaldi fino alla capitolazione dell`esercito delle due sicilie a gaeta passarono appena nove mesi. tanto basto` a sfaldare un regno, che la dinastia dei borbone aveva guidato per 127 anni. su quel tracollo solo ora emerge, finalmente nella sua interezza, uno spaccato da conquista militare: diplomazia, forza delle armi e politica riuscirono a creare le condizioni per un`annessione al piemonte, che violava le norme del diritto internazionale, realizzata con i fucili senza il consenso delle popolazioni. in poco tempo le regioni meridionali, con 9 milioni di abitanti, furono "italianizzate": azzerati monete, codici penali e civili, burocrazie. tra il 1860 e il 1861 gli sconfitti, protagonisti di questa ricostruzione storica, furono soprattutto migliaia di pastori, carbonari e contadini del matese, delle puglie, delle campagne salernitane, della sicilia, dei tre abruzzi, del contado del molise, della calabria, di napoli. un esercito di oltre 50 mila uomini: meridionali, a difendere quella che allora era la loro patria. su quei mesi, sui militari, sulla generazione che realizzo` in concreto il risorgimento, sia nella vittoria sia nella sconfitta, l`archivio borbone e` una miniera ancora poco esplorata.
gia` dall`epoca di cristoforo colombo l`america e` il continente dei malintesi, tanto che la visione che abbiamo dell`"altra america" raramente sfugge a un banale esotismo o a generalizzazioni superficiali. lo stesso termine america "latina" induce al pensiero di una familiarita` che e` solo apparente e di un`omogeneita` che si rivela presunta perche` percepita attraverso il filtro del retaggio spagnolo o portoghese. in questo libro, l`approccio comparativo di alain rouquie` offre un ritratto trasversale del subcontinente che, attraverso un`analisi storica, geografica, politica ed economica, coglie le linee esplicative che permettono di svelare la diversita` dei paesi latinoamericani, senza dimenticare la loro unicita` d`insieme. non si tratta dunque di un collage di monografie nazionali: la prospettiva e` molteplice e si avventura ai limiti di diverse discipline, alla ricerca di differenze che consentano di ricomporre il quadro complesso di un estremo occidente, di cui e` impossibile ignorare l`importanza economica, il ruolo politico e l`apporto culturale.
il romanzo rivela un episodio semisconosciuto della storia italiana durante la seconda guerra mondiale. nel 1941, la cina (in quanto stato nemico del giappone, membro dell`asse) diventa nemica dell`italia. i pochi cinesi nella penisola il governo italiano li fa rinchiudere nell`ex monastero di isola (ai piedi del gran sasso, in abruzzo), adibito a campo di concentramento. il campo non ha sbarre, e i guardiani sono piuttosto tolleranti. malgrado i rapporti con gli abitanti di isola siano sporadici e difficili, gli internati vengono guardati con rispetto. la vita di questi centosedici individui travolti dalla storia, cambia con il crollo del regime fascista. se alcuni decidono di rimanere, altri scappano facendo perdere le proprie tracce, mentre altri ancora si uniscono alla resistenza. durante l`evasione un cinese vede "passare l`aereo che avrebbe cambiato tutto", diventando testimone inconsapevole della fuga di mussolini dal gran sasso. l`autore sceglie di non dare la parola agli internati e di farne emergere l`umanita`, i ricordi, le paure e i sentimenti attraverso una scrittura precisa, rarefatta, dove ogni parola e` pesata, una scrittura capace nella sua pregnanza di catturare e restituire l`inesprimibile che abita in fondo ai cuori di questi come di tanti altri immigrati. l`elenco finale con i centosedici nominativi restituisce ai protagonisti l`individualita` cancellata dalla storia, e che solo il romanzo puo` riportare in vita.
il diario di giuseppe paracchini si apre il 12 febbraio 1917, quando il suo autore, non ancora ventenne, parte da bra per il fronte del carso. gia` quattro giorni dopo si trova in trincea nella zona del vallone del doberdo`, sotto il tiro dell`artiglieria austriaca, e nella zona rimane fino alla fine di ottobre. quando circola voce che l`esercito italiano e` in rotta e i tedeschi sono giunti a cividale, non vuole credere alle notizie: "sara` qualche farabutto!": ma la situazione e` davvero drammatica. il 27 ottobre arriva l`ordine di ritirarsi al di qua del tagliamento e di dirigersi a nord verso il monte corno. con la ritirata aumentano anche i disagi quotidiani: manca il cibo, il freddo si fa sentire, e il 3 novembre gli austriaci passano anche il tagliamento. il 6 novembre giuseppe, sempre accompagnato dal suo diario, e` fatto prigioniero con la sua compagnia e portato in treno al campo di prigionia di marketrenk, presso linz, dove rimane fino al 2 novembre 1918, quando gli austriaci, ormai sconfitti, sguarniscono il campo.
