"l`insurrezione di milano", testo fondamentale del risorgimento e opera di un cattaneo in esilio, e` molto piu` di una mera cronaca degli eventi: riesce a trasfigurare quanto avvenne in quelle convulse giornate in una penetrante analisi del "ventre" politico di una - non ancora nata ma gia` percepibile nazione. spesso la storiografia ufficiale (per lo piu` vicina a casa savoia) ha ritratto in maniera agiografica l`anelito del popolo verso la liberta`, un anelito sicuramente presente ma mescolato a interessi economici potentissimi. le pagine lucide e infuocate di cattaneo (allora a capo del consiglio di guerra) ci fanno rivivere quelle giornate piene di passione civile come un vero e proprio "documentario" in presa diretta. ma, allo stesso tempo, ci ricordano le profonde aspirazioni federaliste (nel senso piu` nobile del termine) del suo autore, uno dei primi a sognare un`italia unita nelle sue differenze, cuore pulsante degli stati uniti d`europa.
nel 1995 clara sereni accetto` la carica di vicesindaco a perugia. da questa esperienza, conclusasi con sofferte e motivate dimissioni, sono nate molte di queste "note" che, quantunque concepite per le pagine di un quotidiano, o scritte per convegni e occasioni pubbliche, assumono una precisa fisionomia di taccuino morale e politico. diario pubblico e diario privato, questo "taccuino di un`ultimista" parla di donne che si confrontano con il potere senza intaccare la loro identita`, di banche del tempo che retribuiscono occupazione e competenze, di handicappati che conquistano la dignita` di essere utili, di una comunita` che si muove a partire da microprogetti e alla rete di questi microprogetti affida la ricostruzione di una possibile societa` civile.
mehring e` un afrikaner di mezza eta`, che ha acquistato una fattoria nei pressi di johannesburg per trascorrervi il tempo libero dagli affari. qui si verificano episodi di violenza, omicidi e aggressioni, disastri quali incendi o inondazioni, qui si tocca con mano la miseria dei poveri, ma per lui la sola cosa che conti e` continuare indisturbato la vita del gentiluomo di campagna. la vita che reputa adatta a un autentico farmer, a un bianco soddisfatto di se` e della propria ricchezza, anche se in fondo si comporta da colonialista, che per senso di superiorita` razziale e sociale non si preoccupa di chi stia peggio. da buon conservatore ama le sicurezze derivanti dalla natura e dalla terra, come dal sistema dell`apartheid. e un individuo solitario, isolato fisicamente nel veld e chiuso mentalmente a ogni preoccupazione pubblica, un divorziato che si e` alienato il figlio idealista, con un`amante sfuggente e con lavoratori su cui fa affidamento ma che restano per lui distanti, come il capomandriano jacobus.
sabine e` una giovane donna olandese che sta per tornare al suo posto di lavoro ad amsterdam dopo un lungo periodo di assenza dovuta a una crisi depressiva. nove anni prima, quando ancora andava al liceo, ha vissuto un`esperienza traumatica di cui non conserva pero` memoria: e` scomparsa una sua compagna di scuola, isabel, e sabine ha rimosso il ricordo degli eventi di cui forse e` stata diretta testimone. il passato pero` pian piano riaffiora, grazie a una sorta di sdoppiamento tra la sabine matura e la sabine ragazzina. lei cerca intanto di proseguire la sua vita, continua a lavorare e avvia una relazione con olaf, un ex compagno di robin, suo fratello maggiore. ma le ricerche sulla scomparsa di isabel ben presto finiranno per travolgerne l`esistenza, nel momento in cui la polizia fa passi avanti determinanti nelle indagini, e fatti e persone cominciano ad apparire sotto una nuova luce. tra quelli che sveleranno un lato oscuro e nascosto del carattere ci saranno anche olaf e il bidello di allora groesbeek. poi con un ritmo sempre piu` incalzante il puzzle della misteriosa tragedia si ricompone. sino al conturbante finale.
