




cosa significa tradurre un classico, tanto piu` se questo classico e` virgilio, anzi il virgilio piu` lirico, prezioso, l`inventore del paesaggio arcadico? paul vale`ry, che tradusse in francese, durante gli anni dell`occupazione nazista, tutte e dieci le ecloghe virgiliane, confesso` di invidiare una lingua poetica tanto piu` densa della sua. di questa opera nel quale gli de`i convivono con gli uomini, la storia si fonde con il mito, i paesaggi padani trascolorano in quelli mediterranei, non sono certo mancate traduzioni in lingua italiana; qui edoardo zuccato ne propone una versione in parte in lingua italiana, parte in dialetto altomilanese, non senza ardite e sperimentali commistioni.



i genitori di ettore, ragazzino super vivace, decidono di iscriverlo a un corso di danza classica e... colpo di fulmine! da quel momento ettore fa tutto ballando: va a scuola ballando, riordina la camera ballando, si lava i denti ballando... basta! il papa` decide di intervenire, ma il nostro piccolo appassionato danzatore si rifiuta di smettere! prende una bella rincorsa e in uno slancio incredibile si alza 4 metri da terra e continua a ballare lassu`. impossibile farlo scendere! ma attenzione la leggerezza e` contagiosa e anche la mamma finisce a volteggiare in aria! per recuperare la sua famiglia, al papa` non resta altra scelta che una bella piroette: e 1 e 2 e 3... eta` di lettura: da 5 anni.


oggetto del libro e` la dimensione della religione e dell`esperienza simbolica, vista tanto sotto il profilo teorico, quanto in rapporto a un numero ampio e variegato di contesti storici. il saggio propone quindi un`analisi teorico-pratica del fenomeno religioso colto nella sua complessita`: un`analisi che mette in luce la fondamentale importanza culturale e che ne riconosce la genesi e la destinazione integralmente umane.



libro postumo, libro testamento - ma anche

l`umanita` ha le sue asprezze, la sua violenza nei confronti del mondo. e il nuovo libro di mariangela gualtieri si apre e si chiude con poesie che toccano il tema di questa ruvidezza. in una poesia ci si augura che "miglioreremo / siamo qui da poco. / ancora non capiamo / e ci agitiamo troppo. / ancora guerreggiamo". ma nelle poesie civili che chiudono la raccolta l`indignazione sembra prevalere. all`interno di questa cornice, pero`, c`e` il tesoro del selvatico, ci sono segni del sacro, c`e` soprattutto il miracolo del silenzio, in cui "tutto e` un enigma felice / voce senza voce. tutto dice / di si` mentre tace". molte di queste poesie sono punteggiate dalla presenza di animali, domestici e non, quasi presenze angeliche, tramiti per "penetrare le segrete cose". ma un altro filo conduttore della raccolta e` dato dal tempo, un`entita` che ci segna, ci modella, ma che prima o poi "scavalchiamo" per raggiungere "il tutto che rotola / intero. il sontuoso / niente del cielo". piu` che negli altri suoi libri, qui mariangela gualtieri ci parla della fine, che e` fine dei singoli corpi, fine delle "maschere", ma anche continuita` della vita. modulando la sua voce tra durezze e dolcezze, incanti e disincanti, il suo e` un invito all`attenzione e all`ascolto del visibile e dell`invisibile.

ero partito per parlare dell`epopea della sinistra e ne stavo imbastendo l`elegia... un dialogo immaginario con una figlia ipotetica. trovarsi a discutere con un adolescente e provare a disinnescare un ordigno esplosivo sono esperienze non del tutto prive di affinita`. puo` quindi sembrare curioso che marco revelli scelga di svolgere questa sua riflessione sulla sinistra in una forma tanto anomala, tra la conversazione pedagogica e il duello con un`interlocutrice agguerritissima che non fa sconti... in realta`, l`espediente si rivela efficace. permette di intrecciare concetti generali ed esperienze di vita vissuta, gli ideali e i valori che hanno infiammato il secolo scorso e il romanzo di formazione della generazione che ha fatto il `68 con tutto cio` che ne e` seguito: il coacervo di impegno e musica, di libri e scioperi, di sogni di pace e di derive sanguinose. quella stessa generazione di padri che per la grande delusione dell`esito attuale e` oggi sotto accusa da parte dei propri figli. infatti, nel ricordare quel periodo si presta subito il fianco a ritorsioni scomode (bene, bravo, ma quanto e` durato?) e ad ancor piu` scomodi rimproveri basati sulle evidenze dello sciagurato panorama odierno. dalle lotte sindacali di ieri, al fianco degli operai, ecco che oggi bisogna fare i conti con forme di lavoro flessibili... quanto un cappio; dall`attesa del sol dell`avvenire, si e` passati ai cieli da incubo delle "ecoansie" (ma come avete osato?); dalla ricerca della propria strada in un coinvolgimento politico sentito come necessario, ci si ritrova davanti al sospettoso disinteresse per quella stessa politica ormai diffuso tra i giovani. tutto vero. ma e` corretto sconfessarsi di fronte a una fi glia, oppure c`e` una distinzione identitaria connessa alla sinistra ancora e sempre valida che puo` (deve) esserle consegnata come un lascito? reduce dall`estenuante e talora doloroso testa a testa, revelli risponde con fierezza e speranza di si`: "nonostante tutto... resta


i 19 mesi della repubblica di salo` furono l`ultima incarnazione del fascismo, quella repubblicana, sicuramente la piu` violenta e la piu` sanguinosa. nata con lo scopo di "tenere fede" all`alleanza con i tedeschi e di riscattare l`onore perduto con l`armistizio dell`8 settembre 1943, la repubblica sociale italiana realizzo` l`ultimo atto del regime: una guerra spietata contro i nemici interni ed esterni, ovvero i partigiani, gli antifascisti, gli ebrei, i dissidenti e gli oppositori che non aderirono al disperato tentativo di mussolini di conservare il potere e di salvare il fascismo, anche a costo di scatenare una feroce guerra civile.

quando, nel 1969, gli chiesero di seguire le vicende di apple, philip norman non poteva certo immaginare che quell`incontro ravvicinato con i beatles avrebbe definito la sua carriera di scrittore. nove anni dopo, infatti, avrebbe iniziato le "ossessive" ricerche poi sfociate in "shout! the beatles in their generation", la prima versione di quella che sarebbe rimasta negli annali come la biografia "definitiva" e insuperata dei beatles. "shout!" ripercorre vita e musica dei fab four dai primordi disordinati e spesso comici di liverpool e amburgo fino ai vertici della beatlemania, per poi accompagnarli durante il caos di apple, il collasso degli ideali hippy e infine lo scioglimento della band. vengono esplorate anche le difficolta` legate alla soffocante eredita` dei beatles e le carriere soliste di john, paul, george e ringo. gia` profondamente rivista a inizio millennio, la biografia e` stata aggiornata alle informazioni disponibili al 2020 in esclusiva per questa nuova traduzione italiana.