
Il primo album di Ry Cooder, prodotto da Van Dyke Parks e Lenny Waronker, registrato e pubblicato nel 1970. Nel suo esordio come solista il mitico musicista è affiancato da Van Dyke Parks al piano, Chris Ethridge, Roy Estrada e Max Bennett al basso, da Richie Hayward, John Barbata e Milt Holland alla batteria, da Bobby Bruce al violino e da Gloria Jones ai cori.Il disco mischia ad arte blues e folk, gpspel e radici, country e rock, in quello che diventerà il classico stile di Ry Cooder. Da Woody Guthrie a Leadbelly, Blind Alfred Reed, Randy Newman, Sleepy John Estes. E Canzoni come Dark is The Night, How Can a Poor Man Stand Such Times and Live ?, My Old Kentucky Home. E' già grande musica.

venticinque sono le pietre studiate dall`erudito musulmano, vissuto tra la tunisia e l`egitto nel 1200 d.c.: la perla, il diamante, il corallo, lo zaffiro, il rubino, la giada, il turchese, il cristallo di rocca, l`ametista.... e per ciascuna pietra tifashi si diffonde in descrizioni dei colori, delle loro virtu`, delle forme, del valore, dei metodi per conservarle. citazioni dotte, osservazioni tecniche e racconti in prima persona, ricordi, esperimenti, verifiche di notizie riportate, dialoghi con mercanti e marinai, gioiellieri e collezionisti: un felice alternarsi di testimonianze di una raffinata civilta`.


Colonna sonora del film omonimo, diretto da Tony Richardson ( 1982), The Border non era mai stata edita in CD ( con l'eccezione di una pubblicazione della Raven Australiana, da tempo fuori catalogo ). Si tratta di una soundtrack firmata da Ry Cooder. Il disco contiene parecchie cose interessanti: Earthquake ( cantata da Ry Cooder), Il classico Across The Borderline ( cantata da Freddy Fender), Texas Bop ( Jim Dickinson ), Palomita ( Sam Samudio), Too Late, Skin Game e Building Fires ( tutte cantate da John Hiatt ). Inoltre nel disco abbiamo anche Bobby King, Willie Green Jr, e Brenda Patterson.

la storia della terra ci parla di forme di collaborazione e di legami che risalgono a molto tempo prima della comparsa dell`uomo e si svolgono in una dimensione misteriosa e infinitamente piccola, popolata di spore, miceli, ife, ma anche di batteri e virus. perche` sono nate queste relazioni? come comunicano piante e funghi? che cosa possiamo imparare da questi organismi capaci di cooperare creando una rete ma anche di manipolare il comportamento degli animali, di influenzare intere societa` e di sopravvivere nello spazio, di superare ostacoli e risolvere problemi pur essendo privi di qualcosa che somigli a un cervello? tutto dipende dal punto di vista che adottiamo, ma certamente dopo questa strabiliante avventura alla scoperta di una vita creativa quanto invisibile, nessuno dei concetti che credevamo assodati ci apparira` piu` tale: l`evoluzione, gli ecosistemi, l`individuo, l`intelligenza, la vita stessa. mettendo in discussione le nostre certezze, l`autore ci conduce allo stesso tempo sulle strade dell`immaginazione per progettare un futuro sostenibile in cui, grazie per esempio alla capacita` dei funghi di digerire plastica e pesticidi, tecnologie prima impensabili permetteranno di rivoluzionare settori quali la bonifica ambientale e l`edilizia. nella sapiente fusione di scienza, psichedelia e capacita` narrativa, sheldrake compone un affresco di un regno della natura spettacolare e troppo a lungo trascurato.