il ramo d`oro - per invito della sibilla, prima di accingersi al viaggio nel regno dei morti, enea colse il ramo d`oro. secondo gli antichi, a questa leggenda era collegata la strana usanza per cui solo chi fosse riuscito a strappare un ramo dall`albero che cresceva nel recinto del santuario di diana a nemi, uccidendo il sacerdote che vigilava su quei luoghi, poteva succedergli come "re del bosco". colpito da quello che sembrava essere un barbaro costume sopravvissuto fino ai tempi imperiali, frazer si lancio` in una ricerca sui motivi universali che potevano averlo ispirato, confrontando miti e riti di ogni tempo e luogo. l`edizione che qui si ripropone fu stabilita dallo stesso frazer, il quale seppe mantenere la straordinaria ricchezza dell`edizione maggiore, rendendone piu` accessibile l`impianto ed esaltandone i pregi letterari.
la domanda di giustizia e l`insofferenza verso i centri di potere sono stati una caratteristica costante della storia. in alcuni casi, queste richieste sono arrivate a rasentare o a mettere in pratica veri rivolgimenti sociali ed economici. nei secoli dominati dal potere ecclesiastico, queste forme di disobbedienza e di rivolta hanno assunto la forma di eresie che hanno messo in discussione la visione teologica, le gerarchie ecclesiastiche, nonche` il concetto di peccato e di vita evangelica. nei secoli e` possibile individuare un filo rosso di movimenti e personaggi che, nella loro proposta eretica, hanno immaginato o tentato di costruire, talvolta con guerre sanguinose o sofferenze personali atroci, una societa` libertaria che per certi versi ricorda da vicino quelle che saranno le posizioni anticapitaliste e antiautoritarie del movimento anarchico di fine ottocento e primi novecento. dalle prime comunita` cristiane agli spirituali francescani, dai dolciniani agli hussiti, dai fratelli del libero spirito agli anabattisti, dai diggers ai tolstoiani, e` tutto un movimento sotterraneo di ribellione sacra che emerge nel fiume della storia a illuminare le coscienze dei diseredati e dei ricercatori di verita`. un intreccio coinvolgente di spiritualita` e impegno rivoluzionario che ci mostra come religione e liberta` possano andare di pari passo se non posticipano la realizzazione della giustizia in un aldila` da venire e se non identificano la divinita` con qualcosa di astruso e lontano.
contiene il libro "pendolo": potere e magia", un pendolo in ottone da 10 gr. e 4 quaderni a colori. il manuale insegna le tecniche fondamentali per l`uso del pendolo e aiuta a sviluppare le facolta` extrasensoriali.
un numero crescente di adolescenti teme che il proprio corpo sia inadeguato a sostenerli nella ricerca del successo sentimentale e sociale. hanno paura di essere brutti. non e` vero. alcune ragazze graziose si convincono di non piacere e decidono di modificare il proprio corpo con diete spietate o correndo fino allo sfinimento. non sono brutti nemmeno i ragazzi che si accaniscono contro un corpo giudicato troppo esile, forzandolo a sviluppare masse muscolari gonfiate da integratori di dubbia composizione. gustavo pietropolli charmet, grande clinico e tra i massimi studiosi dell`eta` evolutiva, illustra la natura e il destino della fallimentare relazione degli adolescenti con il corpo, quando viene giudicato dal punto di vista dei crudeli ideali di bellezza che i ragazzi assorbono dai modelli della societa` del narcisismo.
autore di alcune tra le storie piu` avvincenti della letteratura americana, jack london ebbe una vita avventurosa quanto quella di un personaggio di uno dei suoi romanzi. nacque a san francisco, in california, il 12 gennaio 1876 in una famiglia di operai. abbandonata la scuola a undici anni, fece di tutto per guadagnarsi da vivere: il pirata di ostriche, il marinaio, il cacciatore di foche, l`operaio. a diciannove anni riprese gli studi. difensore dei diritti della classe lavoratrice, tenne discorsi infiammati. abbandonato il college, deciso a diventare scrittore, venne coinvolto in una delle avventure piu` entusiasmanti del diciannovesimo secolo: la corsa all`oro del klondike. autodidatta, a soli ventinove anni era gia` uno degli autori piu` popolari del mondo. negli anni successivi fu reporter di guerra in corea e messico, tento` di fare il giro del mondo e organizzo` una comunita` auto-sufficiente nel suo immenso ranch californiano. e ovviamente scrisse libri e racconti che lettori di tutte le eta` continuano a leggere e a studiare ancora oggi. in questa biografia emerge la figura di jack london e l`epoca tumultuosa in cui visse. corredata da molte foto, ecco l`avventura di una vita affascinante, i cui dettagli si rivelano memorabili come le storie scritte e raccontate dallo stesso protagonista. in appendice il testo "cos`e` la vita per me" di jack london, nella traduzione di davide sapienza, tratto dalla raccolta "rivoluzione".
