

henry smart, il ragazzo dagli occhi blu che ha fatto impazzire tutte le dublinesi e che pretende di essere stato l`uomo di fiducia di michael collins, e` fuggito in america, inseguito da brutti ricordi e da concretissime minacce per vari conti lasciati in sospeso. ma e` lo stesso ragazzo di sempre, con il suo fascino irresistibile, le sue risposte pronte e velenose, le sue prestazioni amorose quasi surreali e la sua incredibile capacita` di cavarsela, sempre e comunque; e in america lo attendono nuove avventure, altre imprese e altri inverosimili incontri: primo tra tutti quello con louis armstrong.

"tracce nella neve", ambientato in bucovina, ripercorre gli anni dell`infanzia e dell`adolescenza di von rezzori. le pagine si popolano di figure famigliari: innanzittutto i genitori e la sua sorellina ma anche cassandra, l`amata balia, e straussi`na, l`educatrice. gregor von rezzori ricostruisce le atmosfere di un mondo entrato in crisi allo scoppio della prima guerra mondiale, e definitivamente cancellato dalle bufere successive.



e l`anno 3000 e l`uomo vive su un`altra galassia, da cui contempla, lontana, la terra. e proprio su questo pianeta uno storico scopre l`archivio che raccoglie la storia di un piccolo paese, noto successivamente con i nomi di giudea, palestina, israele, e del popolo che lo ha via via abitato, nei secoli. e il racconto si sposta su un piccolo borgo di podhoretz, nella polonia ottocentesca. qui vive il rabbino haim yaacov, un ciabattino violinista osannato come un santo, che con il suono del suo violino risana gli animi e i malati. un secolo dopo, da podhoretz invasa dai nazisti, fugge un bambino, haim schuster, discendente del rabbino, che si rifugia nel ghetto di varsavia solo per essere deportato ad auschwitz... quello che si salva dall`orrore, anni dopo, e` un uomo distrutto, uno scrittore apolide incapace di superare il dolore e l`angoscia del sopravissuto, fino all`incontro a parigi con sarah, figlia di un compagno di prigionia, con la quale decidera` di trasferirsi in israele. un`intensa saga famigliare, venata di sense of humour, per raccontare con toni luminosi e pacati l`indicibile dell`olocausto.

esiste una bibbia degli imperatori, splendidamente miniata, ed esiste, meno appariscente e meno nota, anche se non meno preziosa, una bibbia dei villani. e la bibbia dei contadini, degli straccioni, dei poveracci, che la tradizione orale e scritta di ogni regione d`italia ci ha tramandato, e che dario fo e franca rame hanno scoperto in anni di ricerche sulle tradizioni popolari e ricreato sulla scena e, in una versione inedita e arricchita, in questo libro. sono tabulazioni tragiche, miste al grottesco e alla sempre presente autoironia, inventate nei secoli dai siciliani, dai calabresi, dai napoletani e dai contadini di tutta la valle del po. in questa bibbia dei villani dio e` nella brocca del vino, nell`agnello che nasce o che stanno ammazzando. da sempre i villani mangiano dio, lo amano e discutono con lui, perche` sono certi che dio sia il bene ma in parte anche il male, la vita ma anche la morte. dio per loro e` gioia ma anche sofferenza, godimento e pianto, sorriso e sghignazzo. ecco perche` la bibbia dell`imperatore e` solenne e spesso ridicola, mentre quella dei villani e` commossa e piena di risate.


una vagabonda muore, dando alla luce un bambino, oliver twist, che resta fino ai nove anni in un ospizio di mendicita` da cui fugge. arriva a londra e viene introdotto in una banda di borsaioli che deruba il signor bronlow. oliver viene per errore scambiato per il vero ladro e arrestato. bronlow lo discolpa e lo ospita in casa sua. per ordine di fogin, viene di nuovo catturato. in un`impresa ladresca oliver e` ferito e salvato dalla signora maylie. fagin continua a cercare il ragazzo con monks, uno strano personaggio che odia oliver. infine bronlow fa arrestare fagin e si scopre che monks e` un fratellastro di oliver che, per togliergli la sua quota d`eredita`, voleva ucciderlo. infine oliver viene adottato dal bronlow che lo educa con affetto.







