
"l`autobiografia" fu inizialmente concepita da pasternak come introduzione a una nuova raccolta di poesie inedite e disperse. il racconto, formato da cinque capitoli e due conclusioni, inizia con la descrizione dell`infanzia nella vecchia mosca di fine ottocento e si conclude con una serie di ritratti di scrittori (majakovskij, esenin, ehrenburg, marina cvetaeva) durante il periodo della rivoluzione. nella prima conclusione, l`autore dichiara quali erano i suoi propositi e perche` si e` fermato agli anni venti: "non intendevo scrivere la storia di un cinquantennio, basta quello che ho scritto a illuminare come, nella mia storia personale, la vita sia diventata creazione artistica, e come questa sia nata dal destino e dall`esperienza". nella seconda conclusione, l`autore, amareggiato dalle polemiche suscitate in urss dalla pubblicazione all`estero de "il dottor divago", si scaglia contro la letteratura "vile e spudorata" del suo paese.

una citta` di mare che somiglia a genova, un oscuro fatto di sangue, un cadavere anonimo, un uomo che istruisce una sua privata inchiesta per svelarne l`identita`. ma il procedimento di spino, il detective della vicenda, non segue una logica di causa/effetto. invece delle apparenze visibili egli cerca i significati che queste apparenze contengono e la sua ricerca corre sul filo ambiguo che separa lo spettacolo dallo spettatore. cosi` la sua inchiesta "impazzisce" e da indagine su una morte slitta sul piano delle segrete ragioni che guidano un`esistenza, trasformandosi in una sorta di caduta libera, vertiginosa e obbligata al tempo stesso: una ricerca senza respiro tesa verso un obiettivo che, come l`orizzonte, sembra spostarsi con chi lo segue.


socrate, finora inedito in traduzione italiana, sviluppa un`originale riflessione sulla nascita della tradizione politica occidentale, ovvero sul rapporto fra socrate, platone e l`esperienza della polis greca. la figura di socrate attraversa l`intera opera di hannah arendt come un riferimento importante e sempre positivo, che aiuta a riformulare i temi della coscienza, del male e del pensiero critico. qui rappresenta l`inizio di una pratica filosofica e politica che platone abbandona e tradisce, inaugurando la metafisica come fuga dalla politica. in una prospettiva piu` ampia, queste pagine mettono per la prima volta a tema l`origine dell`inimicizia tra filosofia e politica, che segna, a parere di arendt, il destino del pensiero occidentale. i saggi di adriana cavarero e simona forti corredano il testo arendtiano, mettendone in luce gli aspetti piu` rilevanti e attuali.
