come un sogno a occhi aperti si svolge la vicenda di sasa, una piccola emigrata russa che in una parigi fredda e povera guarda se stessa con occhi estranei e assiste allo svolgimento della sua vita. una vita mancata per eccesso di fedelta` e di delicatezza; una vita precaria, mai vissuta davvero, ma solo transitata dagli eventi. cosi` come e` mancata la vita di alesa astasev, il protagonista del primo racconto, anch`egli immigrato in una parigi ostile, che cerca negli altri una ragione per vivere o meglio uno scongiuro contro la morte. due vicende rappresentate come due misteriose metafore e il potere della sua asciuttezza narrativa basta con poche incisive pagine a illuminare la vita dei suoi personaggi di una luce metafisica e conturbante.
"il giro del mondo in ottanta giorni" e` forse il piu` noto tra i romanzi di jules verne, fonte di numerosi adattamenti televisivi e cinematografici. il protagonista e` un inglese vittoriano di nome phileas fogg che, per scommessa con i soci del suo club londinese, si imbarca nell`avventura di fare il giro del mondo in non piu` di ottanta giorni. alla base della sua certezza vi e` la convinzione tipica dell`europa del suo tempo di aver domato il mondo, tanto da poter programmare ogni tappa solo sulla base degli orari ferroviari e di navigazione ufficiali. fogg non e` un normale turista, non e` interessato alle bellezze dei luoghi che attraversa, ma a raggiungere in modo efficiente il suo obiettivo. ad affiancarlo nell`impresa il domestico jean, detto passepartout, che lo aiutera` a risolvere gli imprevisti che incontrera` nel suo tour. in una ridda di imprese, a volte tragiche a volte comiche, fogg alla fine riuscira` a vincere la scommessa, nonostante gli ostacoli che gli verranno opposti di continuo da un pertinace poliziotto inglese che lo insegue per tutto il mondo, convinto che sia l`autore di un grosso furto in banca. postfazione di david bidussa.