due personaggi storici che hanno consacrato la loro vita alla lotta contro i tiranni: dione contro dioniso ii di siracusa e bruto contro cesare.

una voce alla radio riporta armida indietro nel tempo spingendola a ricordare volti di amici, sogni perduti e aspirazioni... riaffiorano alla memoria il matrimonio con paolo, l`amore difficile per miele, un festival internazionale per giovani a helsinki: un viaggio all`insegna della gioia e dell`entusiasmo. ma anche il ritorno a roma e la fine di un sogno. treni per helsinki, come quello di allora, non ce ne sono piu`. i festival della giovinezza sono tramontati, le utopie politiche sepolte chissa` dove. ma il mistero che quei momenti sembrano custodire forse non e` niente altro che il mistero stesso della vita, di un futuro che molti si aspettano catastrofico e che invece smentira`, ancora una volta, tutte le previsioni.

celato sotto il nome di henry brulard, l`autore ripercorre l`infanzia e l`adolescenza alla ricerca delle radici della propria interiorita`. una galleria di personaggi autentici da` vita a quel mondo settecentesco che sara` spazzato via dalla rivoluzione francese. l`edizione e` impreziosita dalla riproduzione, nel testo, dei moltissimi disegni e schizzi originali dell`autore. l`introduzione e` di mario lavagetto.









la citta` e il suo teatro. il teatro stabile di torino festeggia cinquant`anni di vita: era il 1955 quando inizio` l`avventura di un`istituzione teatrale che si pone oggi al centro della rinascita culturale della citta`. cinquant`anni di fantasia e di impegno civile, di creazione e di scontri. dal dopoguerra ai tempi piu` recenti, la citta` si rispecchia nel suo teatro ritrovando tensioni e conquiste, contraddizioni e momenti indimenticabili. nel racconto di uno spettatore illustre, appassionato ma ironicamente disincantato, vediamo scorrere eroici personaggi e romantiche illusioni, invenzioni sprecate ed eventi memorabili. fino a raccontare il presente di una citta` in profonda mutazione, in evoluzione verso un futuro aperto all`arte e alla cultura.

laura mancinelli, raccontando la sua storia, ci mostra uno spaccato del secondo novecento italiano, mescolando grande storia con piccole storie, descrivendo tanto i bombardamenti su torino quanto i poveri oggetti con cui giocava da piccola. e, accanto ai cambiamenti degli scenari politici e del costume nazionale, la maturazione personale: bimba dispettosa e vivace, adolescente impegnata in politica, infine donna provata dai lutti e dalla malattia, ma vigile e sensibile.

"tutto e` bene quel che finisce bene" e` l`avventura tormentata della bella elena, accolta nella ricca dimora dei conti di rossiglione dopo la morte del padre, uno stimato medico e fedele servitore della prestigiosa casata. ispirandosi liberamente alla nona novella della terza giornata del decameron di boccaccio, shakespeare racconta le intricate peripezie d`amore della giovane elena per bertram, il figlio ed erede del conte, che pero` non intende nemmeno prendere in considerazione l`eventualita` di una relazione con una donna di rango inferiore.

ultimo e incompiuto romanzo di dickens (la stesura fu interrotta dalla morte dell`autore) viene qui presentato in una nuova traduzione cosi` innovativa da rendere pressoche` evidente la soluzione del giallo. perche` di giallo si tratta, con tanto di cadavere (forse...) scomparso e di personaggi che indagano. la vicenda, ambientata a rochester, e` quella di un matrimonio contrastato con il futuro sposo che misteriosamente scompare. la mancata sposa e` naturalmente contesa da laidi ed equivoci personaggi sui quali ricadono i sospetti della sparizione. l`affascinante indeterminatezza del tutto e` significativamente sottolineata ed esaltata dal ricorrente tema dei fumi dell`oppio: il testo si apre e chiude in una fumeria. l`assenza della "soluzione" e` forse metafora dell`apatia generata dalla droga? o piuttosto della caduta in dickens dell`illusione di poter descrivere la realta` con gli strumenti della letteratura?








