
un quadro esaustivo delle tematiche relative al processo di comunicazione, con particolare riferimento a quello veicolato dai mass media. basato sulle piu` recenti acquisizioni delle teorie sociologiche, il volume e` una guida alla conoscenza di tutto il sistema comunicativo, dalla natura sociale del linguaggio al rapporto tra comunicazione, testualita` e narrazione fino alle modalita` produttive dei media e agli effetti del loro grande impatto sulla societa`.



comincia sotto la neve, questa storia. nella stanza gelida di una casa di studenti. con due ragazzi, diciannove, vent`anni, che si baciano su un materasso steso a terra. e a questa scena, venti anni dopo, che rosy torna ossessivamente. il suo piu` grande rimpianto. poi un giorno, a parigi, sotto un`altra nevicata silenziosa e abbagliante, rispunta il ragazzo di allora. e il loro amore, accudito cosi` a lungo, cancella d`un tratto il tempo passato. dopo il successo di `puo` sempre accadere`, julie myerson torna con una storia di sentimenti raccontata con un tocca di segreta inquietudine femminile.

tobino, ne "la brace dei biassoli" (1956), il suo libro piu` personale e doloroso, rende omaggio alla figura della madre, maria biassoli, da poco scomparsa. come nella "vita nova" dantesca, lo scrittore muove dal dolore per la perdita di una donna amata assurta ad archetipo di femminilita`, snodando poi il racconto, quasi un succedersi di quadri di una sacra rappresentazione, o di stanze di una canzone, tra prosa e poesia, in una continua alternanza tra opposte tensioni emotive e stilistiche. al centro, la figura di maria che, tornando a vezzano, il paese di famiglia incastonato tra monti e fiume, in un entroterra ligure aspro e dolcissimo, sente rinascere le antiche emozioni, la brace rifarsi fiamma; e attorno a lei, i membri della famiglia biassoli, un formicolare di volti e vicende che spingono l`autore - in un romanzo che a detta di italo calvino si presenta come "il piu` sciolto e limpido nella sua prosa" - a rimeditare "sugli affetti e i legami fra chi vive e chi muore, sul valore e il segno del nostro stare al mondo".



tutti, compresa una decina di automobilisti di passaggio, facevano capannello attorno al relitto ripescato dal fiume, e alcuni tastavano distrattamente la carrozzeria o si chinavano per guardare dentro. ed e` proprio a uno di quegli sconosciuti che venne in mente di girare la maniglia del bagagliaio. che, contro ogni aspettativa, nonostante la vettura fosse cosi` deformata, si apri` facilmente; l`uomo caccio` un grido e indietreggio` di qualche passo, mentre chi gli era a fianco si precipitava a vedere. maigret si avvicino` come gli altri, aggrotto` la fronte e, per la prima volta dal mattino, non si limito` a borbottare qualcosa, ma fece sentire chiaramente la sua voce: "via, fate largo!... non toccate niente!". anche lui aveva visto. aveva visto una forma umana stranamente ripiegata su se stessa, pigiata in fondo al bagagliaio come se quest`ultimo fosse stato richiuso a fatica. sopra quella specie di fagotto, una cortina di capelli biondo platino suggeriva che si trattava di una donna.

le vicende e le considerazioni di grifone e sirena nei cieli dell`alessandria del secondo tolomeo traggono spunto dall`inattesa effettiva comparsa dei due ibridi alati della mitologia greca, grups e seiren, nella traduzione dall`ebraico al greco del testo biblico effettuata dai settanta(due) sapienti venuti da gerusalemme alla corte del re macedone. lo splendore e il cosmopolitismo della prima metropoli del mediterraneo antico, voluta da alessandro, trovano ricca testimonianza nelle fonti antiche: le note al testo costituiscono il contrappunto documentaristico a una narrazione che, benche` affidata alla fantasia e sospesa "fra terra e cielo", non trascura gli aspetti storici e filologici. l`appendice sul lessico sacrale di sostrato, in particolare, testimonia della vocazione all`unita` delle popolazioni del mediterraneo, mare morfologicamente ecumenico intuita gia` da alessandro ma oggi ben lungi dall`essere perseguita.






il mito di diana e atteone ha avuto sempre qualcosa di decisivo da dire agli uomini, e nelle sue numerose versioni - cosi` come nelle rappresentazioni pittoriche, da tiziano a rembrandt - ha sedotto le piu` grandi menti del pensiero e della letteratura occidentali. in questo libro, a meta` tra il saggio e la favola, tra l`excursus erudito e la

composta nella prima meta` del xii secolo, l`edda costituisce uno dei principali monumenti della letteratura islandese medioevale e della tradizione della poesia scaldica. testo fondamentale per la conoscenza del patrimonio mitologico nordico e del credo religioso della scandinavia pagana, nonche` delle interazioni e tensioni tra paganesimo e cristianesimo, e` un`opera in cui rifulge il talento di snorri sturluson: non soltanto poeta, storiografo e studioso, ma anche narratore di miti e leggende. snorri sturluson e` noto soprattutto come autore dell`edda detta "in prosa" per distinguerla dal testo in poesia, forse piu` antico, cui si attribuisce lo stesso titolo (canzoniere eddico).

"l`uso dei piaceri" e` il secondo volume di quella "storia della sessualita`" di cui michel foucault aveva esposto ne "la volonta` di sapere" il progetto iniziale: comprendere come, nelle societa` occidentali moderne, si era costituito qualcosa di simile a una "esperienza" della "sessualita`", nozione familiare e tuttavia apparsa solamente all`inizio del diciannovesimo secolo. parlare di sessualita` come di un`esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del "soggetto desiderante", risalendo dall`epoca moderna fino all`antichita` classica. "l`uso dei piaceri", appunto, entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella citta` greca, e da` cosi` concreto avvio a un`opera storiografica dall`ambizione assolutamente unica: non piu` indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualita`, essa presenta globalmente la genealogia dell`esperienza piu` ignota, anche quando piu` esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici piu` remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.