antonio lanteri e` affetto da un duplice malessere, fisico e psichico, che non sa e non vuole distinguere. non digerisce piu` nulla, ne` i cibi ne` le persone, e vorrebbe tanto avere il triplo potente stomaco dei bovini. non vuol piu` saperne del lavoro, dei dibattiti e della fama, preferisce starsene in compagnia di quaarantasei mucche. e si lascia andare alla sua malattia, sprofondando in una dimensione in cui tutto si mescola e si confonde: passato e presente, i ricordi dell`infanzia in cui si intromette una giornalista persecutrice, personaggi concreti e fantastici, il linguaggio maturo e professionale dell`eloquenza e le ataviche voci della natura.
serpeggia nell`aria un`insoddisfazione diffusa. a mancare sono le relazioni con gli altri, sacrificate sull`altare del benessere materiale, che conosce due soli imperativi; lavoro e consumo. siamo piu` ricchi di beni ma sempre piu` poveri di relazioni. ecco perche` siamo sempre piu` infelici. ma davvero per divenire piu` ricchi dobbiamo per forza essere poveri di relazioni interpersonali, di benessere, di tempo, di ambiente naturale? davvero non esiste altra strada? parte da queste domande l`analisi e la proposta di un economista che da anni studia il tema della felicita` nelle societa` avanzate. il cuore del problema e` che lo sviluppo economico si e` accompagnato a un progressivo impoverimento delle nostre relazioni affettive e sociali. ecco dunque perche` il nostro sistema economico e molti aspetti della nostra esperienza sia individuale che collettiva - la famiglia, il lavoro, i media, la vita urbana, la scuola, la sanita` - hanno bisogno di una profonda trasformazione culturale e organizzativa. noi tutti abbiamo la possibilita` e la necessita` di riprogettare il nostro mondo: coniugare prosperita` economica e felicita` e` possibile. cambiare la scuola. cambiare le citta`. cambiare lo spazio urbano. ridurre il traffico. ridurre la pubblicita`. sono alcune delle proposte concrete che compongono questo vero e proprio manifesto per la felicita`.
"dovendo riassumere, direi questo: tutti a sentire, nell`aria, un`incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari. vedi menti raffinate scrutare l`arrivo dell`invasione con gli occhi fissi nell`orizzonte della televisione. professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si e` lasciato dietro il passaggio di un`orda che, in effetti, nessuno pero` e` riuscito a vedere. e intorno a quel che si scrive o si immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura. i barbari, eccoli qua. ora: nel mio mondo scarseggia l`onesta` intellettuale, ma non l`intelligenza. non sono tutti ammattiti. vedono qualcosa che c`e`. ma quel che c`e`, io non riesco a guardarlo con quegli occhi li`. qualcosa non mi torna." (alessandro baricco)
"jane eyre racconta la storia dell`educazione sentimentale di una giovane istitutrice inglese, orfana e di umili origini, che ottiene alla fine, dopo molte peripezie, la felicita` in amore unendosi all`ardente, impetuoso edward rochester, suo padrone; con questa si intreccia una precedente e tragica storia d`amore e follia che ha avuto per protagonisti edward e bertha, la donna strappata alla sua terra caraibica e relegata come pazza in una soffitta nella grande magione di rochester: thornfield hall. il romanzo e` stato accolto con grande favore dal pubblico e da buona parte dei critici. e il favore e la popolarita` sono durati a lungo e durano tuttora: ne fanno fede le molte edizioni, le traduzioni in tutte le lingue e la serie di adattamenti cinematografici, televisivi, teatrali e musicali; basti qui ricordare i numerosi film e le serie televisive prodotte dalla bbc." (dalla postfazione di remo ceserani)
quando si decide di volere di piu` dalla vita, si e` disponibili a sperimentare tante strade diverse, e magari, seguendo i suggerimenti letti nei molti libri di self-help, si tenta di compensare le carenze con "pensieri positivi" e visualizzazioni che dovrebbero realizzare una sorta di magia. molto spesso questo non accade e presto ci si trova sovrastati da un mare di insicurezze. le ragioni di questi insuccessi sono tante e costituiscono il nucleo di partenza di questo libro. la maggior parte di noi non si conosce abbastanza da poter davvero attrarre cio` che vuole. spesso ci si sforza inconsciamente di cercare cio` che la famiglia, la societa`, gli altri si aspettano, incontrando inevitabili fallimenti. inoltre molti non sanno di avere talenti e punti di forza nascosti che costituiscono le risorse cui attingere per ottenere cio` che si desidera. questo libro da` innanzitutto le risposte ai tanti "perche`" che nascono quando non si riesce a dare alla propria vita l`indirizzo desiderato. la prima parte offre infatti una descrizione accurata dei principi che regolano il funzionamento dell`interiorita` di ciascuno, le leggi interiori dell`attrazione, e di come esse influiscano sulla nostra vita esteriore e materiale. il libro suggerisce poi un metodo facile e pratico per far si` che la "magia" accada davvero. cosi`, nella seconda parte, indica gli strumenti attraverso i quali operare: cinque chiavi facili e intuitive che guideranno ciascuno alla realizzazione dei propri sogni.