trentacinque anni dividono la fine inspiegabile di germund grooth e maria winckler - legati nella vita come nella morte - in fondo a un burrone nei boschi intorno a kymlinge. incidente o suicidio? alcune strane circostanze, pero`, inducono gli investigatori a pensare che possa trattarsi di omicidio: che cosa si nasconde dietro l`apparente normalita` degli "altri", il gruppo degli amici di germund e maria fin dai tempi dell`universita` a uppsala? come gia` in passato, anche oggi la polizia di kymlinge e il suo malinconico antieroe, l`ispettore di origini italiane gunnar barbarotti, brancolano letteralmente nel buio. affiancato come sempre dalla collega eva backman, barbarotti si vede costretto a scavare nei meandri della mente dei sospettati per far affiorare a poco a poco un segreto orribile che ha lasciato un segno indelebile non solo nella vita delle vittime, ma anche in quella di chi e` rimasto. le mappe interiori dei personaggi si sovrappongono senza fine, disegnando paesaggi imprevedibili e vertiginosi: dio, il destino, la morte, la colpa sono spesso al centro delle riflessioni dell`ispettore, piu` dei "crudi fatti" su cui basare le indagini. vero e proprio noir filosofico, quest`ultima prova di ha`kan nesser scandaglia ancora piu` a fondo i recessi della psiche umana, sul filo di una verita` dura quanto universale: "la vita e la morte sono sorelle".


il tema della dignita` della donna, oggi tornato alla ribalta della cronaca, costituisce un nodo centrale della "donna di maneggio". la protagonista si distingue infatti per una fortissima autonomia, manifestata anzitutto dalla conquista di uno spazio personale, all`interno del palazzo maritale: donna giulia ha le sue camere, il suo scrittoio, il suo segretario. ma non ne approfitta per portarsi in casa il cicisbeo di turno; rivendica il proprio piacere, ma non e` piacere sessuale, sibbene realizzazione di una sua capacita` di comando. ha messo in piedi una vera e propria industria epistolare, che e` alternativa all`industria del divertimento e della dissipazione esistenziale cui e` dedito solitamente il ceto aristocratico. peraltro donna giulia, formalmente personaggio di aristocratica, e`, di fatto, una borghese travestita da aristocratica. benche` affascinato dalla `femme savante` di importazione francese, goldoni non rinuncia ai fondamenti morali della borghesia mercantile. giulia e` forse ricalcata sul personaggio storico della poetessa madame du bocage, ma per goldoni la donna di lettere (che scrive poemi) diventa, semplicemente, una donna che scrive lettere. il suo esercizio di scrittura e` come la scrittura mercantile, serve a registrare la partita doppia del dare e dell`avere. introduzione di roberto alonge.




Giunti, 1998, IT. Libro in Formato Compact disc che racconta la storia da Aberdeen ai Nirvana, da Nevermind alla morte; le recensioni di tutti i dischi compresa la collaborazione con William Burroughs e Kurt Cobain che parla di rock, droghe, successo e famiglia.


