
2 CD. Versione rimasterizzata e potenziata. Rimasterizzazione 2010 con libro di 24 pagine.




noti agli specialisti, i saggi qui raccolti rendono accessibile a un piu` largo pubblico i risultati di ricerche originali. il potere nel medioevo non si frantuma per dissennatezza dei successori di carlo magno e per concessioni feudali a conti e marchesi. i poteri signorili locali, quando non sono costruiti spontaneamente e fuori da ogni delega da parte della grande aristocrazia militare, sono spesso trasmessi in piena proprieta`, perche` una concezione patrimoniale del potere e` normale gia` nella piena e piu` funzionale eta` carolingia.




frank lahmann e zarin suker hanno molto in comune: sono due psicopatici, crudeli, spinti da un desiderio di morte e vendetta che affonda le sue radici malate nella loro infanzia. e, per diverse ragioni, sono ossessionati dagli occhi delle loro vittime. alina gregoriev, una fisioterapista cieca, ha il compito di trovare le prove per incastrare suker, interrompendone la catena di violenze. alexander zorbach deve trovare a ogni costo il serial killer lahmann, che ha ucciso sua moglie e gli ha rapito il figlio. ma l`uomo, che la stampa ha ribattezzato il "collezionista di occhi", sembra conoscerne in anticipo le mosse, e si diverte a giocare con lui come il gatto col topo. alina e alexander hanno gia` lavorato insieme, e insieme hanno scoperto che dietro i delitti del collezionista c`era lahmann. ma ora sono presi tra due fronti, e con il crescente sospetto che i loro nemici, ben lungi dall`essere ignari uno dell`altro, agiscano seguendo un unico, folle disegno.

l`ablativo e` un caso latino che non indica l`"io" ne` il possesso, non marca le attese ne` le esclamazioni, ma sintetizza un allontanamento, un`uscita da un luogo o da uno stato, una dislocazione, un`asportazione. un titolo quanto mai azzeccato per la nuova raccolta di enrico testa, la cui poesia e` fortemente "ablativa" perche` parla di privazioni e sa riflettere, con sentenze lapidarie e geniali, sui temi della mancanza per eccellenza, come la morte e la vecchiaia. gia` con i libri precedenti, testa elaborava il senso della perdita in molte delle direzioni possibili, soprattutto nel segno del ricordo, del dialogo reso virtuale e sostanzialmente di una malinconica rassegnazione. nella nuova raccolta si spinge oltre: la perdita e` intrinseca alla vita e coinvolge passato, presente e futuro, perche` "la litania dei casi recitata al ginnasio s`e` fatta prognosi postuma dei giorni" e all`autore non resta che spartirsi il presente "nella pienezza della sua inutilita`".



questo libro si propone di illustrare, attraverso una ricognizione puntuale e approfondita dell`opera narrativa e saggistica di joyce, il suo impegno e la sua padronanza di un mestiere che e` al tempo stesso mistero, il mistero della scrittura come creazione. lo rivelano in primo lugo le sue lettere, che forniscono l`involontaria versione finale di quell`autoritratto che egli aveva cominciato a disegnare fin dai primi anni a dublino. e la rivelazione, oltre che nelle sue opere maggiori, e` ancora piu` chiara in quelle da lui respinte o lasciate incompiute.



sofia va in seconda media, ha una casa troppo grande e paura del buio. giacomo mette pace tra tutti e ha un papa` che gli scrive due volte all`anno. bartolomeo vive con i nonni ed e` gia` tutto ormoni, caramelle e rock`n`roll. delia si arrampica ovunque, al contrario di suo fratello leonardo, a cui piace starsene tranquillo a suonare la chitarra. isabella odia essere a dieta, da grande sogna di fare la veterinaria e porta sempre con se` la sorellina carlotta, velocissima di gambe e di testa. sono sette, sono amici. e ogni venerdi`, quando si ritrovano nel loro olimpo, diventano la banda degli dei: atena, marte, dioniso, artemide, apollo, venere e mercurio. tra miti raccontati come solo a dodici anni si puo` fare e misteriosi furti che sconvolgono le abitudini del loro piccolo paese, queste incredibili divinita` un po` onnipotenti e molto adolescenti si troveranno ad affrontare (e risolvere!) problemi piu` grandi di loro. grandi come i genitori, che non ci sono mai o ci sono troppo. come l`intolleranza e i pregiudizi. come un libro da pubblicare con le loro sole forze. perche` non si e` mai troppo piccoli per essere grandi. eta` di lettura: da 10 anni,



il teatro, la cultura, la politica, la societa`, i sentimenti: articoli, interviste, testi teatrali, fogli sparsi, 1960-1991. prefazione di franca rame.

non e` solo musica, il jazz. e anche un modo di stare nel mondo, e un modo di stare con gli altri. al cuore della sua "filosofia" ci sono l`unicita` e il potenziale di ciascun individuo, uniti pero` alla sua capacita` di ascoltare gli altri e improvvisare insieme a loro. e stato creato dai discendenti degli schiavi, ma sa parlare di liberta`. e figlio della malinconia del blues, ma sa lasciarsi andare alla felicita` piu` pura. le sue radici sono nella tradizione, ma la sua sfida e` la continua innovazione. e anche se vive di tensioni armoniche e ritmiche, ha saputo e sa essere ancora messaggero di pace. wynton marsalis fa leva sulla sua eccezionale storia artistica e sull`eredita` dei grandi maestri per introdurci in questo universo fatto di opposti che si riconciliano. con la passione del protagonista racconta storie del presente e del passato. con la competenza dello studioso spiega cosa e come ascoltare. e soprattutto mostra come le idee centrali del jazz possano aiutare le persone e le comunita` a cambiare il loro modo di pensare e di agire, con se stesse e le une con le altre.