
caratteristica di questo volume e` l`arco cronologico interessato alla trattazione, anticipato rispetto alle storie canoniche del periodo: non e` il 1492 l`anno di partenza, ma l`intero corso del quattrocento, nell`ipotesi che gia` agli inizi di quel secolo si profilino nuove strategie urbane, distinte da quelle medievali. la citta` quattrocentesca risultera` assimilata quindi a un lungo rinascimento, in una stagione ricca di rinnovamenti e di sperimentazioni. analogamente, il punto di arrivo della narrazione coincide piu` o meno con la meta` del xvi secolo, poiche` quello successivo e` ormai un periodo di conferme, di sedimentazione e di abbellimento.

carl gustav jung e` stato il piu` enigmatico e controverso discepolo di sigmund freud. ha introdotto nella psicoanalisi questioni cruciali sulla religione e sull`anima, che freud aveva lasciato in disparte. il libro spiega le teorie che hanno portato jung a staccarsi da freud e ne descrive il quasi esaurimento psicotico a meta` della sua vita: un "viaggio notturno per mare" dal quale riemerge con nuove radicali scoperte sulla natura dell`inconscio. il libro dimostra come sia stato del tutto logico per lui - nella investigazione dei sogni, fantasie e disturbi psichici, dei suoi pazienti - finire a esplorare la psicologia della religione, l`alchimia, l`astrologia, i ching e altri fenomeni trascurati della scienza.


tredici poeti e due cantautori nati dopo il 1950, e cresciuti nella cuba post-rivoluzionaria, che vivono e scrivono sull`isola. la scelta tiene conto dei valori riconosciuti, ma privilegia un tono disteso e insieme raccolto di colloquio in versi, su casi e scene quotidiani, come a distillare un canto comprensibile, arguto e coraggioso, lasciare un messaggio timido, ma non narcisista ne` gratuito: una pagina insomma che, senza essere comune, si possa mettere in comune. testo originale spagnolo a fronte.


in una sonnolenta cittadina del profondo sud degli stati uniti l`avvocato atticus finch e` incaricato della difesa d`ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. riuscira` a dimostrarne l`innocenza, ma l`uomo sara` ugualmente condannato a morte. questo, in poche righe, l`episodio centrale di un romanzo che da quando e` stato pubblicato, oltre cinquant`anni fa, non ha piu` smesso di appassionare non soltanto i lettori degli stati uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove e` stato tradotto. non si esagera dicendo che non c`e` americano che non l`abbia letto da bambino o da adolescente e che non l`abbia consigliato a figli e nipoti. eppure non e` un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell`ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. quale il segreto della forza di questo libro? la sua voce narrante, che e` quella della piccola scout, la figlia di atticus, una huckleberry finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perche` scout e` una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico piu` caro (ispirato all`autrice dal suo amico d`infanzia truman capote), ci racconta la storia di maycomb, alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona societa` che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.

in america si definiscono slackers. noi possiamo chiamarli "sprecati". lo "spreco" e` quello di una generazione e non riguarda solo gli usa. pistolini rintraccia gli echi del disagio giovanile, diffuso anche in europa, anche in italia, illustrando il malessere, le reazioni, l`ansia creativa, la volonta` di esprimersi di una gioventu` allo sbando.