"sottovalutazione della mafia, limiti politico-culturali di approccio al problema, ambiguita` e timidezze: dall`attualita` ci vengono tanti motivi in piu` per rileggere quest`opera di gaetano mosca, facendo tesoro di una testimonianza che racconta un mondo lontano nel tempo, ma vicino ai nostri interessi di uomini ancora alle prese con lo stesso fenomeno criminale che affliggeva l`italia agli inizi del novecento." (gian carlo caselli e antonio ingroia)



e il primo di agosto, a bangalore, quando viene rinvenuto il cadavere di un farmacista. sembra un caso destinato a essere archiviato in fretta, ma la settimana successiva il ritrovamento di un`altra vittima segna l`inizio di una serie di misteriosi omicidi, all`apparenza non legati tra loro. solo l`ispettore borei gowda, uomo dall`indole ribelle e dal fiuto eccezionale, riesce a cogliere uno schema dietro i delitti, dove nessuno vede niente. insieme al sottoispettore santosh, novellino zelante e maldestro, si invischia in un`indagine complessa, ostacolato dai superiori corrotti. ne` trova pace nella vita privata: una moglie assente e un rapporto da ricostruire col figlio, gowda, abituato ormai a una vita solitaria e disordinata, ha paura di rimettersi in gioco con urmila, un amore del passato che ha bussato alla sua porta dopo ventisette anni. l`assassino intanto continua a uccidere: la chiave per risolvere il caso si nasconde nei bassifondi della citta`, ma gli indizi sono fragili e mutevoli, appesi a un filo per aquiloni agitato dal vento, sottile e tagliente come una lama... nella metropoli dell`information technology, dove modernita` e tradizione si scontrano ogni giorno, dove gli slum fatiscenti convivono con le sontuose dimore dei politici, tra i vicoli bui e il verde placido dei quartieri residenziali, tra mercati di spezie e ammassi di rifiuti, prende vita il nuovo romanzo di anita nair, che sceglie la via del noir per raccontare l`india di oggi vista dal suo ventre oscuro.

dei 142 libri che componevano l`imponente "storia" di livio ne sono pervenuti solo 35. con stile maestoso e scorrevole il grande storico ripercorreva le vicende di roma, dall`arrivo di enea in italia ai funerali di druso, figliastro di augusto (9 a.c.), con l`intento di fornire all`urbe, nel momento culminante della sua potenza e della sua gloria, un`esposizione artisticamente valida del suo passato. il successo della storia liviana fu enorme fin dall`antichita`, non solo per il suo valore storiografico quanto per la visione d`insieme, che vede quasi prevalere gli aspetti artistici, letterari e morali su quelli puramente storici. questi libri proseguono il racconto delle tre guerre sannitiche gia` avviato nei libri vii-viii con il definitivo trionfo nella penisola che portera` la potenza romana ad affacciarsi piu` decisamente sul mediterraneo.

l`italia e` un paese dove i giovani dipendono dai vecchi, dove "e` anchise a portare sulle spalle enea mentre la citta` brucia. non il contrario, come sarebbe naturale". e "dove nessun futuro e` stato pensato per ascanio, il nipote". partendo da questa constatazione, giuseppe "pippo" civati, uno dei politici piu` noti della sinistra italiana, ci racconta la sua versione dei fatti. ci dice quali sono gli attori che si contendono la scena. quali sono gli ostacoli a un cambiamento che non puo` piu` essere rimandato. perche` se oggi e` il momento di fare, e di fare in fretta, non possiamo pero` ripetere l`errore che segna da sempre la vita del nostro paese, quello di agire senza riflettere, senza pensare alle ripercussioni delle nostre scelte sulle prossime generazioni.


se c`e` un artista contemporaneo italiano celebrato in tutto il mondo, questi e` senz`altro alberto burri. dal centre pompidou di parigi al guggenheim di new york, dalla tate gallery di londra alla biennale di venezia, passando per chicago, los angeles, lisbona, madrid, non c`e` grande museo del mondo che non gli abbia dedicato spazi e antologiche di prestigio internazionale. i suoi cretti - le gigantesche opere in terre e vinavil - campeggiano da gibellina a los angeles, e i suoi cellotex sono ormai voci essenziali del lessico dell`arte contemporanea. quello che pero` meno si conosce e` il burri privato, il burbero medico umbro che, partito per la guerra in africa, si ritrova catapultato in un campo di prigionia nel deserto del texas e che, grazie ai cartoni e i pennelli avuti in dono da un lungimirante caporale dell`esercito americano, scopre il suo talento di pittore. dagli episodi di quei giorni di stenti nel west ai primi passi da artista una volta tornato in italia nel dopoguerra, prende le mosse il racconto di alessandra oddi baglioni, che da umbra e appassionata d`arte ricostruisce il lato intimo del celeberrimo conterraneo, seguendo il filo del l`immaginazione ma basandosi sulle lettere private, le testimonianze e i ricordi dei tanti che lo hanno conosciuto.



