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il celebre "viaggio" di nanni moretti nelle sezioni del pci durante la famosa "svolta" del 1989, e il divertito e partecipe racconto di un cineasta straniero che per oltre vent`anni ha seguito le vicende di una sezione del pci in toscana. due film/racconto sulla storia della sinistra italiana. "la cosa" di nanni moretti: il 12 novembre 1989, due giorni dopo la caduta del muro di berlino, achille occhetto annuncia a bologna la necessita` di trasformare il partito "in una cosa piu` grande e anche piu` bella". nanni moretti ha filmato nel caldo della discussione i primi mesi nelle sezioni piu` vive e attive da torino alla sicilia. documento e racconto unico: fotogrammi nitidi di un momento in cui la storia (quella con la s maiuscola) pesantemente si mette in moto e tutto sembra travolgere. "il fare politica" di hugues le paige: il signor le paige, regista, produttore e attivista politico belga, arriva in toscana nel 1982 per girare un reportage sul "caso pci e sul suo successo". la` incontra fabiana, carlo, claudio, vincenzo. un`impiegata, un operaio, un vigile, un artigiano. eta` tra i 27 e i 44 anni. comunisti, duri e puri. come la loro fede di poter cambiare il mondo. nel giugno del 1984 le paige con la sua cinepresa segue i funerali di berlinguer attraverso lo sguardo di quei quattro militanti. nel libro: testi di nanni moretti, marcelle padovani, una cronologia del pci, documenti e interventi sulla storia del pci.

Argentina inizio anni ’80. All’apparenza una famiglia come le altre che vive nel tranquillo paesino di San Isidro; in realtà un vero e proprio clan che si guadagna da vivere con i sequestri di persona. Arquímedes; il patriarca; è a capo delle operazioni. Alejandro; il suo figlio più grande; è una star del rugby che gioca nel mitico team argentino “Los Pumas”. È lui che adesca le vittime dei rapimenti tra i giovani rampolli dell’alta società. I crimini del clan dei Puccio; famiglia che gode della protezione del regime militare; riescono a passare inosservati nella loro costante ferocia programmatica; ma prima o poi finiscono con il coinvolgere tutti in una crescente spirale di violenza; dove è colpevole anche chi assiste in silenzio. Ispirato ad un episodio realmente accaduto; il film racconta insieme alla storia di una famiglia anche quella di un intero Paese; nella sua delicatissima fase di transizione dalla feroce dittatura militare ad una fragile democrazia.

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