barabba rappresenta l`uomo della nostra epoca, cinico e peccatore, che riceve lo sguardo illuminante da cristo, ma necessita di tempo per capire, per comprendere il valore della grazia ricevuta e cambiare. proprio come accade a pietro sarubbi, scelto da mel gibson per il ruolo di barabba nel film la passione di cristo.
"il problema e` l`euro", "e` tutta colpa delle banche", "bisogna fare le riforme", "le banche centrali pensano solo all`inflazione"... chi non ha letto o ascoltato molte volte queste frasi sui giornali, nei talk show, all`interno delle istituzioni nazionali e internazionali? si tratta di una serie di luoghi comuni che, ripetuti acriticamente, diventano mantra, assiomi indiscutibili, verita` univoche, scientifiche. federico caffe` sosteneva che . fine del libro e` proprio questo: smontare, spiegare e liberarsi da sette luoghi comuni sull`economia contemporanea. scopriremo che ognuno di essi contiene elementi di verita`, ma sottolineare solo questi elementi o nascondere quelli che li contraddicono conduce alla costruzione di un`ideologia insidiosa. un`ideologia che - messa in pratica prima e soprattutto dopo lo scoppio della grande crisi del 2008 -ha fatto molti danni: piu` disoccupazione e per piu` tempo di quanto fosse inevitabile; meno crescita di quanto fosse possibile; piu` poverta` e disuguaglianza di quanto sia moralmente accettabile; meno inflazione di quanto fosse economicamente conveniente. milioni di persone hanno sofferto per tutto questo. non era destino: poteva essere evitato, se solo avessimo agito diversamente da come alcuni luoghi comuni ci spingevano e tuttora ci spingono a fare.
nell`aprile del 2016 il parlamento italiano ha approvato una legge di riforma costituzionale che, se trovera` conferma nel voto del referendum, apportera` importanti modifiche all`architettura istituzionale del nostro paese. essa contiene infatti innovazioni che mirano a superare il bicameralismo paritario, trasformare il ruolo del senato, ridefinire il sistema regionale e correggere alcune imperfezioni del disegno costituzionale vigente. e opportuno che il dibattito in corso nell`opinione pubblica, troppo spesso contaminato da valutazioni di carattere politico che rischiano di sviare l`attenzione dal merito, si concentri sui contenuti della riforma. il volume, in questa prospettiva, si propone di fornire una guida ragionata, rivolta anche ai non addetti ai lavori, sulle principali novita` introdotte dalla legge costituzionale, dando conto dei suoi indubbi aspetti positivi e delle critiche che ad essa vengono rivolte.
questo libro si interroga sui caratteri generali e sulle tendenze attuali del linguaggio giuridico, passando in rassegna particolarita` lessicali, grammaticali, stilistiche e retoriche di testi legislativi, di atti processuali, di documenti prodotti dalla pubblica amministrazione, senza rinunciare a rilevarne improprieta`, inutili complicazioni e incoerenze, ne` a richiamare l`attenzione sulle cautele da prendere nel semplificarne la stesura. da ultimo si propongono esempi tipici di oratoria forense.
in occasione del quinto centenario della riforma protestante, proponiamo alle italiane e agli italiani questa nuova traduzione del nuovo testamento, rinnovando il richiamo di lutero alla centralita` della parola nella fede cristiana, per riscoprire la bellezza del messaggio di gesu` cristo, testimone unico dell`amore gratuito di dio.
questo libro potra` aiutarti a sviluppare un cambio di mindset nella gestione del tempo, stravolgendo l`assunto as soon as possible per sostituirlo con as sustainable as possible. una gestione del tempo sostenibile e` quella che persegue gli obiettivi, garantisce prestazioni di successo, ma integra anche una condizione di benessere personale.
