
il libro e` concepito come un faccia a faccia, un confronto che narra la storia delle due band che hanno cambiato la faccia della musica pop e tanta parte del costume occidentale. al di la` della contrapposizione storica, esiste un`opposizione che "lavora" sotto le scelte di gusto che fanno tuttora le nuove generazioni. georg diez ricostruisce fatti e misfatti, intrecciando le vicende delle due band e dando forma ad un "conflitto" (di idee, di promesse, di modelli comportamentali) che incide ancora sul nostro presente.


predomina ancora una visione del periodo dell`umanesimo che ne esalta, da un lato, i valori estetico-artistici, e tende a ridurne, dall`altro, il pensiero a elementi retorico-filologici. massimo cacciari ci fa capire come le cose siano piu` complesse e meno schematiche, e come la stessa filologia umanistica vada in realta` inserita in un progetto culturale piu` ampio nel quale l`attenzione al passato e` complementare alla riflessione sul futuro, mondano e ultramondano. dunque una filologia che e` intimamente filosofia e teologia. e i nodi filosofici affrontati dagli umanisti (che in quest`ottica non iniziano con petrarca o con i padovani, ma con lo stesso dante) sono difficilmente ascrivibili a sistemi armonici o pacificanti, secondo una visione tradizionale del rinascimento. c`e` un nucleo tragico del pensiero umanistico, fortemente

Uno dei classici di Gabor Szabo, grande chitarrista jazz. Registrato dal vivo al Jazz Workshop di Boston, questo è il disco più famoso di Szabo. Nuova edizione, vinile 180 grammi, qualità audiofila. Stampato presso Thirtd Man Pressing a Detroit, Usa.