


il volume si articola in cinque sezioni: universo barocco; inglesi in italia; italiani in inghilterra; romantici, decadenti, vittoriani e piccolo museo dannunziano; bellezza e bizzaria; il prazzesco. accanto agli studi piu` conosciuti, la cultura del manierismo e del barocco, i rapporti letterari tra l`italia e l`inghilterra, la letteratura e l`arte dell`ottocento europeo, il decadentismo, gli studi sulle arti minori, il volume propone anche il praz meno noto: il viaggiatore che ha lasciato pagine sugli stati uniti e sulla russia; il recensore acuto e caustico di volumi importanti della cultura non solo italiana, l`osservatore attento, e ricco di ironia, della storia del gusto.

critico letterario e poeta, nato a bologna nel 1920, giuliano gramigna sembra trarre dalla vecchiaia il miracolo di una semplicita` profonda e di un`impressionante lucidita` di sguardo sulle cose. il poeta considera, come dice il titolo, "quello che resta", vede l`esistere come un mediocre residuo, e prende nota degli strani barlumi di senso che gli pervengono dal presente o dalla memoria.


















i problemi del trascendente e della costituzione in scritti postumi di husserl; la questione teologica e l`evoluzione dell`idea di filosofia in heidegger; i rapporti della fenomenologia con il pensiero di nietzsche, con la filosofia analitica e con l`antropologia di ludwig binswanger: sette ricerche fenomenologiche originali e nuove prospettive critiche ed ermeneutiche.