nell`ottocento il colonialismo europeo ando` di pari passo con il ricorso alla deportazione, basti pensare al caso dell`australia o quello della guyana francese. anche in italia, all`indomani dell`unita`, si immagino` che la deportazione potesse essere lo strumento ideale per sconfiggere i briganti, tanto da essere al centro dell`attenzione del partito colonialista italiano e di molte iniziative di esploratori e avventurieri italiani che cercavano terre da conquistare in quadranti che vanno dal marocco al mar rosso, dal borneo alla polinesia. molti vedevano nella deportazione l`occasione per dare il via all`espansione coloniale e nei loro scritti attingevano a un immaginario utopico che si nutriva dell`idea che i criminali, deportati in lande selvagge, potessero rigenerarsi lavorando la terra e dominando i selvaggi. fondato su una ricerca d`archivio originale e solidissima, questo libro riporta alla luce un tema dimenticato della nostra storia, di grande attualita` oggi con il ritorno delle `classi pericolose` e del tema del controllo sociale al centro del dibattito pubblico.
la vicenda biografica e spirituale del filosofo bengalese aurobindo ghose (1872-1950) ha diviso tanto gli studiosi che si sono confrontati con il suo pensiero quanto il piu` vasto pubblico di ricercatori che ha guardato al millenario deposito orientale per ritrovare una dimensione spirituale in cui riconoscersi. sottoposto a priori alle piu` rigide critiche dottrinali o entusiasticamente accettato come un moderno profeta hindu, aurobindo deve essere considerato come una figura paradigmatica nella difficile transizione tra il lungo capitolo coloniale e la successiva indipendenza indiana, rappresentando una delle piu` intense voci alternative alla non-violenza del mahatma gandhi. le ragioni di questa duplicita` sono da ricercarsi nella sintesi tra cultura occidentale e tradizione religiosa indiana su cui il pensatore bengalese ha edificato la propria peculiare dottrina dello yoga integrale. la sua opera legge il corso della storia come il divenire di un organismo vivo e consapevole, cercando le regioni comuni tra il monismo metafisico dell`advaita vedanta e l`assenso occidentale al realismo scientifico. politicamente, aurobindo e` stato da alcuni considerato come uno dei piu` luminosi combattenti per l`indipendenza indiana, da altri un estremista facinoroso che non ha esitato a ricorrere alla violenza per contrastare l`egemonia britannica. sulla base di un`attenta analisi testuale dell`imponente opera letteraria del filosofo bengalese e attraverso il confronto con quelle figure occidentali che hanno diversamente interpretato il dettato tradizionale (gue`non, evola, steiner e scaligero), il volume suggerisce una linea d`indagine che non riduce il senso dell`opera aurobindiana alle categorie intellettuali dell`oriente o dell`occidente, ma ne segue la caratteristica identita` senza sacrificarla in un`ortodossia in cui il filosofo non si e` mai pienamente riconosciuto.
l`edizione e` cartonata e arricchita da nuove fotografie e aggiornamenti sulle recenti scoperte: il borgo romano e la cripta. il rigore della ricostruzione storico-artistica; il percorso dettagliato con cui paola viotto guida il visitatore lungo il viale delle cappelle, il borgo e il santuario; le immagini realizzate da franco restelli nelle diverse stagioni, tutto cio` spiega il fascino di questo libro. oltre alle bellezze paesaggistiche e architettoniche, alla maestosita` delle statue e degli affreschi, protagonisti assoluti del percorso fotografico sono i pellegrini, varesini e non, che ogni giorno da tre secoli compiono l`ascesa verso il santuario e l`antico borgo di santa maria del monte.
il volume, finalmente fruibile in traduzione italiana con un ampio testo critico, e curato da francesca schepis, architetto e docente di composizione architettonica e urbana nell?universita di reggio calabria. e abitudine, tra gli alpinisti, utilizzare il verbo fare al posto di salire. ho fatto il monte rosa, ho fatto la cima, ho fatto dieci quattromila. nel caso di viollet-le-duc, architetto e restauratore francese ottocentesco, e della sua opera ii massiccio del monte bianco, il verbo fare assume un significato ancora piu pregnante. grande appassionato di montagna, non si limito a scalare piu volte il monte bianco ma nel corso di ben dodici anni lo disegno in oltre seicento tavole, cercando al tempo stesso di capire le strutture morfologiche e gelologiche che costituiscono la montagna piu alta d?europa. il risultato e un?opera del tutto originale e unica nel suo genere, in cui l?autore guarda alla montagna come a "un grande edificio, le cui parti hanno tutte una ragione di esistere". un edificio da restaurare, da riportare alla sua integrita e per il quale trovare una nuova forma di tutela. nonostante l?obiettivo dell?autore fosse quello di instillare nel maggior numero di persone il desiderio ardente di studiare la natura... i cui insegnamenti sono sempre i piu sani e i piu proficui per la mente", il libro e rimasto per molto tempo appannaggio di un pubblico ristretto. oggi, rileggendo le considerazioni di viollet-le-duc anche alla luce dell?emergenza ecologica, l?attualita di questo autore e particolarmente evidente. il libro e corredato da 112 disegni originali e 20 tavole a colori.
