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nell`estate del 1968, l`anno dopo l`uscita di "sgt pepper`s lonely hearts club band" e durante la registrazione del "white album", i beatles erano all`apice della loro fama internazionale. l`eta` dell`innocenza era ormai alle spalle. il malcontento a livello politico si andava diffondendo e i fab four erano diventati le icone di una generazione inquieta. nel luglio di quell`anno invitarono don mccullin a passare una giornata insieme per fare un nuovo servizio fotografico. mccullin era un fotografo di guerra, famoso per i suoi reportage nelle zone calde del pianeta, ed era appena tornato dal vietnam. lui stesso fu sorpreso da quella richiesta. li incontro` domenica 28 luglio negli studi del "sunday times" e scatto` foto a colori per una copertina di "life". piu` tardi, quel giorno, che verra` poi ricordato nella storia dei beatles come il "mad day out", mccullin consumo` circa quindici rullini vagabondando con loro nella capitale inglese, fra old street e limehouse, per approdare a casa di paul a st john`s wood. l`esistenza di queste foto era nota, ma fino a ora molte erano rimaste inedite e vengono pubblicate per la prima volta in questo libro. per la generazione che ha attraversato quegli anni, questi scatti sono la memoria struggente di una gioventu` perduta, per i piu` giovani raccontano una giornata che e` un pezzetto di storia. l`immagine piu` sconvolgente e` una foto, pensata da john lennon, in cui e` proprio lui a fingersi morto. (presentazione di paul mccartney)

nata in una misera fattoria sudafricana, a cento chilometri dalla prima citta`, martha ha sedici anni ed e` preda di tutte le crisi e insoddisfazioni adolescenziali. sembra decisa ad affrontare gli esami di ammissione per l`universita` e a lasciare quindi un mondo che le pare sempre piu` angusto, ma finira` poi per trasferirsi in citta` e impiegarsi come segretaria.

l`italia cerca unita`. essa vuole costituirsi nazione una e libera. dio decretava questa unita` quando ci chiudeva tra l`alpi eterne e l`eterno mare. la storia scriveva unita` sulle mura di roma; e il concetto unitario ne usciva cosi` potente che varcando i limiti della patria, unificava due volte l`europa. prefazione di maurizio viroli.

tara, la sorella audrey e i fratelli luke e richard sono nati in una singolare famiglia mormona delle montagne dell`idaho. non sono stati registrati all`anagrafe, non sono mai andati a scuola, non sono mai stati visitati da un dottore. sono cresciuti senza libri, senza sapere cosa succede nel mondo o cosa sia il passato. fin da piccolissimi hanno aiutato i genitori nei loro lavori: in estate stufare le erbe per la madre ostetrica e guaritrice, in inverno lavorare nella discarica del padre, per recuperare metalli. fino a diciassette anni tara non aveva idea di cosa fosse l`olocausto o l`attacco alle torri gemelle. con la sua famiglia si preparava alla sicura fine del mondo, accumulando lattine di pesche sciroppate e dormendo con uno zaino d`emergenza sempre a portata di mano. il clima in casa era spesso pesante. il padre e` un uomo dostoevskiano, carismatico quanto folle e incosciente, fino a diventare pericoloso. il fratello maggiore shawn e` chiaramente disturbato e diventa violento con le sorelle. la madre cerca di difenderle, ma rimane fedele alle sue credenze e alla sottomissione femminile prescritta. poi tara fa una scoperta: l`educazione. la possibilita` di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa. una rivelazione. il racconto di una lotta per l`autoinvenzione. una storia di feroci legami famigliari e del dolore nel reciderli.

variamente legata, nelle prove piu` giovanili, al gusto di elegante sperimentazione e insieme al culto dei classici che caratterizza l`area veneta di fine settecento, e nel 1797 intensamente coinvolta nella nuova situazione rivoluzionaria, la poesia foscoliana matura intorno al 1800 una straordinaria densita` e fermezza di scrittura in cui si declina il mito dell`eroe sconfitto e disingannato, in attesa di morte. in seguito, fra i "sepolcri" e" le grazie", foscolo tenta percorsi piu` complessi, nella direzione, suggerita soprattutto dagli antichi, di un discorso poetico che esplori la condizione umana e le sue chances, oltre il male storico. nel suo insieme un`esperienza fra le piu` alte nella poesia europea del tempo e pure sottilmente aperta sull`oggi.

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