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tra il 395 e il 430 sant`agostino afferma due dei principi etico-religiosi che per diciotto secoli peseranno sui comportamenti sessuali di tutto l`occidente: "la concupiscenza trasmette il peccato originale" e "il peccato originale e` lasciato in retaggio all`umanita` attraverso l`atto sessuale". da qui l`assimilazione del peccato originale al peccato sessuale e dunque il rifiuto del piacere attraverso la lotta alla concupiscenza della carne. i saggi che compongono questo libro dimostrano quanto cio` sia stato importante per la cultura occidentale, ma dimostrano anche che uomini e donne non sempre sapevano resistere e che, in fin dei conti, la trasgressione era spesso la regola della vita di tutti i giorni.

ghidetti fa rivivere la tormentata vicenda dell`opera sveviana attraverso 38 testimonianze, dalla fine del secolo scorso ad oggi, di dimensioni e natura molto diverse (lettere, recensioni, saggi) arricchendo questa preziosa raccolta di documenti con una bibliografia ordinata cronologicamente.

in questo libro enzo biagi ricorda i luoghi che nel corso di una vita di lavoro sono stati il suo mondo, le citta` che lo hanno accolto, le persone che gli hanno raccontato la loro storia. i silenzi della tundra finlandese, la dolcezza dei boschi di betulle della grande madre russia, le piazze animate d`italia, l`immensita` della cina, il riserbo di londra, la "joie de vivre" di parigi, la frenetica e affollata solitudine di new york, le parole dei potenti e degli umili della terra, il ricordo di una vita e di tempi contemporaneamente lontani e vicini: l`immenso scenario del mondo in cui gli uomini, piccoli-grandi attori, recitano per un attimo la loro breve parte.

due voci si alternano per raccontarci i due risvolti di una storia singolare. da una parte un uomo evoca i suoi ricordi di un compagno di gioventu`, soprannominato mascarita, che era affascinato dalla cultura india e dai suoi segreti. dall`altra parte un cantastorie, un narratore ambulante, memoria collettiva di tutte la tradizioni di una sperduta tribu` dell`amazzonia, ci racconta la sua esistenza e la storia e i miti del suo popolo. un affresco, pietoso e sconsolato, del degrado materiale a cui sono sottoposte le tribu` indie del sudamerica e il loro tentativo di conservare la propria identita`. un romanzo ricco di poesia e di introspezione psicologica, dove l`invenzione si fonde con la realta`, il sogno e la fantasticheria con il concreto.

Ade'le cammina per le strade di Parigi la sera, dopo il lavoro al giornale, talvolta anche durante la pausa pranzo, in cerca di incontri. Ha trentacinque anni, un marito medico dedito al lavoro e un bambino di pochi anni; una vita cui in fondo manca poco per potersi dire felice. eppure non puo` smettere di ribellarsi alla sensazione di vuoto che la assilla ogni giorno e che scaccia attraverso il corpo: e` la fame per lo sconosciuto, da afferrare anche solo per un attimo. E non importa chi sia o dove, basta un incontro, un breve scambio di sguardi per trovare una veloce soddisfazione, o un`affinita` che puo` trasformarsi in una vaga relazione...

la vita di angelica e` segnata da un evento sconvolgente ancor prima della sua nascita: maja, la bellissima attrice scandinava che era sua madre, l`ha data alla luce in extremis dopo un disastroso incidente aereo di cui e` rimasta vittima. suo padre philippe, facoltoso e spensierato, si e` ritrovato cosi a doversi occupare da solo di una bambina che ogni istante gli ricorda l`amata moglie scomparsa. e l`ultima cosa che avrebbe desiderato, e l`unico modo che trova per farlo e` legarsi indissolubilmente - e morbosamente - alla figlia. angelica non conosce altro affetto e non si ribella mai al padre, anche se forse intuisce che nell`isolamento del loro me`nage familiare c`e` qualcosa di malsano e spaventoso. e lo intuisce senz`altro anche darius, un giovane intraprendente che si reca ad antioch, la gigantesca residenza di padre e figlia nella campagna inglese, per vendere a philippe alcune opere d`arte. quando angelica lo incontra, in lei si accende la speranza che finalmente uno di quegli eroi mitologici di cui legge tanto avidamente le gesta sia saltato fuori dai suoi libri per venire a salvarla. e a questo punto che la situazione prende una piega inaspettata e darius e` costretto a una fuga rocambolesca per non soccombere. ad aiutarlo, tre giovani avventurieri, helena, marlena e anton, che gli offrono l`opportunita` di imbarcarsi con loro sulla focena, una magnifica goletta diretta verso sud. ed e` nelle acque del mediterraneo che la sua rotta incrocia quella di pericle, principe di tiro, impegnato a tenersi lontano dalle minacce e dai fantasmi del passato e del futuro. un po` come george wilkins, amico e collaboratore di william shakespeare - e forse coautore del pericle -, che in un altro secolo, in un`altra dimensione, fa i conti con le sue colpe... tra fiaba e romanzo d`avventura, rielaborazione del mito e riscrittura del dramma shakespeariano, nella "focena" mark haddon celebra il coraggio - troppo spesso dimenticato - delle protagoniste, e ci accompagna in un

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