
il volume presenta l`ultima opera di michelangelo, custodita al museo del castello sforzesco di milano, dopo il lavoro di restauro che l`ha riportata alle condizioni originali. l`opera risale al 1563, quando michelangelo e` sulla soglia dei novant`anni, ed e` il frutto di una grande intuizione: il corpo originale di cristo, del quale restano tracce in un braccio staccato dal blocco principale, viene spezzato e ricavato all`interno del corpo della vergine. pur rimasta incompiuta, quest`opera mostra intatto lo straordinario vigore della scultura del grande maestro. il volume documenta le fasi del restauro che ha riportato il marmo michelangiolesco all`originario splendore.






Sono passati otto anni ( How To Become Clairvoyant, 2011) dal disco precedente di Robbie Robertson, ex leader di The Band. Sinematic è un disco complesso, anche ben costruito, che alterna sonorità moderne a momenti di rock più classico. Robertson non vuole passare come musicista dej vu e cerca sonorità più attuali, in alcune canzoni. Si parte subito alla grande, con un duetto con Van Morrison in I Hear You Paint Houses, per proseguire con una bella composizione che ricorda The Band ( Once Were Brothers ). Il disco chiude con una strumentale, molto classico e veramente bello ( Remembrance ) in cui appaiono Derek Trucks, Doyle Bramhall e Jim Keltner. Poi ci sono delle canzoni dalla struttura sonora moderna, anche vagamente elettronica, che mostrano un altra faccia dell'autore. E' vero, Sinematic mostre due facce differenti dello stesso autore che, comunque, in entrambi i casi, mantiene la qualità di autore. E questo conta più di tutto.