
"ogni sera, il padre di robert louis stevenson raccontava a se stessso avventure di pirati, di ladri, di briganti e di veccchi marinai. il figlio faceva lo stesso: la sera si raccontava storie d`avventura, e le sognava nelle ore notturne. quando, nel settembre 1881, comincio` a scrivere `l`isola del tesoro`, gli parve di attingere a un patrimonio famigliare." inizia cosi` il saggio di pietro citati che introduce questa edizione del romanzo piu` popolare di stevenson e le avventure dell`hispaniola, di long john silver, l`ammutinamento, i pirati...

"a lato della prodigiosa voce del maestro rube`n dario e della stravagante, adorabile, affascinantemente goffa e fosforescente voce di herrera y reissig e del gemito dell`uruguaiano e mai francese conte di lautre`amont, il cui canto riempie di orrore l`alba dell`adolescente, la poesia di pablo neruda si leva con un tono mai uguagliato in america, di passione, di tenerezza e di sincerita`". (dalla presentazione di federico garcia lorca)