giovanni moro e` il figlio di aldo. ma questo non e` un libro autobiografico. l`autore riflette sugli anni settanta, in cui la sua vita e` cambiata, guardandone l`irrimediabile complessita`. un decennio in cui non sempre si capisce chi siano i buoni e chi i cattivi, in cui comportamenti giustificati facilmente tralignano, in cui il confine fra uso della forza e ricorso alla violenza e` spesso labile e quelle che appaiono buone cause a ben guardare possono non esserlo. non riuscire a capire quel periodo troppo tormentato, terribilmente violento, comporta il non capire l`oggi che ne deriva strettamente, sia dal punto di vista politico e sociale che da quello delle biografie dei singoli viventi.
ci sono nomi che da soli esprimono concetti, stili di vita e modi di essere meglio di qualsiasi spiegazione. abarth e` uno di questi, e non e` solo una convinzione condivisa da scrittori esperti o giornalisti specializzati. nel caso del marchio dello scorpione, percepito dagli appassionati come sinonimo di prestazioni, sprint, agilita` e, in particolare, di emozioni raggiungibili, la conferma e` arrivata dalla ricerca condotta su larga scala dal gruppo fiat prima di decidere il rilancio, in grande stile, del leggendario nome. in una ``congiunzione astrale`` cosi` favorevole, con le nuove abarth che tornano sulle strade ben decise a pungere, non poteva mancare un libro che si propone di ricostruire le tappe che hanno condotto alla nascita di un mito, attraverso descrizioni semplici, ma non certo superficiali, supportate da immagini d`epoca in bianco e nero e a colori, di tutta (o quasi) la poliedrica produzione del celebre marchio, suddivisa modello per modello. viene cosi` ricostruito il filo conduttore che ha animato carlo abarth e lo ha portato a realizzare qualcosa di unico nel mondo dell`auto, a prezzo di sacrifici, insuccessi e delusioni, come le numerose ``fuoriserie`` dei primi anni di attivita`. una storia di automobili capaci di scatenare grandi passioni. il volume esce in occasione dei 100 anni dalla nascita di carlo abarth, fondatore del prestigioso marchio.
