




marta ha 12 anni; quando arriva nella comunita` alloggio dove lavorano ascanio ed elisa, la sua vita ha gia` preso una piega difficile: una madre alcolizzata e un padre che se ne e` andato. l`esistenza di corrado non e` piu` semplice. ha 16 anni, guarda il mondo facendo il duro e, nella stessa comunita`, aspetta che la madre esca finalmente dal carcere. nella vita quotidiana della casa le esistenze dei due ragazzi si intrecciano a quelle degli educatori che si prendono cura di loro, tra rabbia, delusioni e piccole felicita`, fino a quando marta e corrado decidono di prendere in mano il proprio destino.



sulla volta del teatro goldoni domina marx. sopra il suo ritratto, lo striscione: "proletari di tutti i paesi unitevi!". il diciassettesimo congresso del partito socialista italiano si apre a livorno il 15 gennaio 1921 e, dopo una settimana drammatica, si chiudera` con la scissione e la nascita del partito comunista d`italia. siamo al punto di non ritorno: e` vietato qualsiasi compromesso tra rivoluzionari e riformisti. sembra passato molto tempo dalla presa del palazzo d`inverno, mentre sono trascorsi solo tre anni e poco piu`. ma questa e` un`epoca nuova: il secolo breve e` cominciato e avanza molto velocemente. mancano meno di settecento giorni alla marcia su roma. in una cronaca politica animata dalle voci di protagonisti epici - da terracini a turati, da serrati a bordiga, a gramsci defilato e silenzioso - ezio mauro ricostruisce un capitolo fondamentale della nostra storia, che raccoglie in se` ideali altissimi di liberazione e riscatto, ma in cui sembrano tutti condannati dentro il perimetro delle loro divisioni, mentre il paese sta per essere inghiottito dalla reazione che si fa dittatura. da quella scissione usciranno due partiti che cambieranno per sempre la storia d`italia, ma quanto accadde a livorno dev`essere compreso: come un peccato originale, una tentazione ricorrente. perche` "altre dannazioni seguiranno, come sappiamo, nei cent`anni. ma le occasioni perdute pesano, anche quando svaniscono gli errori e scompaiono i loro protagonisti".

per commemorare l`armistizio in un paese sconosciuto del terzo mondo appena uscito dalla guerra, viene commissionata una nuova strada che connette le due meta` dello stato fratturato. sono incaricati del lavoro due uomini che vengono da un paese del primo mondo, due contractor mercenari. per ragioni di sicurezza, prima di iniziare, si sono dati degli pseudonimi numerici. numero quattro, quello incaricato di guidare l`avveniristica macchina asfaltatrice rs-90, si attiene a una disciplina monastica: devono fare una strada perfettamente dritta, lunga 260 chilometri, e i tempi sono stretti, il lavoro deve essere completato prima della parata celebrativa. numero nove, che in sella al suo quad si assicura che non ci siano ostacoli davanti e dietro, e` invece in vena di avventure e curioso di cio` che lo circonda. conosce la lingua locale, mangia le cose del posto invece di limitarsi ai frullati di proteine della razione, fa amicizia come puo` sulla strada e, in generale, fa di tutto per non attenersi al rigoroso protocollo previsto. quattro capisce immediatamente che nove e` un "agente del caos", che rischia di compromettere il lavoro e che, peggio, rende piu` incerto il ritorno a casa. la grande protagonista de "la parata" e` l`attesa. quattro e` a modo suo simile al nostro giovanni drogo del deserto dei tartari di buzzati: la sua fortezza e` la macchina asfaltatrice in cui passa le sue giornate e i suoi tartari sono il collega nove e la popolazione locale. ma il romanzo e` anche la storia di scontro vizioso fra i due protagonisti, fra oriente e occidente, e fra le due anime contrastanti di quattro, quella scientifica e quella umana ed empatica. stranieri in una terra straniera devastata dalla guerra, quattro e nove sono protagonisti di un`allegoria che vuole mostrare l`assurdita` della loro posizione e le conseguenze della loro presenza.

villaggio tognazzi, torvaianica, sul litorale romano. alfreda, un`accumulatrice seriale con i primi segni di demenza senile, ha reso il suo villino un tugurio invivibile, dove vive per inerzia tra insetti e cianfrusaglie. sopra di lei abita il figlio marco, un giovane fattone, profondamente insicuro, la cui unica occupazione e` accudire la madre. lo spettro di un`azione da parte dell`ufficio d`igiene rende necessario svuotare in fretta la casa, pena lo sfratto. alcuni sgangherati amici, assidui frequentatori del bar vanda, si attivano per sgomberarla, ma la proprietaria si oppone. da qualche tempo alfreda soffre di disturbi del sonno durante i quali le appare sandra mondaini, che ha conosciuto ai tempi d`oro del villaggio tognazzi, quando era il ritrovo estivo del jet set culturale italiano. alfreda, nei suoi deliri notturni, immagina di parlare con l`attrice, sofferente per la "separazione" dal marito raimondo vianello, che riposa a roma mentre lei e` sepolta a milano. anche alfreda non si e` mai ricongiunta al marito, scomparso in mare durante una pesca notturna e mai piu` ritrovato. alfreda decide di mettere fine a quella "ingiustizia" e pone al figlio una condizione per lo sgombero del villino: trafugare la salma di raimondo dal verano e portarla al cimitero di lambrate, da sandra. dopo le prime resistenze, marco getta le basi del piano, aiutato da carlo, un vecchio pescatore, e da er donna, il travestito piu` ambito della pontina.

in quale misura la radio, negli anni fra le due guerre, e la televisione, in quelli del boom economico, hanno contribuito allo sviluppo italiano? i nuovi mezzi di comunicazione sono stati al centro della crescita culturale dell`italia contemporanea o hanno accentuato l`andamento squilibrato della sua modernizzazione? qual e` stato il rapporto tra questi mezzi e gli altri apparati dell`industria culturale? e, infine, che effetto hanno avuto, sulle strutture della radio e della televisione, i condizionamenti del potere, dal fascismo fino a oggi? attraverso una riflessione critica che si coniuga a una documentata analisi delle vicende connesse all`uso dei piu` importanti fra i mass media, vengono sottoposti a una puntuale verifica storica molti luoghi comuni e molte idee ricevute. dai passi sperimentali della sino alle guerre per il controllo dell`etere, monteleone guida il lettore attraverso il susseguirsi delle trasmissioni, dei palinsesti, dei personaggi che hanno alimentato, per gran parte del nostro secolo, le fantasie, i sogni, i desideri dell`immaginario nazionale.