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dopo anni anil tissera torna nello sri lanka, dov`era nata e che aveva lasciato al termine della scuola, in qualita` di medico legale per conto di una commissione per i diritti umani. suo compito e` dimostrare che, in un paese devastato dalla guerra civile, a uccidere e compiere atti terroristici non sono solo i ribelli: anche uomini legati al governo torturano e fanno scomparire i presunti oppositori. a tale scopo anil cerca di ricostruire le circostanze di un omicidio con l`aiuto di un archeologo locale, sarath diyasena, di cui fatica a interpretare le convinzioni e non riesce a capire la posizione nel conflitto. ad attrarla e` piuttosto il fratello minore di sarath, gamini: e` medico come anil, ma si occupa dei vivi, degli scampati, da qualunque parte stiano. nel corso delle indagini compariranno altre figure indimenticabili, tra cui l`anziano e cieco palipana, che a un certo punto della vita ha deciso di credere alle sue intuizioni piu` che ai dati di fatto, e ananda, un tempo apprezzato artista ma ora, dopo il rapimento della moglie, indelebilmente ferito nell`animo. un romanzo che parla di mistero, di radici, di identita`, di un nemico senza volto, della ricerca di un passato nascosto.

a soli due mesi dall`armistizio, tra il 13 e il 15 novembre 1943 si combatte` sul monte san martino, in valcuvia (varese) la prima battaglia della resistenza italiana. i partigiani del gruppo cinque giornate, agli ordini del colonnello carlo croce, il comandante giustizia, difesero strenuamente le postazioni in cui si erano asserragliati sfruttando le fortificazioni della linea cadorna. ma nulla poterono contro l`attacco sferrato delle truppe naziste. oggi che l`indagine storica ha fatto il suo corso, che gli eventi sono stati ricostruiti, che libri e memorie sono dati alle stampe, viene alla luce un romanzo. che irrompe nella storia con tutto il fascino e la freschezza che solo la narrativa puo` dare e restituisce voce e vita ai protagonisti di allora, oggi quasi tutti scomparsi. rivivono l`eroismo del colonnello giustizia, il capitano campodonico, i tenenti bodo e capellaro, i fratelli colamonico, don mario limonta, de tomasi, manciagli e tutti gli altri protagonisti della battaglia, molti non ancora ventenni. rivivono le loro paure, le loro speranze, la loro tenacia. il coraggio di uomini decisi a dare la vita per un grande ideale: la liberta`.

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