questo libro ripercorre in sequenza cronologica gli straordinari esiti figurativi dei primi cinquant?anni del quattrocento italiano, proponendosi di restituire l?incalzante avvicendarsi di opere e artisti in precise interazioni e conseguenze. l?obiettivo e quello di far maturare la consapevolezza che una precisa griglia cronologica e geografica non e questione meramente nozionistica, ma modello di una struttura cognitiva globale e condizione preliminare di qualsiasi tentativo di interpretazione. il racconto non si focalizza solo sui fatti maggiori, ma tenta anche di documentare, almeno per scorci improvvisi, l?infinita varieta di realta minori, eppure dotate di una loro fisionomia. le velocita di acculturazione dell?epoca erano assai disuguali a seconda dei luoghi e dei contesti, cosi come nella stessa firenze, in relazione ad ambiti diversi di committenza. l?apprezzamento di valori divergenti non e pero in contraddizione con l?enfasi posta sulle cesure innovative. cosi come ci si avvicina ai grandi cominciando a studiarne i riflessi nei minori, anche dalle resistenze e dalle dissonanze si arriva a comprendere la portata delle sperimentazioni piu radicali.
il saggio offre una sintetica ma rigorosa ricostruzione delle vicende del mezzogiorno in eta moderna, dal periodo spagnolo all?unificazione politica della penisola. per la prima volta viene qui presentata una storia del meridione d?italia comprensiva di sicilia e sardegna, che con i loro caratteri specifici ne sono parte ineliminabile. la piena integrazione nella storia italiana ed europea e, al tempo stesso, l?originalita della via mediterranea allo stato e alla societa moderna costituiscono il filo conduttore del racconto. dall?eredita medievale all?ingresso nelle sfere d?influenza catalano- aragonese, spagnola, asburgica, napoleonica, borbonica e sabauda, dalla fine del regno delle due sicilie all?unita d?italia, le vicende del mezzogiorno si snodano seguendo una nuova interpretazione complessiva. isole e continente non contraddicono ma rivelano l?unita del mezzogiorno moderno quale comunita economica, sociale, politica e culturale, distinta rispetto alle altre regioni del paese e la cui storia definisce una via mediterranea alla modernita.
"un resoconto spassionato e devastante della recente storia nucleare del pianeta. in tempi dominati da un quarto potere mendace e irrazionale, la lucidita e l?obiettivita di langewiesche fanno di questo libro una lettura fondamentale". (zadie smith)
il regista premio oscar(tm) hayao miyazaki non ha mai nascosto di trarre ispirazione da fiabe, leggende, folclore e racconti provenienti da tutto il mondo per realizzare i suoi capolavori animati. ecco finalmente raccolti in un solo volume le storie che hanno dato origine alle opere meravigliose dello studio ghibli! le fiabe che hanno ispirato il castello errante di howl, la citta incantata, principessa mononoke, il mio vicino totoro, nausicaa, il castello nel cielo, ponyo sulla scogliera, il ragazzo e l?airone, si alza il vento, porco rosso e altri ancora! eta di lettura: da 9 anni.
come puo` il cervello pensare, percepire, dare luogo a esperienze coscienti? come fa la mente a rappresentarsi la realta` esterna? si possono spiegare compiutamente i fenomeni mentali all`interno delle scienze della natura? come dobbiamo studiare la mente? a questi interrogativi cercano di dare risposta gli studiosi di filosofia della mente, scienza che occupa oggi un ruolo di grande importanza all`interno della filosofia analitica, anche in virtu` degli stretti legami che essa intrattiene con la scienza cognitiva, ovvero lo studio interdisciplinare delle capacita` mentali. questa nuova edizione tiene conto dell`impulso arrivato negli ultimi anni dalla ricerca scientifica e dalle ultime teorie che hanno fatto irruzione nel dibattito. un capitolo intero riguarda l`ultimo decennio, in cui sono discussi criticamente i nuovi spunti teorici e i risultati della ricerca empirica di maggior rilievo filosofico: dalla nuova visione del rapporto tra percezione e azione al concetto di mente estesa, dalla scoperta dei neuroni specchio alle ultime frontiere della ricerca sulla coscienza.