
"mi avvicino lentamente a piccoli passi, sorridendo per l`imbarazzo e mi accosto al tavolo. davanti a me c`e` il cappotto, adagiato sul fondo della scatola, posato su di un grande foglio come su di un lenzuolo: irrigidito dall`imbottitura di carta che lo riempie, sembra davvero rivestire un morto." parigi, lorenza foschini sfiora emozionata il liso cappotto appartenuto all`amato scrittore marcel proust. e arrivata a scovarlo tra i fondi del muse`e carna-valet. non e` una reliquia qualsiasi: proust vi era particolarmente affezionato, ma e` soprattutto la storia del suo ritrovamento ad affascinare la foschini, che, partendo da questo primo indizio e affidandosi alla potente e molto proustiana capacita` evocativa degli oggetti, ricostruisce le vicende di alcuni dei personaggi che hanno gravitato intorno alla vita dell`autore. a cominciare da jacques gue`rin, industriale del profumo, ma anche raffinato bibliofilo e collezionista. c`e` poi il fratello medico di proust, robert, iracondo e sospettoso, costretto a misurarsi con editori esigenti, nell`impari impresa di pubblicare postumi gli inediti di quello che e` ormai uno scrittore famoso; e l`acida moglie di questi, marthe. storia di un`ossessione, "il cappotto di proust" e` al tempo stesso una rievocazione della societa` parigina di inizio secolo e un sentito omaggio ai particolari piu` umili dell`esistenza: dettagli minimi, "oggetti senza valore, mobili di dubbio gusto, persino un vecchio cappotto".

attingendo a decenni di ricerca svolti dai piu` importanti psicologi cognitivi e ai suoi stessi rivoluzionari studi, ahn ci conduce attraverso esempi divertenti tratti dalla cultura pop, storie di cui lei e` testimone diretta, enigmi, parabole riuscendo ad avvicinarci alla psicologia cognitiva con uno stile leggibile e convincente. la psicologia cognitiva puo` fare del mondo un posto migliore? e cio` che si e` chiesta la professoressa woo-kyoung ahn che da vent`anni tiene a yale un corso in cui affronta i cosiddetti "problemi di ragionamento", errori cognitivi e pregiudizi in grado di influenzare, spesso negativamente, la nostra vita quotidiana. un corso che in pochissimo tempo e` diventato uno dei piu` popolari di yale e che viene ora presentato per la prima volta al pubblico dopo anni di ricerche. tutti commettiamo questo tipo di errori piu` spesso di quanto vorremmo: giudichiamo male, prevediamo male, fraintendiamo le cose che accadono intorno a noi. alcuni di questi esempi sono ben noti, come il pregiudizio di conferma, l`attribuzione causale, la fallacia della pianificazione o l`avversione alla perdita, ma imparare che questi fenomeni esistono, riuscire anche a saperli chiamare con il loro nome, raramente ci garantisce di evitarli. ahn ci insegna, quindi, non solo a riconoscerli ma spiega perche` e come questi errori prendono forma nella nostra mente, offrendoci una serie di strategie per capirli e quindi eluderli. evidenzia inoltre come i "problemi di ragionamento" possono innescare comportamenti che non influiscono solo sulla sfera individuale: gli errori e i pregiudizi fondamentali che ahn esplora stanno infatti alla base di un`ampia gamma di questioni sociali, tra cui la polarizzazione politica, la complicita` e corresponsabilita` nel mutamento climatico, il pregiudizio etnico e quasi ogni altro problema che deriva da stereotipi e preconcetti. questo libro va ben oltre gli altri libri sui modi di ragionare proprio perche` mostra come possiamo migliorare non