


a belgrado un professore di lettere ebreo indaga negli archivi della seconda guerra mondiale per capire come mai l`albero genealogico della sua famiglia sia ridotto a un unico ramo, quasi secco. nel corso delle sue ricerche trova traccia di gotz e meyer, due giovani delle s.s. che furono mandati nell`estate del 1942 da berlino a belgrado con un compito preciso: trasportare gli ebrei dentro un camion ermeticamente sigillato, uccidendoli durante il tragitto tramite i gas di scarico. sterminarono cosi` 5000 ebrei serbi. un romanzo di evidente matrice autobiografica che cerca di ricostruire un passato indicibile, di far fronte alla necessita` di dare una figura, un corpo, agli esecutori del male.



il regno delle due sicilie era una specie di paradiso in terra: ben amministrato da un governo illuminato come quello napoletano, aveva raggiunto risultati straordinari che lo ponevano all`avanguardia in europa. ma proprio questo benessere aveva acceso la cupidigia del nord che con la forza delle armi se n`e` impadronito, distruggendone l`industria, occupando militarmente i territori e sterminando i `briganti`, in realta` eroici resistenti all`oppressione. questo e` il racconto del risorgimento che emerge nella pubblicistica e nella propaganda neoborbonica: una straordinaria collezione di falsi che trovano pero` sempre maggiore credito nell`opinione pubblica, soprattutto in quella meridionale. vere e proprie fake news che hanno un`eccezionale capacita` di presa perche` forniscono una spiegazione semplice a problemi complessi. mentre una crescente e inafferrabile distanza separa sempre piu` il mezzogiorno dal resto d`italia, si preferisce `inventare` un nemico esterno, cattivo quanto basta, per addebitargli tutto cio` che siamo e non vorremmo essere.