quando, agli inizi degli anni ottanta in italia si comincia a parlare di postmoderno, il termine rivela subito un`incredibile capacita` di espansione: attraversa tutti i campi del sapere, delle tecniche e delle arti, dall`architettura alla sociologia, dalla critica letteraria alla filosofia, dalla narrativa alla pittura; se ne appropriano corsi universitari e giornali, orientando il costume e i modi di abitare. il postmoderno appare liberatorio, giocoso, amante della combinatoria di stili, epoche, metodi e storie e del virtualismo e, in un certo senso piu` democratico.

il "corpus hermeticum" raccoglie diciassette brevi trattati in lingua greca, ai quali si aggiunge un lungo dialogo finale, il "poimandres", a noi pervenuto solo in versione latina. il "corpus hermeticus" ebbe nel corso della storia un destino tormentato e controverso. salutato in epoca rinascimentale come testimonianza delle piu` pure origini filosofiche e teologiche della scienza antica, in seguito venne visto come un insieme frammentario di testi privi di originalita`, semplici riassunti delle grandi filosofie dell`epoca e destinati a servire come sterili manuali di magia. ma ora, i trattati del "corpus hermeticus" vengono rivalutati e riscoperti come fondamentale raccolta di testi mistico-teologici.
