

nella ricerca di un criterio per determinare quando un`equazione algebrica possa essere risolta "per radicali", galois introdusse il concetto di gruppo di sostituzioni, un`idea nuova e di fondamentale importanza. per questo e` giustamente considerato il fondatore della moderna algebra astratta. la vicenda biografica di evariste e` stata particolare e "romantica" a causa dei suoi interessi politici che lo hanno condotto alla morte all`eta` di soli vent`anni. la sua vita troppo breve e` uno degli esempi piu` evidenti che la storia registri del trionfo della mediocrita` sul genio. non compreso dagli insegnanti fin da ragazzo, fu respinto due volte all`esame per l`ammissione all`ecole polythecnique; ritenuto un radicale pericoloso, fu imprigionato e infine arrivo` a battersi in duello per una futile questione d`onore e mori` per le ferite riportate. ma la verita`, forse, e` ancora piu` sconvolgente. cio` che scrisse prima dell`alba del giorno del duello, durante terribili ore di disperazione, costituisce ancora uno spunto di riflessione e di ricerca per i matematici moderni.




il volume racconta il confronto tra la politica costantiniana, la tradizione imperiale romana e le grandi tradizioni religiose mediterranee. nel tessuto della citta` antica a lungo le appartenenze religiose si erano sovrapposte e intrecciate, con scambi fecondi e convergenze inattese. vi prendevano parte piena anche i fedeli cristiani, sempre piu` numerosi. quando sanci` la pace religiosa, costantino scelse il dio cristiano come protettore dell`impero e garante della coesione sociale. non volle sottomettergli a forza gli altri culti e fedi poiche` pensava che nella concordia e nel tempo tutti si sarebbero convinti della sua verita`. governo` i culti tramite la legge e cerco` netti confini nella dottrina e nella pratica tra le diverse comunita` religiose. il suo progetto fu in parte assecondato e in parte contrastato da cristiani, pagani ed ebrei. del precario equilibrio di antico e di nuovo realizzato in quei decenni restano testimonianze evidenti nelle immagini auliche e di uso comune negli interventi urbanistici e architettonici dell`imperatore a roma, costantinopoli e gerusalemme. il mondo costantiniano duro` poche generazioni. l`esigenza delle autorita` cristiane di definire in modo certo l`appartenenza dei fedeli, la loro volonta` di affermare la propria liberta` dal rapporto imperiale e la mancanza di imperatori della levatura politica e culturale di costantino, in grado di governare la complessita` religiosa, ne causarono la fine.