"`la pittura e` piu` forte di me, mi fa fare quello che vuole`. questa e` la frase che picasso, alla fine di un quaderno sontuosamente riempito di disegni, scriveva a grandi caratteri e datava 27 marzo 1963, come se avesse tenuto a situare esattamente nel tempo una scoperta per lui importante. inizialmente sembrerebbe che con questa trovata picasso - abituato all`umorismo - si diverta a prendere in contropiede la verita`. particolarmente fecondi, e anche ricchi di invenzioni, gli ultimissimi anni della sua produzione - una produzione di un uomo che l`eta` spinge a raddoppiare anziche` a rallentare inducono a credere che, al contrario di quello che dice, e` lui, picasso, a fare adesso quello che vuole della pittura, e che dunque, tra lei e lui, e` lui il piu` forte. ma che cosa significa "fare quello che si vuole" di un`arte? non e` forse essere cosi` abile da praticarla in tutta liberta`, senza alla fine dover mettere i pollici negli occhi a quelle opacita` che si interpongono come schermi tra quello che si e` voluto realizzare e quello che di fatto si realizza? se si giunge a infrangere tutte le resistenze che possono temporaneamente fermarvi, come non essere colti da vertigine quando, a causa di un muro che ancora si oppone, si ha si` l`opera dietro di se`, ma davanti nient`altro che un vuoto (che bisognera` affrettarsi a nascondere accingendosi a un`altra opera, che a sua volta lascera` sull`orlo del vuoto)?..." (dallo scritto di michel leiris)



















katie price ha diciassette anni e una rara malattia che le impedisce di rimanere anche un solo secondo sotto la luce diretta del sole. farlo le costerebbe la vita. solo al tramonto il mondo di katie le si dischiude davanti: con la sua chitarra esce da casa e si mette a suonare ovunque, a cantare le sue canzoni negli angoli della citta`, anche alla stazione dei treni, per tutti i viaggiatori che vanno e vengono. e li` una sera charlie reed incrocia la sua strada, proprio lui, la sua "cotta tremenda", l`ex atleta del liceo di cui katie e` innamorata da dieci anni in gran segreto, senza mai aver avuto l`occasione di poterlo incontrare e frequentare. perche` tutto nella vita, per chiunque tranne che per lei, succede al calore del sole. ma questo incontro cambiera` il destino di katie, di charlie e quello delle persone attorno a loro, per sempre. perche` per innamorarsi bisogna essere avventati, ma per lasciarsi amare ci vuole coraggio.







il secondo libro di poesia di bajani e` attraversato da molti animali. da quelli selvaggi dei documentari che ci ipnotizzano in tv, a gabbiani e storni osservati nei cieli cittadini, dal polpo di cui si e` scoperto un cervello diffuso lungo il corpo fino alle mosche dipinte sugli orinatoi. tra questi l`uomo, specie tra le specie, vorticante insieme alle altre sul pianeta; come loro cerca il contatto con la terra e come tutti non la riconosce piu` dopo averla violata cosi` tanto. ha la presunzione che la materia cerebrale gli dia diritto di dominio, e finge di ignorare quanto sia la sua condanna: . tra felini che sbadigliano contagiando gli umani dallo schermo, camosci che incuranti delle politiche dell`epoca scavalcano i confini, all`uomo non resta che esprimere la specie a modo proprio: . dunque una raccolta di poesie naturali, sempre legate a uno sguardo che puo` essere realistico, iperrealistico o visionario. da queste immagini parte la scintilla per un gioco di analogie e di cortocircuiti mentali che spiazzano il lettore e lo coinvolgono emotivamente.