emily dickinson (1830-1886) nacque e mori` ad amherst (massachusetts), dove visse nella grande casa paterna, la homestead, in reclusione volontaria dal 1866. il "caso" emily dickinson deflagro` nel 1890, con la pubblicazione di un volumetto di poesie che ebbe un successo straordinario. e una poesia assertiva, lucida, dura, quella di emily dickinson, che inquieta e incanta il lettore. ed e` un personaggio fuori dal comune, quello di emily dickinson, che scelse una vita di solitudine e isolamento, non volle lasciare traccia pubblica di se` e tenne le proprie poesie nascoste nel cassettone della camera da letto, da dove furono recuperate solo dopo la sua morte. fu uno spirito ribelle e determinato, capace di decidere a trent`anni di vestirsi solo di bianco e di chiudersi in casa, per tutta la vita. di lei come persona si sa pochissimo, ma per lei parlano i suoi versi, enigmatici, scarni, che suscitano stupore e curiosita`, ammirazione e inquietudine. lettrice onnivora, assetata di conoscenza, austera e insieme sensuale, sapiente nel coniugare la cultura con una sensibilita` ricca e complessa e con una limpida intelligenza, emily dickinson ci consegna una poesia modernissima, non smette di risvegliare domande e attenzione nei lettori.
chi e` stato in realta` enrico berlinguer, il segretario piu` amato (ma anche contestato e travisato) del pci? a trent`anni dalla sua morte drammatica e in un mondo radicalmente cambiato, chiara valentini ne ricostruisce la storia politica e umana. dall`infanzia ferita da un dramma familiare a un`adolescenza ribelle, all`incontro con i comunisti e con togliatti, si snodano la vita e la carriera di questo politico diverso. la sua e` la vicenda di un uomo che ha voluto sfidare le rigidita` di un mondo diviso in blocchi con la passione del rischio con cui affrontava le tempeste di mare nella sua sardegna. dopo il colpo di stato polacco, aveva tagliato i ponti con l`urss in modo definitivo. aveva osato progettare il comunismo nella democrazia, un`ipotesi intollerabile sia a mosca sia a washington. aveva cercato di cambiare l`italia con il compromesso storico, e forse ci sarebbe riuscito senza il rapimento e l`assassinio di aldo moro. aveva dimostrato di avere la vista lunga indicando nella questione morale e nella degenerazione dei partiti "ridotti a macchine di potere e di clientela" il problema piu` drammatico dell`italia. se lo "strano comunista", come lo definiva la stampa usa, non fosse morto troppo presto, forse anche la storia della sinistra e dell`italia sarebbe stata diversa. postfazione di paolo spriano.
il protagonista di questo "thriller esistenziale" e` harry quinn, un reduce del vietnam che vaga da una parte all`altra degli stati uniti, cambiando continuamente lavoro, nel vano tentativo di reinserirsi nella realta`. irrequieto, solitario, involontariamente cinico, come un eroe hemingwaiano. la vicenda si svolge a oaxaca, una cittadina del messico piena di turisti, emarginati, funzionari corrotti, trafficanti di droga e forze della repressione. quinn si reca la` per cercare di liberare dal carcere sonny, fratello della sua ex ragazza, coinvolto in un`intricata storia di droga. rapidamente l`atmosfera si fa pesante e, nonostante il protagonista faccia di tutto per non farsi coinvolgere nei guai, attorno a lui cominciano a comparire dei cadaveri...
la storia della signora bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, e`, scriveva garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalita`, dotata di una cieca e meccanica articolazione, emma bovary e` piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita. l`introduzione di questa edizione e` a cura dello psicanalista roberto speziale bagliacca che concentra la sua attenzione sulla figura di charles bovary, che appare un "masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio di emma".

