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in un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnica, rischiamo di non capire piu` i grandi capolavori della letteratura. sul versante della critica, negli ultimi decenni abbiamo messo a punto una serie di strumenti assai efficaci per l`analisi dei testi, a cominciare dalla filologia e dallo strutturalismo, che hanno assunto un`importanza crescente nell`insegnamento. in parallelo, fiorisce una produzione narrativa sempre piu` ripiegata sull`io, e hanno grande fortuna i romanzi di puro intrattenimento. tuttavia rischiamo di perdere di vista quello che e` il senso profondo della opere letterarie, quello che le rende importanti e necessarie. in queste pagine appassionate e polemiche, tzvetan todorov - che all`inizio degli anni sessanta ebbe un ruolo determinante nella diffusione dei formalisti russi - va al cuore del problema: a che cosa ci serve, oggi, la letteratura? todorov parte dalla propria vicenda di studioso, prima nella bulgaria sovietica e poi nella parigi di genette e barthes. discute i metodi piu` in voga d`insegnamento della letteratura. esplora l`attuale produzione narrativa. soprattutto, si confronta con la lezione dei grandi del passato per ritrovare e rilanciare il valore insostituibile della letteratura.

romanzo ambizioso e potente, anni di cani fa i conti con le contraddizioni della coscienza tedesca. lo fa montando una storia a tre strati, fittissima di eventi, di memoria, di figure umane e animali. due i personaggi centrali: eduard amsel, il ragazzo mezzo ebreo, grassoccio, goffo, materasso della ragazzaglia, figlio di mercante, dotatissimo nella costruzione di spaventapasseri, piu` tardi pittore, poi coreografo e infine proprietario di una miniera; e walter matern, il robusto rampollo di una dinastia di mitici mugnai, l`amico d`infanzia e il fratello di sangue di amsel, lo sbandato, l`ubriacone, l`ex comunista, l`attore, il milite sa, il nazista, il disertore, il cattolico, l`heideggeriano, l`antifascista che, accompagnato dal cane di hitler, percorre la germania del dopoguerra alla ricerca dei colpevoli... intorno a queste due vite parallele, un brulichio di personaggi: gli arcaici abitanti dell`estuario della vistola, come il mugnaio matern, che predice il futuro ascoltando i vermi della farina, come i paesani del werder, i professori, le sa, le nonne e, specialmente, la ragazzetta tulla, sinistra, attraente, misteriosa, perduta.

il volume fornisce note botaniche, notizie storiche, consigli per la coltivazione, analisi dettagliate delle caratteristiche dei diversi gruppi di gerani, presentando le specie o le cultivar piu` famose, ma anche quelle piu` interessanti e accessibili sia come reperibilita` che come risultato colturale.

questo libro si propone di presentare il pensiero di schumpeter sull`essenza e il divenire della societa` capitalistica superando la consuetudine di coglierne separatamente le componenti sociologica, economica, storica o politica. esso prende in esame gli scritti composti nel periodo compreso tra il 1905 e il 1927, periodo caratterizzato storicamente da cambiamenti radicali in campo economico, politico e sociale.

"cosa c`e` di piu` facile del volto? tutti ne abbiamo uno, e abbiamo a che fare con quello degli altri. eppure, di tutte le cose che ci capita di guardare, il volto rimane la piu` enigmatica". dopo "cromorama" e "figure", riccardo falcinelli rivoluziona ancora il nostro sguardo su qualcosa che diamo per scontato: le facce. nell`arte, nei film, nelle pubblicita`, su tiktok e anche nello specchio ogni mattina. pubblicando i selfie su instagram ci poniamo gli stessi problemi che si e` posto ogni artista e comunicatore nella storia: cercare di rendere una faccia piu` eroica, autorevole, addirittura divina. o magari conferirle valori morali, come i pittori del rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maesta` e prestigio. la faccia e` la parte del corpo piu` soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di "naturale", i volti sono sempre una costruzione culturale. da alessandro magno a rita hayworth, da elsa di "frozen" al bambino della kinder, dall`icona di cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonni, con immensa profondita` di analisi e verve narrativa, falcinelli inventa una "facciologia", chiamando in causa l`arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. perche` il volto che ci costruiamo puo` determinare la vita che faremo. con oltre 600 immagini a colori.

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