1952. trovare lavoro a enniscorthy, nel sud-est dell`irlanda, semina solo frustrazione e desiderio di un benessere che non c`e`. la giovane eilis lacey, prigioniera del confronto quotidiano con la madre e la sorella rose, non ha davanti a se` alcuna prospettiva, finche` la visita di un prete emigrato, padre flood, le fa intravedere l`opportunita` di un`esistenza migliore, al di la` dell`oceano, a new york. sara` proprio a brooklyn che eilis a poco a poco imparera` a sentirsi a casa in una terra dove tutto e` possibile. e l`incontro con tony, un ragazzo italiano, cambiera` la sua vita per sempre.


nel febbraio del 1932 la marchesa luisa casati stampa, la donna piu` ricca d`europa, riceve nella sua residenza fuori parigi il suo legale, l`avvocato milanese giuseppe bassi, che viene ad annunciarle il tracollo della sua fortuna. l`immenso patrimonio della signora e` confiscato e nel giro di pochi mesi, otto per la precisione, lei , come drammaticamente comunicato dall`amministratore. si snoda da qui l`itinerario tra immediato futuro e passato della personalita` eccentrica della marchesa, che aveva speso la propria esistenza per divenire . ritratta sull`orlo del baratro della miseria, con cui convivra` per venticinque anni (morira` poverissima e sola a londra nel 1957), la casati ripercorre la sua avventura umana in lampi di memoria. le sta accanto, personaggio ombra nel ricordo e nell`affetto (forse l`unico della sua singolare vicenda), la sarta che, fin da principio, ne ha assecondato l`adorazione per la ricercatezza e lo stile, l`assoluta originalita` del tutto indipendente da qualsiasi moda. un controcanto di normalita` per una vita eccezionale di eccessi e di cadute, la costruzione ardita di un gioco di specchi tra verita` e affascinante interpretazione.

la presente edizione propone, con testo a fronte, tutta l`opera di holderlin, comprese le "liriche della follia". la traduzione di mandruzzato vuole essere una vera versione poetica, leggibile di per se` come poesia. un suo lungo saggio accompagna le traduzioni. le liriche sono annotate e il testo tedesco, pur fondato sulla canonica edizione beissner, tiene presenti anche gli ultimi dibattiti filologici holderliniani.





dopo i mesi di lockdown e gli anni di pandemia globale, si temeva una recessione. invece, per il momento, e` arrivata l`inflazione. un tasso di inflazione al 10 per cento era per molti italiani un ricordo lontano, che risaliva a prima della caduta del muro di berlino. la sensazione di raddoppio dei prezzi in seguito all`introduzione dell`euro era stata, appunto, solo una sensazione: chi ha meno di cinquant`anni non ha mai vissuto da adulto in un`economia surriscaldata come quella di oggi. e se gli effetti dell`inflazione sulla vita di tutti i giorni sono chiaramente percepibili da chiunque, la faccenda si complica parecchio quando si tenta di capire davvero la natura del fenomeno, le sue cause e le sue conseguenze. gli economisti hanno diverse teorie, ma dalla crisi finanziaria del 2008 a oggi molte di queste teorie si sono rivelate assai meno aderenti alla realta` di quanto si pensava. dai politici e dai media non arrivano parole di chiarezza, ma molti allarmi, eccessi di ottimismo, polemiche, o semplice disinformazione. stefano feltri si addentra nella selva oscura dell`inflazione, per tornare con una mappa che sia comprensibile e consultabile dal risparmiatore che ha paura, dal consumatore che si dispera, dal lavoratore che vede assottigliarsi il potere d`acquisto del suo stipendio - insomma, una mappa per tutti noi. da dove viene l`inflazione? quando se ne andra`? quanto ci costera`? quali decisioni bisognera` prendere, come individui e come sistema paese, nei prossimi anni?