Un classico della Steve Miller Band. Nuova edizione 2019, rimasterizzata, vinile 180 grammi, Stampa Eu, contiene voucher per il download. Copertina apribile
"altri libertini" ha avuto fin dagli inizi una vita avventurosa: pubblicato nel 1980, sequestrato per oscenita` e poi assolto dal tribunale ("con formula ampia"), e` stato contemporaneamente giudicato dalla critica una delle opere migliori degli ultimi anni e ha imposto tondelli tra i nuovi autori italiani piu` letti anche all`estero. i sei episodi, storie di gruppi piu` che di individui, legittimano l`adozione di una vera e propria soggettivita` plurale, di un noi narrativo che fa del romanzo un ritratto generazionale.
"l`uomo naturale," spiega fontane, "vuole vivere, non vuole essere devoto, o casto, o morale, tutti tratti artificiali il cui valore, poiche` manca l`autenticita` e la naturalezza, e` sempre dubbio. tale elemento naturale mi affascina da molto tempo, e` l`unica cosa cui attribuisco importanza, l`unica che mi attira, ed e` forse questo il motivo per cui i miei personaggi femminili sono tutti un po` disturbati. proprio per questo mi sono cari; mi innamoro non delle loro virtu` ma della loro umanita`, detto altrimenti, delle loro debolezze e dei loro peccati." il destino di effi, la "figlia dell`aria", che ancora giovanissima viene data in moglie al prefetto von innstetten, sara` segnato, infatti, proprio dal conflitto tra i suoi contraddittori impulsi interiori, la sua aspirazione a una vita di "tenerezza e amore", a un futuro "bello e poetico", e una realta` che invece impone all`individuo rigorosi confini. effi briest, piu` ancora di emma bovary, tradisce non per passione, ma per noia, per rompere la monotonia della vita coniugale. la sua e` stata anche ripresa in un bellissimo film del regista tedesco fassbinder.
david thomson, per john banville, ha qui tentato una storia di hollywood - la sua - e lo ha fatto col piglio caustico e malandrino che contraddistingue chi da sempre ama quel mondo e cio` che ha da offrire: sogni surrettiziamente innervati dalla realta`. thomson prende spunto da un capolavoro, chinatown, il mitico film di roman polanski del 1974, il che gli permette di ripartire da molto lontano, dalla crescita indiscriminata, corrotta e manovrata di los angeles, e di puntare la sua personale macchina da presa sulle speculazioni fraudolente intorno alla gestione dell`acqua e della viabilita`, elementi che, sottotraccia, contribuirono notevolmente alla nascita e allo sviluppo di hollywood. ricostruisce poi la storia di quegli anni, dalle prime salette improvvisate ai grandi cinema, alla creazione degli studios, affrontando il passaggio dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore e alle ulteriori innovazioni tecniche. ma soprattutto racconta le storie, sempre curiose, spesso sordide, comunque illuminanti, dei grandi che hanno fatto grande il cinema: registi come griffith, welles o hitchcock, divi come greta garbo o marlene dietrich, humphrey bogart o jack nicholson, e insieme produttori come jack warner, louis mayer o samuel goldwyn, nonche` altre figure meno note ma non meno influenti. thomson vuole darci , espressione che riprende dall`ultimo romanzo incompiuto di fitzgerald, ambientato nella mecca del cinema: l`equazione che sola puo` offrire una visione d`insieme di quel mondo, quell`arte, quel mestiere, quell`industria, quel gioco d`azzardo, in tutta la sua varieta`, follia e grandezza.
