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isabel bookbinder torna a sognare il successo planetario e, nonostante i nuovi spaziali tacchi a spillo, a non esserne all`altezza. quando viene assunta come assistente personale di un imperatore della moda, e` convinta di avercela fatta. e vero che non sa neanche cucire un bottone. del resto, neanche kate moss sa cucire, eppure ha lanciato una collezione che porta il suo nome. percio` ci riuscira` anche lei: per isabel non esistono traguardi impossibili. ma quando manca poco alla realizzazione del sogno (gli ultimi ritocchi ai modelli, il lancio del nuovo profumo "isabelissimo", l`amicizia con john galliano) le cose cominciano a sfuggirle di mano.

george leigh mallory, 1921. e l`everest: sui suoi pendii da un secolo si cimentano i migliori alpinisti del mondo, da eric shipton a reinhold messner, da edmund hillary a krzysztof wielicki, anatolij boukreev, doug scott, simone moro e alex txikon. ma anche avventurieri, topografi, sognatori, scienziati e figure eccezionali come quelle degli sherpa. un secolo fa, nella primavera del 1921, una spedizione britannica lascia le piantagioni di te` di darjeeling per dirigersi verso la base della montagna piu` alta del mondo, l`everest. a partire da quel momento il big e sara` teatro di una serie di vicende che rimarranno scolpite nella memoria storica dell`alpinismo: dalla scomparsa di george mallory e andrew irvine nel 1924 alla prima ascensione da parte di edmund hillary e tenzing norgay nel 1953. dalle imprese solitarie e senza ossigeno di reinhold messner nel 1978 e nel 1980 al fenomeno delle spedizioni commerciali dei giorni nostri, che vede centinaia di persone pagare alte cifre per raggiungere la cima, e alle esperienze dei protagonisti odierni delle scalate. stefano ardito racconta in queste pagine l`affascinante storia di cento anni di spedizioni. e una storia fatta di coraggio, intelligenza, paura, ma anche di tanti altri aspetti, dall`evoluzione tecnologica delle attrezzature alle trasformazioni geopolitiche che hanno influito sull`alpinismo.

le `stragi nere` iniziano il 12 dicembre 1969 con piazza fontana e terminano il 4 agosto 1974 con l`attentato al treno italicus. alcuni giorni dopo la bomba di milano, il settimanale britannico "the observer" parlera` di `strategia della tensione`, riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici. la stagione dello stragismo, ignota ai paesi dell`europa occidentale, ha minato le istituzioni democratiche e la convivenza sociale dell`italia, con l`aggravante che in quarant`anni non sono stati condannati ne` i mandanti ne` gran parte degli esecutori. solo in sede storica si e` fatto un po` di ordine. mirco dondi ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi in particolare sul loro impatto immediato.

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