"lungi dall`essere poco teatrale, re lear puo` ben dirsi l`opera piu` teatrale di shakespeare, e cio` nel senso che in essa il linguaggio del drammaturgo raggiunge la sua piu` alta, e specifica, intensita` ed espressivita`. ne` poteva essere diversamente. nel dramma, composto intorno al 1605 (poco dopo l`0tello e pressoche` contemporaneamente al macbeth) e dunque nel momento in cui piu` profonda era la sua riflessione sull`uomo e sulla sua condizione, shakespeare crea un linguaggio la cui `teatralita`` e` suprema perche` suprema e` la funzione che ad esso viene affidata; un linguaggio che, volendo esplorare e conoscere il movimento e le ragioni della vita, ha cosi` approfondito e arricchito le proprie specifiche risorse e qualita` da aver bisogno, come mai prima, del proprio elemento naturale, il teatro." (dalla prefazione)
perche` gli amanti si promettono cose che non possono mantenere e fanno voti d`amore a cui non credono? e come questo determina il senso di colpa di chi non corrisponde all`amore, la tendenza all`idealizzazione dell`amore e del sesso, la sorta di metodologia dell`amore per la volonta` di prevedere il futuro di una relazione, senza stare a indagare il passato degli individui? secondo l`autrice e` nel passato che vanno cercate le condizioni che determinano il presente, nel rapporto dei bambini con i genitori e con il mondo adulto in genere, nella sua scoperta della possibilita` di mentire e di essere ingannati, della non necessaria corrispondenza tra parole, codice linguistico e atti.