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il tema del libro e` l`enigma dell`intesa fra il pensiero, il canto e la pittura. la sua discussione e` affidata al cammino di tre coll-quianti: un logico, un aiutante e un pittore. il cammino, qui, non e` un moto dialettico a tre voci, ma, piu` semplicemente, un corso di parole, pensanti e poetiche, rinvenute e coniate, in una giornata di primavera, dal mattino al tramonto, lungo il sentiero del promontorio del mesco, fra levante e le cinque terre. i colloquianti si accorgono, fin dall`avvio, che il cammino e` il sentiero stesso su cui errano. il titolo "l`inizio e il nulla" ricorda le due dizioni grazie alle quali il colloquio trova il suo cadenzato andamento. l`"inizio", affrancato dal suo significato comune, assumera` il senso poetico dell`avvento. il "nulla", liberato dalla morsa della nullita`, indichera` quella vaghezza che, senza coartare, costringe l`uomo - il poeta, il pittore - a cantare l`inizio. sulla scorta dell`inizio e del nulla cosi` ripensati, i colloquianti giungeranno a un chiarimento delle "indoli prime" del canto e della pittura: la luce, il suono e il colore.

il pop, sostiene warhol, e` il mondo in cui viviamo. il tutto e subito e` pop, la fama a prescindere dal merito e` pop, la ricerca ossessiva della visibilita` e` pop. e questo libro non e` un trattato, e` un fluire di aneddoti punteggiato di intuizioni, e` la storia di una scalata al successo e di una rivoluzione artistica e di costume, soprattutto e` il ritratto di dieci anni di scatenata vita newyorkese. i personaggi di questo libro, siano divi come bob dylan e mick jagger o eccentrici sconosciuti ormai dimenticati, vivono vite irreali, in cui non esistono il peso del quotidiano e la fatica del dovere, ma solo il sacro e folle compito di scoprire il proprio limite attraverso lo scientifico de`re`glement di tutti i sensi.

aprire questo libro, come si farebbe con un cancello. e, passo dopo passo, incontrare delle statue diventate creature. nel silenzio che scaturisce dal mistero, all`ombra di lapidi, di alberi e di foglie, si ascoltano le voci di cose mai dette, segreti che tutti noi portiamo dentro come fossero cose sepolte. sfogliare "aeterna" e` come scendere verso il cielo, quando il cielo diventa profondo. un libro che ci racconta la storia della vita attraverso la bocca e gli occhi di corpi divenuti celesti. poesia e passione dove ognuno di noi, pagina dopo pagina, ha voglia di precipitare.

uno degli autori piu` controversi del novecento. a novant`anni dalla sua pubblicazione e a oltre sessanta dalla morte dell`autore, "viaggio al termine della notte" si impone come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il novecento, illuminandone con provocatoria originalita` espressiva gli aspetti fondamentali. , scrisse bernanos quando nel 1932 il romanzo divento` un successo mondiale, suscitando entusiasmi e contrasti feroci. lo , che dura tuttora, e` la profetica lucidita` del suo delirio, uno sguardo che nulla perdona a se` e agli altri, che ha il coraggio di affrontare la notte dell`uomo cosi` com`e`. l`anarchico ce`line, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze piu` drammatiche: gli orrori della grande guerra e le trincee delle fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l`ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell`africa coloniale, la new york della , le catene di montaggio della ford a detroit, la parigi delle periferie piu` desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. totalmente nuovo nel panorama francese ed europeo e` stato poi il modo insieme realistico e visionario, sofisticato e plebeo con cui ce`line ha saputo trasfigurare questa materia incandescente. per lui, in principio, e` l`emozione, il sentimento della vita: di qui l`invenzione di un linguaggio che ha tutta l`immediatezza del quotidiano, capace di dar voce, tra sarcasmi e pieta`, alla tragicommedia di un secolo. questo libro sembra riassumere in se` la disperazione del novecento: e` in realta` un`opera potentemente comica, esilarante, in cui lo spettacolo dell`abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco piu` forte dell`incubo. oggi il viaggio, nella traduzione ormai classica di ernesto ferrero, scrittore particolarmente attento al dei linguaggi,

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