




siamo a meta` del xvi secolo, e nell`europa tramortita dai venti della protesta luterana fa la sua comparsa l`elefante salomone, giunto dall`india a stupire le folle ma che adesso, a lisbona, non fa che "mangiare e dormire". sembra una presenza inutile, quand`ecco che joa`o iii, sovrano del portogallo e dell`algarve, e sua moglie caterina d`austria decidono di inviarlo in dono all`arciduca massimiliano, proprio ora che si trova a valladolid in quanto reggente di spagna. il regalo viene accettato, e cosi` si procede a organizzare la carovana che dovra` accompagnare il portentoso quadrupede e il suo cornac subhro prima da lisbona al confine con la spagna, e poi da valladolid fino a vienna, passando per genova, verona, padova e innsbruck. il romanzo e` quindi il racconto di questo viaggio, di questa variopinta comitiva di ufficiali, soldati, servitori, preti, cavalli e buoi che, in mezzo a molte difficolta` e tra ali di gente entusiasta, ha il compito di scortare il prezioso dono fino a vienna, dove l`elefante sara` artefice di un "miracolo" squisitamente umano. un libro corale, ironico e delicato, che coinvolge il lettore in prima persona, gettandolo, attraverso la forza visionaria della scrittura, nei meandri della storia in cui tutti siamo immersi.

"tu che mi ascolti" riunisce, in un insieme organico, le poesie che bevilacqua ha dedicato alla figura materna nell`arco di una vita che il poeta definisce "duetto per voce sola", non interrotto oggi, a due anni dalla morte della madre. stesso titolo per questa silloge e per il testo narrativo pubblicato lo scorso anno: registrazione degli eventi che hanno segnato una vita a due. convinzione del poeta, infatti, e` che la fine tangibile di un essere amato non spezza, in chi gli e` stato alter ego, il legame relazionale: puo` tradursi in una sorta di misteriosa, comunicativa resurrezione.



e nel dissenso che l`avventura, l`interesse, la sfida della vita intellettuale vanno cercati. e se e` vero che gli mancano regole stabilite alle quali ispirarsi per sapere cosa dire o fare, e` altrettanto certo che l`intellettuale che non voglia tradire la sua missione non ha ne` cariche da difendere, ne` territori da consolidare o custodire: e` un esiliato e un emarginato, un dilettante che possiede la capacita` di sfruttare appieno le rare opportunita` di discorso concesse, sa conquistare l`attenzione del pubblico, e` pronto alla battuta e al dibattito piu` dei suoi avversari. e soprattutto, autore/attore di un linguaggio che dice la verita` al potere.

luigi martinotti lavora in un fast food. frigge patatine, ma in realta` la sua vocazione, vivissima malgrado l`interruzione degli studi universitari, e` quella dello storico. su un tavolo della biblioteca comunale consuma tutte le ore di liberta`, ricostruendo e interpretando eventi del passato. ci sono momenti in cui riesce addirittura a distinguere, quasi fosse una visione, l`incontro fra attila e papa leone. e riuscito anche a elaborare una teoria storica, secondo la quale i mutamenti della societa` sono il prodotto di una terribile "insofferenza dell`insicurezza", che spinge gli uomini, cambiando continuamente, a inchiodare il mondo in un presente immobile e rassicurante. anche la quiete apparente di luigi martinetti obbedisce a questa legge. la sua sensibilita`, sospesa tra aspirazioni intellettuali e esposizione al fallimento, si lascia contaminare dall`imprevedibilita` dei rapporti umani, ivi comprese l`intensa relazione sessuale con antonella, cameriera del fast food, e l`inspiegabile tenerezza per il figlio di lei. solo l`amico giuseppe estroso insegnante affetto da una malattia genetica che lo getta in ricorrenti crisi depressive - riesce a tenere accesa la sua vocazione e a comunicargli una sorta di profonda serenita`. quando il fallimento come storico e` definitivo, la sua mente vacilla.




analizzare, argomentare, riflettere: verso l`esame di stato: ae attivita` legate ai canti preparano alle tre tipologie della prima prova dell`esame di stato, gli esercizi argomentare e i forum critici offrono spunti per lavorare sul testo argomentativo e sull`interpretazione. galeotto, cattivo, quatto quatto: l`italiano da dante a noi: 50 schede lessicali presentano parole ed espressioni della commedia (molte di invenzione dantesca) diventate proverbiali e in uso ancora oggi, e ne raccontano la storia attraverso esempi tratti dalla letteratura e dall`uso vivo della lingua. cittadini di oggi, per approfondire e discutere: le schede per approfondire trattano argomenti di storia del pensiero, della letteratura e della cultura e sono corredate da attivita` di ricerca, dibattito e riflessione scritta e orale su temi di educazione civica legati ai contenuti del canto.
