

fabrizio de andre` amava la natura di cui i fiori rappresentano un tratto della bellezza. nei testi delle sue canzoni sono frequenti le citazioni floreali mai banali e sempre di grande valore simbolico. questo libro vuole essere uno stimolo a riascoltare alcune sue canzoni utilizzando una chiave di lettura nuova: quella del linguaggio dei fiori, dei colori e dei profumi. il risultato e` un viaggio fra disegni colorati ed essenze insieme dolci e amare, a tratti deliziose o pungenti. canzoni emozionanti, che evocano atmosfere e immagini in grado ancora oggi di ispirare artisti e pittori. le opere pubblicate sono state realizzate da disegnatori con differenti sensibilita` e capacita` tecniche, che, partendo dallo stesso testo, hanno raggiunto traguardi molto diversi fra loro.

ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte brancusi e tzara, ionesco, eliade e cioran, e come loro inevitabilmente esule, nina cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. nel 1985, gia` titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli stati uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. e la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l`esilio, nonche` la stesura di nuovi componimenti - in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese -, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, ne` rivali, nell`odierno panorama poetico internazionale. si avvertono, nella voce della cassian, echi ravvicinati di tutta la piu` nobile stagione del novecento: da mandel`stam a cvetaeva, da apollinaire a brecht a celan, e si potrebbe risalire fino a emily dickinson, "sublime sorella", o anche piu` indietro, all`amoroso "furor" saffico.

Pur avendo un repertorio vastissimo, i Grateful Dead hanno cominciato ad aggiungere nuove canzoni, composte per l'occasione, già dal 1992. L'idea era quella di pubblicare un nuovo album,con registrazioni fatte in studio, a metà anni novanta, o poco più. Bob Weir si era messo a scrivere con Robert Hunter, lo stesso aveva fatto Jerry Garcia,. Mentre Vince Welnick, il nuovo tastierista, aveva dato il suo apporto componendo a sua volta.Poi Jerry ha lasciato la band senza preavviso e tutto è finito nel dimenticatoio. Ora quell'idea è stata ripresa e, non avendo le registrazioni fatte in studio, la band ha scelto alcune registrazioni dal vivo, di canzoni mai pubblicate sino ad oggi. Il risultato è, a tutti gli effetti, un disco nuovo dei Grateful Dead. Ci sono alcune canzoni molto belle, come l'iniziale Liberty, la finale Days Between, ma anche Lazy River Road, Eternity, So Many Roads. Forse Jerry non avrebbe gradito Easy Answers, ma questa è un'altra storia. Abbiamo tra le mani un disco nuovo dei Grateful Dead, e questa è una grande notizia. CD stampa Usa.


Il nuobo album dei Teskey brothers, 2023.

N.2 2023

Marsilio Editore, 1993, IT. Il cinem adei Paesi Arabi non è più un oggetto misterioso. Numerose manifestazioni hanno contribuito a rivelare l'esistenza nel mondo arabo, di strutture cinematografiche nazionali ricche dii storia e di personalità d'assoluto rilievo. Il libro ricostruisce la storia del cinema dei paesi arabi cocumentando dettagliatamente il percorso che il cinema arabo ha compiuto per giungere all'attuale grado di sviluppo.

LP. One Sky Music, 1982, USA. Il secondo album della folksinger americana che esegue una manciata di composizioni autografe accanto a brani di Leon Russell, Randy Newman e Billy Taylor. Copia americana sigillata.

una casa abbandonata, un paesino sperduto, vampiri assetati di sangue. quando il giovane stephen king decise di trapiantare bram stoker nel new england sapeva che la sua idea, nonostante le apparenze, era buona, ma forse neanche la sua fervida immaginazione avrebbe saputo dire quanto. era il 1975 e, da allora, il racconto dell`avvento del male a jerusalem`s lot, meglio conosciuta come `salem`s lot, non ha mai cessato di terrorizzare milioni di lettori, consacrando il suo autore come maestro dell`horror. questo piccolo classico contemporaneo viene ora riproposto in un`edizione illustrata arricchita da una nuova introduzione, due racconti e un sostanzioso apparato che raccoglie le pagine eliminate nella stesura finale.