
veniamo tutti dall`africa. lo hanno scoperto gli scienziati percorrendo a ritroso la storia genetica dell`umanita`, trasmessa solo per via femminile. oggi in quel continente le ragazze subiscono piu` che altrove le conseguenze della miseria e dell`ignoranza. con la scuola, internet e il loro entusiasmo il futuro sara` migliore. eta` di lettura: da 12 anni.

la cosmologia ha una storia di millenni, ma continua a suscitare grande interesse. gli interrogativi sull`origine dell`universo e sui suoi confini, sono oggetto di intensa ricerca. la struttura dell`universo e` connessa con le condizioni necessarie per l`esistenza degli organismi e della materia. questo puo` essere considerato come segno di un disegno divino, ma secondo rees e` piuttosto occasione per considerare il nostro universo come uno fra tanti universi, perlopiu` privi di vita, che in qualche caso presentavano un ambiente favorevole all`emergere della complessita` e della coscienza. "se il nostro universo e` un elemento scelto di un multiverso, nemmeno ci soprende che sembri conforme ad un progetto, o che vi sia una regolazione delle sue proprieta`".





al contrario dell`ingegnere stefano de il carcere o del professor corrado de la casa in collina, il protagonista de il compagno non e` un intellettuale. qui pavese immagina un giovanotto piccolo-borghese, scioperato e incolto, messo di fronte alle proprie responsabilita`. pablo, chiamato cosi` perche` suona la chitarra, vive a torino, la citta` in cui e` nato, ma soffre il disagio esistenziale di un`epoca, tra la guerra di spagna e la seconda guerra mondiale, in cui il regime fascista continua a perdere presa sul popolo e quel consenso entusiasta che era stato fonte di sicurezza inizia a creparsi. pablo cerca di chiudere gli spiragli, di colmare quelle mancanze ideologiche che causano spaesamento e disagio. lascia torino alla volta di roma, e qui, nella confusione, s`inventa una disciplina, per tornare alla citta` natale piu` motivato e deciso a fare effettivamente qualcosa. il compagno non e` il miglior libro di pavese ma uno dei piu` commoventi, lo stesso autore ne il mestiere di vivere lo riconosce, parlandone con vibrante compostezza : "8 ottobre 1948. riletto, ad apertura di pagina, pezzo del compagno. effetto di toccare un filo di corrente. c`e` una tensione superiore al normale, folle, uno slancio continuamente bloccato. un ansare."



dal giovane efraim, soldato israeliano di stanza in libano nei primi anni ottanta, al patriarca abraham vissuto nell`atene di meta` ottocento, i diversi

prendendo a modello shakespeare, puskin mira ad affrancare la drammaturgia russa dalle convenzioni del teatro di corte per farne un genere autenticamente popolare. boris godunov (1825), storia del sovrano che ha conquistato il potere con un delitto, e il grandioso esito di questo processo di rinnovamento. le quattro "piccole tragedie" del 1830 - il cavaliere avaro, mozart e salieri, il convitato di pietra, festino in tempo di peste, cui questo volume affianca gli incompiuti rusalka e scene di epoche cavalleresche - sono invece brevi drammi in versi di "vertiginosa concisione" (secondo la definizione della achmatova), nei quali l?autore affronta quattro umane passioni portate all?estremo sino a tramutarsi in vizi: avarizia, invidia, lussuria, bestemmia. con una scrittura splendidamente disadorna, puskin affida a questi straordinari frammenti poetici la sua meditazione matura sui grandi temi della sua poesia: l?arte, l?amore, la morte. il volume comprende: "il cavaliere avaro", "mozart e salieri", "il convitato di pietra", "festino in tempo di peste", "rusalka", "scene di epoche cavalleresche", "boris godunov". introduzione di serena vitale prefazione di fausto malcovati.