


tra il 3 maggio e il 4 giugno 1944, a roma, il giovane letterato guglielmo petroni viene arrestato dai nazifascisti e condotto in carcere, dove subisce interrogatori e torture. finche`, con l`arrivo degli alleati, viene salvato dalla condanna a morte e puo` far ritorno alla patria lucca. nuovamente libero, affronta il faticosissimo viaggio verso la citta` natale in preda a una sorta di smarrimento esistenziale e di spaesamento. rievoca il tempo appena trascorso e ne ricava il dubbio che forse, in assenza di vera comprensione del prossimo e di vicinanza reciproca, non solo il carcere, bensi` tutto il mondo si rivela una prigione. scritto tra il 1944 e il 1945 e piu` volte ristampato, il libro e` considerato tra i migliori esempi di memorialistica resistenziale.

questi racconti, scritti nella seconda meta` degli anni ottanta, sono di ambientazione prevalentemente africana, ma non si svolgono solo in sudafrica, o nel resto del continente. offrono piuttosto una panoramica del mondo nel suo complesso. sono storie diverse tra loro, in differenti paesi, con personaggi di varia estrazione sociale e razziale. sono sedici narrazioni lapidarie e folgoranti, tra cui: una fuga dal mozambico attraverso il kruger park, in condizioni cosi` dure da rendere i fuggitivi simili agli animali che i turisti vanno ad ammirarvi; un rapporto d`amore tra una meticcia e uno svedese, messo in pericolo dall`impegno politico di lei; la paura dei bianchi di essere assaliti nelle loro case e il tentativo di trasformare quindi le abitazioni in bunker, con il rischio di rimanervi imprigionati a propria volta; l`eterno interrogarsi da parte di alcuni bianchi sulla possibilita` reale di considerare il sudafrica il loro paese; il disgusto di un controrivoluzionario verso cio` che ha fatto; la colpa segreta di un ricco agricoltore afrikaner. sono spesso storie di violenza, esplicita o implicita che sia, narrate in modo incalzante, con finali per lo piu` imprevisti e aperti, che lasciano il segno. con sguardo disincantato e problematico, e in uno stile asciutto e incisivo, nadine gordimer vi affronta temi a lei particolarmente cari, quali la politica, l`amore, il futuro, l`incontro e lo scontro tra culture, le conseguenze di sradicamento e migrazioni.

il quartiere ebraico di rogers park a chicago e` attraversato da california avenue, che separa la societa` ebrea benestante da quella piu` povera. qui vivono, si affannano, amano e si odiano tre famiglie e soprattutto un gruppo di ragazzini e ragazzine fra i 13 e i 18 anni, in bilico tra l`infanzia e un`acerba, comica, disastrosa maturita`. sono fanciulli ossessionati dal sesso, dalla politica, dalla creativita` in ogni sua forma, il cinema, il rock, il teatro, la radio, e infine dall`ambizione e dalla paura di "diventare come gli adulti". con loro e attorno a loro i genitori percorrono crisi altrettanto radicali, tradimenti, divorzi, fallimenti.

martin e` un maturo professore e poeta che si e` ritirato a vivere ai margini di un bosco: e` una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che martin intrattiene con il cane ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. in questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. questa tranquillita`, che nasconde pero` strani segreti, e` turbata dall`arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d`arte in fuga dalla citta` e michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. l`apparizione di michelle, simile a una donna conosciuta da martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. il ritmo del cuore e il ritmo della vita prendono una velocita` imprevista. una velocita` che una sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di valzer. leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni: tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un`alba. martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscira`.

"soares va scrivendo minuziosamente, con la maniacale puntigliosita` del contabile, il suo diario: grandioso zibaldone fatto di journal intime, di riflessioni, di appunti, di impressioni, di meditazioni, di vaneggiamenti e di slanci lirici che egli chiama libro e che noi potremmo chiamare romanzo." (dall`introduzione di antonio tabucchi)