
"ruben e` una parte del mio carattere che, con la saggezza degli anni, ho imparato a mascherare abbastanza bene ma che e` sempre presente, che mi fa sempre scendere dalla parte sbagliata e imboccare con sicurezza le porte dei gabinetti, convinta che siano l`uscita sulle scale e conversare amabilmente, nelle cene importanti, con la cameriera convinta che sia la padrona di casa." (susanna tamaro). il libro contiene in appendice un brano inedito "la dormeuse e`lectronique".


"marisa rusconi sottrae ai suoi narratori la quiete dei loro avventurosi racconti, non li lascia protagonisti dei loro dolori e delle loro passioni perche` erge la passione d`amore a soggetto enigmatico del discorso che rende patetiche tutte le riletture che ogni cieco innamorato fa della propria storia. ancora una volta amore appare, come dice platone, indicibile, come dice freud al di qua del racconto, come dice lyotard, inarticolato" (umberto galimberti)

"adolf rudnicki rimane, in un ideale archivio del novecento letterario, quale supremo cronista dell`orrore, quale costruttore di un`impervia, lacerante testimonianza. il piu` bel libro sullo sterminio degli ebrei nel ghetto di varsavia e sull`ideologia nazista e` un libro sul terrore. dove il terrore e` evocato non soltanto in termini contenutistici, narrativi, aneddotici, bensi` e soprattutto in termini formali. ogni racconto e` mantenuto sul filo del rasoio fra caos e labirinto, tanto che si insinua il sospetto che il caos abbia una sua logica." (cesare garboli)



l`autrice traccia una vera e propria fenomenologia dell`amore dalle origini ai giorni nostri, raccontando le tappe fondamentali di una storia che avra` fine soltanto quando finira` il mondo. l`amore nella societa` maschilista della grecia e di roma; l`amore nel medio evo, dove infiammo` il cuore di poeti e cavalieri erranti meritandosi il titolo di "cortese" e via via, le sue continue mutazioni e le sue moltiplicazioni: castita`, lussuria, libertinaggio, ricerca sfrenata di sensazioni o di una purificazione in molti casi prossima al misticismo, le rigide e bacchettone regole del periodo vittoriano, la rivoluzione sessuale degli anni settanta.

"vedrete che succedono molte cose in questo libro, dove si mescolano per circa mezzo secolo i fatti d`italia con i fatti di una covata di contadini padani" (cesare zavattini)


`il libro e` il racconto di un`avventura, una vera epopea, avvenuta nel tentativo di fondare una patria in un`isola della melanesia, non lontana dalla nuova guinea; ed e`, nello stesso tempo, la cronaca romanzesca della ricerca, da parte dell`autore, degli effimeri segni storici che quell`epopea ha lasciato nei luoghi in cui si svolse e in in quelli di origine dei suoi protagonisti. (carlo sgorlon)





in questo racconto del 1924 che narra il viaggo `iniziatico` di una giovane e bella donna sulle montagne rocciose emergono, con forza, alcune tra le tematiche piu` rilevanti del pensiero lawrenciano quali la ricerca di uno spazio non contaminato dalla civilta`, il desiderio di incontro e di contatto con un soggetto `diverso`, l`ansia di appaganti unioni sessuali. cosi` l`avventura della principessa con domingo romero, la guida messicana, diviene per lo scrittore inglese occasione d`analisi, momento di profonda riflessione sul soggetto femminile.





"le confessioni d`un italiano" rappresentano il vero e unico romanzo dell`unita` d`italia; il testo, cioe`, che da` voce all`idea di una nazione che si costituisce coinvolgendo i cittadini, a cominciare dai ceti popolari e contadini, nel rispetto delle loro tradizioni religiose e civili, che in roma e in venezia hanno i centri nei quali piu` profonde e durature sono le radici ideali. un quadro d`amore, di vita e di storia che riassume le vicende d`italia dalla fine del settecento sino alla meta` dell`ottocento con personaggi indimenticabili come carlino e pisana. introduzione di de michelis.